domenica 24 settembre 2017

Il Comune di Milano incappa nuovamente nei termini di notifica dei verbali C.d.S.? No non ci credo...


Non sappiamo quanto ci sia di vero in questa vicenda denunciata dal capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi, ma se fosse vero quanto riportato in questi giorni dai quotidiani nazionali potrebbe essere un'altra dura batosta per il Comune di Milano ed in particolare per i colleghi "ghisa", dopo quella subita recentemente per una vicenda quasi analoga (1).
Questa volta  il rischio non è soltanto l'annullamento dei verbali  ma, ad avviso dello scrivente, si ci rimetterebbe anche "la faccia" (quella  di tutta la P.L. Italiana): "Errare humanum est, perseverare autem diabolicu". Perciò, bisognerà sentire le due campane prima di emettere qualsiasi "sentenza" e non mi riferisco, in questo caso, necessariamente ad un'aula di tribunale.

Ad essere incriminati sarebbero centinaia di verbali arrivati fuori termine relativi alla mancata comunicazione dei dati del conducente.

In pratica trattasi della seconda violazione, che scaturisce da una violazione che comporta la decurtazione dei punti, quando non si conoscono i dati del conducente (come per esempio un semplice sosta effettuata nel posto riservato agli invalidi non avendo titolo).

Nel contestare la violazione si invita il proprietario o soggetto solidale indicato dall'art. 196 del codice a fornire i dati della patente, entro 60 gg., pena la notifica di un secondo verbale, ai sensi dell’articolo 126-bis, comma 2, quarto periodo, del codice, che chiaramente non può decorrere dal momento della prima infrazione, ma dal 61° giorno della notifica della primo verbale. (riprendendo l'es. di prima, la violazione non è la sosta ma la mancata comunicazione).
Per dirla breve: o il soggetto solidale nel termine di 60 giorni  dal 1° verbale fa la comunicazione al Comando di Polizia,  rendendo noto l'autore dell'infrazione ed i relativi dati della patente (dando corso, quindi, alla decurtazione dei punti sulla patente) o si becca un 2° verbale, pari a una somma da euro 286, che naturalmente deve essere notificato dal Comando entro 90 gg dalla scadenza dei 60 gg previsti per la comunicazione. Unica eccezione è che il soggetto faccia la comunicazione entro i termini  ma che la stessa sia incompleta. In quel caso i termini per la notificazione partono subito dopo.

Si ritiene che un comando di Polizia Locale come quello di Milano, considerato da molti, compreso il sottoscritto, uno dei migliori in Italia in termini di efficienza e professionalità, non possa non conoscere i termini di notifica di un verbale ed incappare per la seconda volta in un errore cosi grossolano.

Seguiremo i sviluppi della questione.
Allego, sotto,  link dell'articolo

Mario Serio

(1) con sentenza n. 1267 del 07 giugno 2017 del il TAR Lombardia ordinava al Comune di Milano di modificare i verbali di contestazione delle sanzioni al codice della strada, entro un termine di 90 giorni, e nella fattispecie, di eliminare la frase in cui si afferma che i 90 giorni entro i quali il verbale può essere notificato partono non dalla data dell’infrazione, ma da quella in cui l'agente di Polizia ne esamina l’eventuale documentazione fotografica).
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Multe, le notifiche sono fuorilegge: "Centinaia di sanzioni annullabili"
Nel mirino i verbali per omessa comunicazione dei dati della patente
di MASSIMILIANO MINGOIA (Il Giorno)