Rinnovo del Contratto Enti Locali 2022: firmato definitivamente, è ufficialeIncrementi stipendiali: calcolo degli aumenti “lordi” Arretrati in busta paga Nuove indennità per i turnisti Differenziali stipendiali Classificazione del personale e nuova sezione “professioni ordinistiche” Modifiche alla tipologia di lavoro a distanza Il commento dell’UPI – Unione Province d’Italia Il testo della pre-intesa
Rinnovo del Contratto Enti Locali 2022: firmato definitivamente, è ufficiale
Tra gli elementi qualificanti del nuovo contratto delle Funzioni Locali, relativo al triennio 2019-2021:
il festivo infrasettimanale la valorizzazione delle indennità il miglioramento del patrocinio legale gli sviluppi di carriera una nuova disciplina del lavoro a distanza e delle nuove sezioni
contrattuali: Educativo scolastico, Servizi sanitari e socio-sanitari,
personale iscritto ad Ordini ed Albi che si aggiungono alla sezione
della Polizia locale, rinnovata nei contenuti.
Incrementi stipendiali: calcolo degli aumenti “lordi”
In media (parliamo di aumenti “lordi”) si prevede un incremento retributivo medio pari a euro 100,27 mensili per tredici mensilità .
Con tutte le risorse aggiuntive l’incremento mensile, sempre al lordo, può raggiungere i 117,53 euro .
Per controllare tutte le tabelle degli incrementi stipendiali lordi potete leggere questo approfondimento.
Arretrati in busta paga
Sulle tempistiche di erogazione degli arretrati in busta paga influiva il parere del MEF, che aveva sollevato nelle scorse settimane alcune obiezioni al testo della pre-intesa.
Dopo l’approvazione anche del Ministero
e la firma definitiva arrivata oggi la tempistica certa è che arrivino
nelle buste paga di dipendenti comunali e di altri enti locali nel mese di dicembre 2022.
Si ricorda che gli arretrati medi sono pari a circa 1.727,63 euro. Pertanto le somme da assegnare al comparto degli enti locali vanno da 1.565 a 2.900 euro a seconda della posizione economica e del calendario.
Nuove indennità per i turnisti
Un’importante novità riguarda la disciplina per il personale turnista.
Al fine di compens are interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell’orario di lavoro, al personale turnista è corrisposta una nuova indennità.
Si ricorda che le prestazioni lavorative svolte in turnazione, ai fini della corresponsio ne della relativa indennità, devono essere distribuite nell’arco di un mese, sulla base della programmazione adottata, in modo da attuare una distribuzione equilibrata ed avvicendata dei turni effettuati in orario antimeridiano, pomeridiano e, se previsto, notturno, in relazione all’articolazione adottata dall’ente.
Differenziali stipendiali
È stato delineato, inoltre, un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali stipendiali ”,
ossia incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a
remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente
acquisito dai dipendenti.
Classificazione del personale e nuova sezione “professioni ordinistiche”
È stata operata una revisione del sistema di classificazione del personale adeguandolo alle peculiari esigenze organizzative e gestionali degli enti.
A completamento, è stata prevista una rivisitazione del sistema degli
incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione,
aumentandone la rilevanza.
Nell’ipotesi è stata anche individuata una soluzione classificatoria per il personale della Sezione educativa e scolastica , e ulteriormente specificata la disciplina della sezione della Polizia locale, rivedendo il regime di alcune indennità.
Istituita, infine, una nuova Sezione per le professioni ordinistiche nella quale viene ricompreso il personale le cui mansioni richiedono obbligatoriamente l’iscrizione a Ordini professionali.
Modifiche alla tipologia di lavoro a distanza
Infine, disciplinato, come era già avvenuto per le Funzioni centrali, anche il lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile e lavoro da remoto , che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.
Il commento dell’UPI – Unione Province d’Italia
“Esprimiamo soddisfazione innanzitutto perché è stato rispettato
l’impegno a rinnovare il contratto entro l’anno e ciò permetterà di
adeguare gli stipendi dei nostri dipendenti, almeno parzialmente,
all’aumento dei costi della vita. Le Province daranno attuazione al
nuovo contratto prevedendo nei bilanci le coperture necessarie
all’adeguamento degli stipendi e costruendo un ordinamento professionale
adeguato alla sfida della realizzazione dei progetti del PNRR e del
pieno utilizzo dei fondi europei 2021-2027 che valorizzi l’esperienza,
la professionalità e le capacità di chi lavora nei nostri enti .”
o dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale , commentando la sottoscrizione del Contratto Collettivo Nazionale del Comparto funzioni locali, per il triennio 2019-2021.
“Anche a fronte di quest’impegno – aggiunge de Pascale – l’UPI
richiederà a Governo e Parlamento di prevedere nella legge di bilancio
2023 risorse di parte corrente che consentano alle Province di far
fronte agli impegni contrattuali, alle loro funzioni, alla riduzione
delle entrate e all’aumento dei costi. Per fare gli investimenti nei
territori e garantire servizi efficienti occorrono risorse e personale
formato, competente e pronto a rispondere alle esigenze dei cittadini,
delle imprese, delle comunità locali ”.
Il testo della pre-intesa
Qui di seguito trovate il testo completo dell’ipotesi di accordo in attesa della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
https://www.lentepubblica.it