venerdì 25 dicembre 2020

Smart working, nessun compenso forfettario per buoni pasto, consumi energetici e telefonici


Funzione Pubblica: le PA non possono sottoscrivere accordi integrativi che riconoscano al proprio personale rimborsi di questo genere

DFP 77318 del 01/12/2020


Oggetto: quesito circa la legittimità della corresponsione dei buoni pasto e del compenso forfettario per consumi energetici e telefonici in regime di lavoro agile.

Si fa riferimento alla nota (omissis), acquisita in pari data con protocollo (omissis), con cui si richiede un parere in ordine a due specifici quesiti, ossia se sia possibile riconoscere al personale che rende la propria prestazione in modalità agile il buono pasto e se, inoltre, sia ipotizzabile erogare aggiuntivamente ai medesimi lavoratori, sulla base di un accordo con le rappresentanze sindacali, “…una somma forfettaria pro-capite per ogni giornata lavorativa prestata nel periodo emergenziale, a titolo di rimborso per consumi energetici e telefonici domestici affrontati per l’assolvimento degli adempimenti informatici connessi al lavoro agile...” Nella richiesta viene evidenziato il parere contrario espresso dal Collegio dei revisori in ordine al riconoscimento di tale compenso aggiuntivo. 

Per quanto riguarda il primo quesito, si richiama al riguardo la Circolare esplicativa n. 2 del 1 aprile 2020 adottata dal Ministro per la pubblica amministrazione ed avente ad oggetto “Misure recate dal decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18” – citata anche da codesta Agenzia -, con la quale, nell’ambito di una serie di indicazioni generali fornite alle amministrazioni durante la fase emergenziale, è stato precisato che il personale in smart working non ha un automatico diritto al buono pasto, essendo rimesse a ciascuna PA le determinazioni di competenza circa la sussistenza delle condizioni per l’erogazione. 
 
Successivamente alla richiamata Circolare, questo Dipartimento ha reso ad alcune amministrazioni richiedenti ulteriori specifici pareri in merito, di cui l’ultimo – che ad ogni buon fine si allega - risulta anche pubblicato sul portale dipartimentale. 

Relativamente, invece, al secondo quesito, si evidenzia che - in mancanza di un preciso fondamento normativo o negoziale in grado di sorreggere l’ipotizzato riconoscimento di somme aggiuntive al personale che presta lavoro in modalità agile - tale soluzione non risulta praticabile, dovendosi, quindi, condividere il parere espresso dal Collegio dei revisori.

IL CAPO DIPARTIMENTO
Cons. Ermenegilda SINISCALCHI