Autovelox in Italia: i conti del MIT non tornano?


Dedico pochi minuti a questa riflessione, perché con i problemi che abbiamo in Italia non ha senso perdersi in polemiche sterili. Tuttavia, è doveroso fare chiarezza.

Come è  noto agli addetti ai lavori, si è concluso il censimento autovelox del MIT: ne risulterebbero attivi CIRCA 3.700.

 Facciamo un passo indietro. Ricorderete le polemiche nate dalle dichiarazioni del Ministro Salvini (riprese da tutti i mass media), secondo cui in Italia c'era un numero spropositato di rilevatori di velocità. Anch’io, in un articolo del mese scorso, mi ero allineato a questa visione pubblicando statistiche che supportavano quella tesi.

Apriti cielo. Sono stato attaccato da un tizio duramente in una chat di colleghi, con una ferocia ingiustificata, accusato di diffondere statistiche "farlocche" (nemmeno l'avessi preso a parolaccie):. Oggi leggo che anche l'ASAPS (associazione seria che stimo e di cui sono socio) smentisce definitivamente la "narrativa" dell'invasione di autovelox, basandosi proprio sui nuovi dati del MIT.

Non voglio fare polemica con l'ASAPS, ma esaminando i dati oggettivi e la mia esperienza empirica, noto che qualcosa non quadra. Il numero di 3.600 appare sottostimato. Un esempio su tutti? Nella sola provincia di Palermo mancano all'appello del censimento molti comuni regolarmente autorizzati dalla Prefettura e attivi da anni nel rilevamento (come Termini Imerese, Polizzi Generosa, Balestrate, Petralia, ecc.). Se questi dati mancano ovunque, la statistica reale potrebbe essere molto diversa da quella ufficiale?.