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OGGETTO: Attività antincendio boschivo per la stagione estiva 2023 – Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, in zone di interfaccia urbano – rurale e ai rischi conseguenti.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, del decreto legge 31 maggio 2005, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 152, ha emanato l’unito atto di indirizzo con il quale è stato, tra l’altro, individuato l’arco temporale (15 giugno - 30 settembre) di svolgimento dell’attività di antincendio boschivo per la stagione estiva 2023.
Il documento in questione, a cui sono allegate le raccomandazioni tecniche per un più efficace contrasto agli incendi boschivi in zone di interfaccia urbano-rurale e ai rischi conseguenti, reca un’analisi dell’andamento del fenomeno negli ultimi anni, a livello non solo nazionale ma anche europeo.
In particolare, viene segnalato che l’anno 2022 si è caratterizzato sia per il verificarsi di molteplici incendi boschivi al di fuori della stagione estiva, sia per il registrarsi di eventi, alcuni dei quali di notevoli dimensioni, in aree del nord Italia, solitamente poco interessate da tale fenomeno nel periodo estivo. Analoga tendenza è stata riscontrata in altri Paesi del centro e nord Europa.
Anche partendo da tali valutazioni, le comunicazioni della Presidenza sottolineano come sia necessario rafforzare la capacità operativa complessiva del Servizio nazionale della protezione civile, favorendo un approccio integrato alla gestione del rischio da incendi boschivi attraverso efficaci strumenti di coordinamento e governance.
A tal riguardo, viene ricordato che durante la passata campagna antincendio boschivo sono state sperimentate, con esito positivo, una serie di misure finalizzate a favorire forme sinergiche fra i diversi attori del sistema, nel pieno rispetto delle prioritarie responsabilità e dell’autonomia delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano nella materia de qua.
In tale cornice, anche il nuovo trend assunto dal fenomeno degli incendi boschivi - ovvero eventi di rilevante entità sempre più frequenti e insistenti su aree storicamente non interessate - fa sì che occorra continuare a sviluppare una metodologia proattiva e multisettoriale.
In tal senso, le indicazioni formulate dall’atto di indirizzo e dalle raccomandazioni allegate, ferma restando la competenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di antincendio boschivo, sono, come di consueto, rivolte a tutte le Amministrazioni coinvolte, affinché contribuiscano, ciascuna per la parte di competenza, a migliorare la capacità di risposta complessiva del Paese.
In quest’ottica, si invitano i Sigg.ri Prefetti ad intraprendere ogni utile iniziativa volta a promuovere e a dare impulso alla campagna antincendio boschivo 2023, anche al fine di assicurare un approccio integrato e coordinato tra tutte le componenti del sistema di protezione civile.
I Sigg.ri Prefetti, anche alla luce di quanto previsto dalle raccomandazioni tecniche, vorranno, tra l’altro:
concorrere, in stretto raccordo con le Amministrazioni regionali e le Province autonome, all’opera di sensibilizzazione delle Società e degli Enti che gestiscono le infrastrutture per far sì che le stesse adottino ogni necessaria e preventiva misura di pulizia, di manutenzione della vegetazione e di riduzione del rischio, in special modo lungo i tratti viari e ferroviari, incentivando, al contempo, l’adozione di specifici e adeguati modelli di intervento per le aree particolarmente esposte agli incendi, al fine di limitare i rischi per la pubblica e privata incolumità;
promuovere iniziative di protezione dei siti di peculiare interesse paesaggistico, archeologico e culturale, riservando particolare cura a quelli caratterizzati da significativi flussi turistici;
sensibilizzare le Amministrazioni comunali a predisporre o aggiornare i piani comunali o intercomunali di protezione civile, ricorrendo anche a quelli di carattere speditivo, con specifico riferimento al rischio di incendi di interfaccia urbano rurale e avendo un particolare riguardo per gli insediamenti, le infrastrutture e gli insediamenti turistici, anche temporanei, limitrofi ad aree boscate ovvero suscettibili di innesco, nonché a definire le procedure di allertamento del sistema locale di protezione civile, sia nelle attività di mappatura che in quelle di informazione alla popolazione;
disporre, qualora necessario, e limitatamente alle aree e ai periodi a rischio, l’implementazione dei dispositivi di controllo del territorio da parte delle Forze dell’ordine, anche favorendo l’impiego della Polizia locale;
incentivare il miglioramento dei flussi informativi tra le Sale Operative e le strutture regionali preposte al coordinamento delle attività di antincendio boschivo;
sensibilizzare le società concessionarie dei tratti autostradali, l’ANAS S.p.a. e le Ferrovie dello Stato in ordine all’esigenza di intraprendere ogni utile iniziativa tesa ad assicurare una tempestiva informazione su problemi di viabilità e mobilità connessi ad eventuali incendi boschivi interessanti aree limitrofe alle reti di rispettiva competenza che possano comportare ripercussioni sul traffico veicolare o ferroviario e criticità per l’incolumità degli utenti.
I Sigg.ri Prefetti vorranno, inoltre, assicurare un costante raccordo con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, al fine di consentire allo stesso di poter disporre di un quadro unitario e complessivo degli interventi che saranno programmati.