giovedì 23 novembre 2017

Dispositivi informatici che limitano l'uso di cellulari. Risposta ad interrogazione parlamentare.

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17906
presentato da
MINNUCCI Emiliano

Venerdì 22 settembre 2017, seduta n. 856
  MINNUCCI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
le riforme al codice della strada, e al relativo regolamento di attuazione, sono connotate dalla volontà di aumentare la sicurezza dei cittadini, sia migliorando la dotazione e la qualità delle infrastrutture sia dettando nuove regole da rispettare alla guida di un autoveicolo;
l'articolo 173 del codice della strada vigente vieta al conducente l'uso di apparecchi radiotelefonici e di cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle forze armate e della polizia di Stato, della guardia di finanza, della polizia penitenziaria, dei vigili del fuoco, della Croce rossa, del Corpo forestale dello Stato, della protezione civile; è consentito l'uso di apparecchi a viva voce, o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie e se non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani; i trasgressori sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 161 ad euro 647 e alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un'ulteriore violazione nel corso di un biennio;
nel 2015, nei soli comuni capoluogo le contravvenzioni elevate dalla polizia municipale per violazione dell'articolo 173 del codice della strada sono state 77.665;
secondo i dati forniti dalla polizia stradale, nel 2016 le infrazioni rilevate alle regole sull'uso dell'auricolare o vivavoce (articolo 173 codice della strada) sono state 45.428 (su un totale di 2.110.614 infrazioni); di queste, quasi la metà (20.312) in autostrada; i dati parziali del 2017 rilevano un netto aumento: su un totale di 1.080.205 le infrazioni all'uso dell'auricolare o vivavoce sono state rilevate in 26.948 casi, di cui 12.603 in autostrada;
studi recenti evidenziano che inviare sms o telefonare senza bluetooth o auricolare mentre si è al volante è il comportamento che aumenta di più il rischio di essere coinvolti in un incidente (rispetto a chi guida con attenzione il rischio è maggiore dell'83 per cento); secondo il sottosegretario Nencini, l'uso di smartphone e dispositivi elettronici, è la prima causa di incidenti anche mortali sulle strade;
le più avanzate tecnologie informatiche consentono di inibire, o almeno controllare, l'uso dei cellulari alla guida mediante una app da scaricare sul cellulare collegata ad un sistema hardware installato sul veicolo;
tali dispositivi consentono un vero e proprio monitoraggio della guida (velocità, percorso e altro) utile in particolare nelle strade adibite anche al trasporto pubblico –:
se sia a conoscenza di tali dispositivi informatici e quali iniziative intenda assumere per prevedere l'obbligo di installarli su tutti i veicoli, adeguando, a tal fine, le disposizioni normative e regolamentari.

(4-17906)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 17 novembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 887
4-17906
presentata da
MINNUCCI Emiliano
Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base delle informazione pervenute dalla direzione generale per la sicurezza stradale di questo Ministero, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
In merito alla questione concernente i dispositivi informatici che consentirebbero di inibire o almeno controllare l'uso dei cellulari alla guida mediante una
app da scaricare sul cellulare e collegata ad un sistema hardware installato sul veicolo, il Ministero dell'interno comunica che non risultano pervenute all'attenzione del servizio della Polizia stradale notizie riguardanti la disponibilità di siffatte applicazioni tecnologiche.
Inoltre, anche nell'ipotesi in cui detti dispositivi fossero sul mercato, si osservi che non se ne potrebbe imporre il montaggio sui veicoli in quanto gli stessi andrebbero inevitabilmente a modificare le caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli a motore e loro rimorchi di cui all'articolo 71 del Codice della strada, modifiche che, com'è noto, sono regolate dall'Unione europea.
Pertanto, pur apprezzando il valore della proposta, non è possibile per uno Stato membro introdurre l'obbligo di dotare i veicoli con dispositivi ulteriori o diversi rispetto a quelli previsti dalle norme europee.

Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.