martedì 29 maggio 2018

Targa prova: il pasticcio è compiuto.

In tempi non sospetti, avevo già  denunciato l'anomalia dell'orientamento della cassazione su questo tema.  Rimetto qualche link ma ce ne sono di altri nel blog: 
Loro (e quando dico loro mi riferisco agli organi preposti) hanno continuato inperterriti fino a creare il caos seguendo una giurisprudenza a dir poco contorta, e oggi, ci ritroviamo a raccogliere i pezzi ....consapevoli del fatto che non è certamente finita qui.
Che senso ha utilizzare una "targa prova" per un veicolo che non si puo' chiamare tale?
Dovrebbero partire da questo assunto e gli risulterebbe molto più agevole il ragionamento.Ma come sempre,  ogni testa è un "tribunale" e oramai non c'è più da  meravigliarsi di nulla in questo paese.
M.S.

Sotto l'articolo di "quattroruote" di oggi

Targa prova Sanzioni sospese, deciderà il Consiglio di Stato
È in via di soluzione il pasticciaccio brutto sulle targhe prova nato qualche giorno fa in seguito al parere del servizio di Polizia Stradale, secondo cui la “placca” provvisoria si può usare solo su veicoli ancora da immatricolare. Un’interpretazione non del tutto infondata, quella del ministero dell’Interno, ma clamorosamente in contrasto con la prassi, straconsolidata, da parte degli operatori della distribuzione e della riparazione automobilistica, di far circolare con la targa prova veicoli regolarmente immatricolati ma privi di assicurazione propria. E che, come ha sottolineato oggi la deputata del Pd Sara Moretto, rischia di “limitare fortemente le attività degli operatori”.

Parola al Consiglio di stato. A dirimere una volta per tutte le diverse interpretazioni di Polizia Stradale, contraria all’uso su veicoli già immatricolati, e Motorizzazione civile, favorevole invece alla prassi adottata finora, sarà il Consiglio di stato, a cui le direzioni dei due dicasteri sottoporranno formalmente la questione nei prossimi giorni. Nel frattempo, però, visto che il parere del massimo organo consultivo italiano potrebbe richiedere alcune settimane, tutto viene congelato: niente multe per violazione dell’obbligo dell’assicurazione di responsabilità civile nei confronti di concessionari o salonisti indipendenti che per far provare ai propri clienti veicoli precedentemente ritirati in permuta o in conto vendita, e quindi privi di copertura propria, applicheranno su di essi, proprio per tutelarsi da eventuali danni provocati durante la circolazione, la targa prova.

Niente sanzioni. Nelle more del parere del Consiglio di stato, “allo scopo di evitare effetti pregiudizievoli per l’attività degli operatori del settore”, si legge nella circolare della Polizia Stradale che sarà diffusa nelle prossime ore ai carabinieri e alle prefetture italiane (e per il tramite di queste a tutti i comandi di polizia locale), “non si procederà ad attività sanzionatorie nei confronti di veicoli già immatricolati ma privi di copertura assicurativa in circolazione con targa prova”.