Disclaimer

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Mario Serio


 Il diritto di critica che è strettamente collegato alla libertà di pensiero garantita dall’art. 21 della Costituzione italiana. La critica è un’attività sostanzialmente valutativa, volta ad esprimere il proprio consenso o dissenso rispetto alle opinioni o alle condotte poste in essere da altri (in questo senso già il tribunale di Bologna con sentenza del 14 giugno 2001). È naturale quindi che all’esercizio di questo diritto di critica sia legata una certa “aggressività” nei confronti del destinatario, il soggetto “criticato” appunto. Ma in questo caso non può essere richiesto il requisito della verità: un’opinione può essere valida o meno, condivisibile o no, ma difficilmente può essere considerata vera o falsa. Tuttavia, se non si vuole incorrere in sanzioni civili o penali, un requisito deve sussistere: quello della legittimità: la critica è legittima se fondata su fatti veri e non manipolati ad arte per sostenere una tesi, altrimenti assurda o infondata. 

tratto da: http://consumatore.tgcom24.it/wpmu/tag/blog/



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