sabato 17 giugno 2017

Attivita' antincendio boschivo per la stagione estiva 2017. Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un piu' efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti.

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
COMUNICATO
Attivita' antincendio boschivo per la stagione estiva 2017. Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un piu' efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti. (17A04104) (GU Serie Generale n.137 del 15-06-2017)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

COMUNICATO
Attivita'  antincendio  boschivo  per  la   stagione   estiva   2017.
Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un piu'
efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi
conseguenti. (17A04104) 
(GU n.137 del 15-6-2017)
 
 
 
                                  Al Presidente della Regione Abruzzo 
 
                               Al Presidente della Regione Basilicata 
 
                                 Al Presidente della Regione Calabria 
 
                                 Al Presidente della Regione Campania 
 
                           Al Presidente della Regione Emilia-Romagna 
 
                    Al Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia 
 
                                    Al Presidente della Regione Lazio 
 
                                  Al Presidente della Regione Liguria 
 
                                Al Presidente della Regione Lombardia 
 
                                   Al Presidente della Regione Marche 
 
                                   Al Presidente della Regione Molise 
 
                                 Al Presidente della Regione Piemonte 
 
                                   Al Presidente della Regione Puglia 
 
                                 Al Presidente della Regione Sardegna 
 
                                Al Presidente della Regione Siciliana 
 
                                  Al Presidente della Regione Toscana 
 
                                   Al Presidente della Regione Umbria 
 
                            Al Presidente della Regione Valle d'Aosta 
 
                                   Al Presidente della Regione Veneto 
 
                    Al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano 
 
                     Al Presidente della Provincia autonoma di Trento 
 
                         e, p.c. Al Ministro per gli affari regionali 
 
                    Al Presidente dell'Unione delle province italiane 
 
        Al Presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani 
    La legislazione vigente attribuisce al Presidente  del  Consiglio
dei ministri il compito di individuare i tempi di  svolgimento  delle
attivita'  antincendio  boschivo  nel  periodo  estivo  che,  per  la
prossima stagione, avranno inizio il 15 giugno p.v. e termineranno il
30 settembre 2017. 
    Per  un  piu'  efficace  contrasto  agli  incendi  boschivi,   di
interfaccia ed ai rischi conseguenti per la prossima stagione  estiva
2017 si analizza, preliminarmente, il  fenomeno  in  argomento  nello
scorso anno ed il  mutato  generale  contesto  organizzativo  dettato
dalla riforma di cui al decreto legislativo n.  177/2016,  quindi  si
individuano,  in  allegato  quale  parte  integrante  della  presente
comunicazione, le relative raccomandazioni operative. 
    L'analisi  delle  condizioni  meteorologiche  in   Italia   nella
stagione estiva del 2016 evidenzia l'assenza di  situazioni  estreme,
ad eccezioni di alcune giornate di giugno e di agosto, con livelli di
suscettivita' all'innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi
nella media delle ultime stagioni estive.  Le  condizioni  favorevoli
all'accensione ed allo sviluppo degli  incendi  boschivi  sono  state
fronteggiate in maniera complessivamente  soddisfacente  dai  sistemi
regionali  e  statuali  impegnati  nelle  attivita'  di   antincendio
boschivo,  facendo   registrare   un   numero   totale   di   incendi
sostanzialmente in linea con l'anno 2015, seppure con  un  incremento
della superficie complessivamente bruciata rispetto agli ultimi anni,
in particolare in alcune regioni in cui la violenza del  fenomeno  e'
stata in taluni casi significativa. Il numero complessivo di  incendi
si conferma tuttavia, anche per il 2016, inferiore alla  media  degli
incendi registrati sia negli  ultimi  40  anni  che  dall'entrata  in
vigore della legge quadro n. 353 del 2000. 
    I  buoni  risultati  complessivamente  conseguiti  nel  2016  non
devono, tuttavia, diminuire il livello  di  attenzione  sul  problema
degli incendi boschivi e di interfaccia che invece, come  noto,  deve
essere fronteggiato in maniera sinergica fra tutte  le  componenti  e
strutture operative,  sia  regionali  sia  statali,  nell'ambito  del
Servizio nazionale  della  protezione  civile.  E'  utile  ricordare,
infatti, che i primi mesi  del  2017  sono  stati  caratterizzati  da
fenomeni diffusi, determinati anche per effetto  del  deficit  idrico
che ha interessato quasi tutto il  Paese,  e  da  un'intensificazione
degli interventi rispetto al passato, con un numero di  richieste  di
concorso della flotta aereo antincendio di Stato in forte aumento  in
confronto agli anni precedenti, al punto  da  risultare  la  stagione
invernale piu' complicata dal 2004, dopo quella del 2012. 
    Tale  raccomandazione  e'  oltremodo  necessaria  quest'anno  per
effetto della riforma del citato decreto legislativo n. 177/2016  che
ha portato all'assorbimento del Corpo forestale dello Stato in  altre
amministrazioni.  Si  auspica,  pertanto,  che  le   SS.LL.   abbiano
provveduto ad organizzare i propri sistemi regionali  di  antincendio
boschivo, in termini di risorse umane e di mezzi terrestri ed  aerei,
nell'ottica della maggior efficienza possibile al fine  di  garantire
adeguati livelli di risposta, specialmente in quei contesti nei quali
esisteva un collaudato e consolidato rapporto di  collaborazione  con
il  preesistente  Corpo  forestale  dello   Stato.   Il   cambiamento
organizzativo nell'antincendio  boschivo  a  livello  regionale,  che
evidentemente scaturisce dalla riforma  del  decreto  legislativo  n.
177/2016,  puo'  infatti  rappresentare  un'occasione  di   ulteriore
crescita e di miglioramento  dell'intero  sistema  di  risposta  agli
incendi boschivi se le azioni di riorganizzazione sono pianificate in
stretta  correlazione  con  i  rispettivi   contesti   ambientali   e
territoriali ed attuate con tempestivita'.  In  questo  senso  appare
particolarmente  utile  lo  strumento  degli  accordi  operativi  tra
Amministrazioni regionali geograficamente limitrofe per  il  supporto
reciproco di strategie e mezzi operativi, accordi che talune  Regioni
hanno gia' sottoscritto e che si auspica possano estendersi anche  in
altre realta' del Paese. 
    Per quanto  riguarda  la  migliore  strategia  d'intervento  agli
incendi boschivi e di interfaccia si  conferma,  nel  rispetto  della
legislazione vigente, l'opportunita' che vi sia sul campo un  sistema
di squadre per l'avvistamento/sorveglianza e lo spegnimento da terra,
da  distribuire  secondo  le  caratteristiche  del  territorio  e  le
previsioni giornaliere del pericolo incendi, con  il  supporto  della
flotta  aerea  regionale  antincendio  boschivo.  Le   attivita'   di
spegnimento potranno,  altresi',  essere  supportate,  come  concorso
residuale e non primario, con i mezzi  della  flotta  antincendio  di
Stato  coordinata  dal  Dipartimento  della  protezione  civile,   su
richiesta  delle  Sale  operative  unificate  permanenti  quando  gli
incendi risultano non piu' controllabili con i mezzi  comunque  messi
in campo delle strutture regionali. 
    Per la prossima campagna estiva antincendio  boschivo  la  flotta
aerea di Stato sara' ulteriormente incrementata rispetto allo  scorso
anno. In particolare si potra' disporre di 16 velivoli Canadair CL415
- di cui due co-finanziati dalla Commissione europea nell'ambito  del
progetto  «EU-Buffer»  che,  sebbene  prioritariamente  destinati  al
Meccanismo unionale di protezione civile  potranno  essere  utilmente
impiegati anche sul territorio italiano -  e  4  elicotteri  Erickson
S64F, di cui uno  considerato  quale  riserva  tecnica.  Alle  citate
flotte, si aggiungeranno altri elicotteri del comparto Difesa  e  del
Corpo nazionale dei vigili  del  fuoco.  Sara'  pertanto  quanto  mai
necessario proseguire nello sforzo comune e sinergico di  ottimizzare
l'impiego di tali velivoli con quello delle flotte aeree  antincendio
regionali.  Altresi',  il  Dipartimento   della   protezione   civile
assicurera'  il  monitoraggio  e  la   vigilanza   delle   situazioni
emergenziali,  onde  garantire,  per  quanto  di   competenza,   ogni
necessaria forma di collaborazione  ed  assistenza  per  la  compiuta
attuazione delle allegate raccomandazioni. 
    Per il contrasto degli incendi  boschivi  e  di  interfaccia  e',
inoltre,  rilevante  che  anche  i  dispositivi  di  prevenzione,  di
controllo  e  di  monitoraggio  continuo  del  territorio  siano  ben
pianificati e realizzati, perche' consentono da una parte di  ridurre
gli inneschi degli incendi e dall'altra permettono  alle  squadre  di
spegnimento da terra di effettuare interventi quanto piu'  tempestivi
possibili. Analoga sinergia, come fattore deterrente preventivo, deve
essere posta nel pianificare ed attuare  una  stretta  collaborazione
con le Autorita' competenti nelle attivita' di  investigazione  e  di
ricerca degli autori degli atti incendiari. Al riguardo, si  rammenta
il valore educativo e sociale delle attivita'  di  promozione  tra  i
cittadini della cultura di protezione civile e delle  corrette  norme
di comportamento  per  la  salvaguardia  dell'ambiente,  che  possono
davvero rappresentare lo strumento  per  ridurre  nel  tempo,  ed  in
maniera ancora piu'  significativa,  il  riprovevole  fenomeno  degli
incendi boschivi e di interfaccia che, come noto, ha  comunque  causa
nell'azione dell'uomo, sia essa a carattere doloso o colposo. 
    In  un'ottica  di   trasparenza   dell'azione   delle   pubbliche
amministrazioni per i cittadini, proseguira'  anche  quest'anno,  sul
sito istituzionale  del  Dipartimento  della  protezione  civile,  la
comunicazione sul numero degli assetti regionali e  statali  dedicati
alle attivita' antincendio boschivo e pertanto si invitano le  SS.LL.
a voler verificare che i propri Uffici  abbiano  gia'  comunicato  le
informazioni richieste, secondo le modalita' gia' rappresentate dallo
stesso Dipartimento. 
    Si confida vivamente nella tempestiva e puntuale attuazione delle
presenti raccomandazioni, anche con il concorso di tutte  le  diverse
componenti istituzionali competenti nelle  attivita'  di  antincendio
boschivo, per garantire il coordinamento della risposta organizzativa
ed operativa nell'imminente stagione estiva 2017. 
      Roma, 13 giugno 2017 
 
                                                  Il Presidente       
                                           del Consiglio dei ministri 
                                                Gentiloni Silveri     
 
                                                             Allegato 
 
Attivita' antincendio boschivo (AIB) per  la  stagione  estiva  2017.
  Raccomandazioni  per  un  piu'  efficace  contrasto  agli   incendi
  boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti 
 
a) Attivita' di previsione e prevenzione 
    Favorire un adeguato scambio di  informazioni  fra  le  strutture
locali, regionali e statuali impiegate a vario titolo nelle attivita'
AIB e con quelle di protezione civile; 
    Utilizzare le informazioni disponibili presso i Centri funzionali
decentrati  per  attivita'  di   previsione   delle   condizioni   di
pericolosita'  degli  incendi  boschivi  e  favorire,   qualora   non
presente, la produzione di uno  specifico  bollettino  incendi  cosi'
come previsto dal decreto ministeriale 20 dicembre 2001.  Allo  scopo
si rammenta che il Dipartimento della protezione civile ha sviluppato
un proprio modello previsionale, disponibile in  via  continuativa  e
per tutti i giorni dell'anno presso i predetti centri funzionali. 
    Promuovere forme di sensibilizzazione e di stimolo degli  Enti  e
delle Societa' che gestiscono le infrastrutture, affinche' attuino  i
necessari interventi di  manutenzione  mirati  alla  riduzione  delle
condizioni favorevoli all'innesco e alla propagazione degli  incendi,
indicando come prioritari  gli  interventi  nelle  fasce  perimetrali
delle zone antropizzate, delle infrastrutture strategiche, della rete
viaria e di quella ferroviaria. 
    Supportare e promuovere presso  le  Amministrazioni  comunali  le
attivita' di prevenzione non strutturale, indicando come  prioritaria
l'istituzione e l'aggiornamento del catasto dei soprassuoli  percorsi
dal fuoco, cosi' come previsto dall'art. 10, comma 2 della  legge  n.
353 del 2000, strumento necessario  per  l'applicazione  dei  vincoli
dettati dalla predetta legge. 
    Definire con le Prefetture - Uffici territoriali di Governo ed  i
Comuni a maggior rischio di incendi boschivi, attivita' di  controllo
del territorio da parte delle  Forze  di  Polizia,  anche  attraverso
l'elaborazione di specifiche procedure di comunicazione tra  le  sale
operative al fine di  attivare,  in  particolare  nelle  aree  e  nei
periodi a maggior rischio, un efficace dispositivo  deterrente  delle
possibili cause di innesco. 
    Promuovere ogni azione necessaria  a  potenziare  ed  ottimizzare
l'organizzazione ed il coordinamento del personale appartenente  alle
Organizzazioni  di  volontariato,  riconosciute  secondo  la  vigente
normativa, ed  impiegate,  ai  diversi  livelli  territoriali,  nelle
attivita' di  sorveglianza,  vigilanza  e  presidio  del  territorio,
nonche' nella lotta attiva, nelle  aree  e  nei  periodi  di  maggior
rischio. 
    Stabilire, ai sensi dell'art. 7, comma 6, della legge n. 353  del
2000, forme di incentivazione per il personale stagionale utilizzato,
strettamente correlate ai risultati ottenuti in termini di  riduzione
delle aree percorse dal fuoco. 
b) Attivita' di pianificazione ai  sensi  della  legge  quadro  sugli
incendi boschivi 
    Provvedere alla revisione annuale  del  Piano  regionale  per  la
programmazione delle attivita' di  previsione,  prevenzione  e  lotta
attiva contro gli incendi boschivi, di cui all'art. 3, comma 3, della
legge n. 353  del  2000,  redatto  secondo  le  linee  guida  di  cui
al decreto ministeriale 20 dicembre  2001,  evidenziando  inoltre  le
procedure ed il modello di intervento da adottare anche in situazioni
complesse che possono interessare sia le aree boscate che  quelle  di
interfaccia e che possono richiedere l'impiego di forze facenti  capo
a diversi soggetti, anche rispetto a  quanto  stabilito  dal  decreto
legislativo n. 177 del 2016. 
    Assicurare  il  fondamentale  raccordo  tra  il  suddetto   Piano
regionale ed i Piani per i parchi e le riserve naturali dello  Stato,
predisposti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare, ai sensi dall'art. 8, della legge n. 353 del 2000. 
    Definire, con le Societa' di gestione o gli Enti interessati,  un
adeguato modello di intervento per le aree particolarmente  sensibili
agli incendi  come  viabilita'  principale  ed  altre  infrastrutture
strategiche che, in caso di  evento,  possa  limitare  i  rischi  per
l'incolumita' pubblica e privata. 
c) Attivita' di pianificazione di protezione civile 
    Sollecitare  e  sostenere  i  Sindaci  nella  predisposizione   e
nell'aggiornamento dei piani comunali o intercomunali  di  protezione
civile, anche di carattere speditivo, con particolare riferimento  al
rischio di incendi di interfaccia, oltreche' nella definizione  delle
procedure di allertamento del sistema locale  di  protezione  civile,
nella mappatura del territorio secondo i diversi livelli  di  rischio
di incendi di interfaccia e  nelle  attivita'  di  informazione  alla
popolazione. Stante la peculiarita' del periodo estivo, si raccomanda
altresi'  la  promozione  dell'elaborazione  di  specifici  piani  di
emergenza per gli insediamenti,  le  infrastrutture  e  gli  impianti
turistici, anche temporanei, prossimi  ad  aree  boscate  o  comunque
suscettibili all'innesco. 
    Provvedere, ove possibile, alla definizione di specifiche  intese
ed  accordi  tra  Regioni  e  Province  Autonome,  anche   limitrofe,
nell'ambito delle quali trovare un'appropriata e  coordinata  sintesi
delle  iniziative  volte  ad  assicurare  una  pronta   ed   efficace
cooperazione e condivisione di uomini e  mezzi,  in  particolare  del
volontariato, nonche' di mezzi aerei da  destinare  ad  attivita'  di
vigilanza e di lotta attiva agli incendi boschivi,  sia  in  caso  di
eventi particolarmente intensi  sia  durante  i  periodi  ritenuti  a
maggior rischio. 
d) Attivita' di lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia e
di gestione dell'emergenza 
    Adeguare i dispositivi  regionali  antincendio,  di  fondamentale
importanza nella prima risposta  e  nel  contenimento  degli  incendi
boschivi e di interfaccia, al regime degli eventi che interessano  il
territorio regionale, modulando e potenziando opportunamente le forze
di terra con quelle aeree. 
    Formare costantemente gli operatori antincendio boschivo a  tutti
i livelli, per implementare al meglio le tecniche di  spegnimento  ed
aumentare la sicurezza degli operatori stessi. 
    Porre il massimo  sforzo  nel  diversificare  con  mezzi  ad  ala
rotante e ad ala fissa la flotta regionale,  concetto  piu'  che  mai
attuale vista l'effettiva composizione della flotta aerea  di  Stato,
sia in termini di assetti disponibili sia in termini di tipologia. 
    Assicurare la piena integrazione procedurale e operativa  con  le
Amministrazioni  statali,  centrali  e  periferiche,   in   relazione
all'impiego  sia   di   risorse   strumentali   sia   di   conoscenze
specialistiche,  valutando,  altresi',  il  ricorso  ad  accordi  per
l'utilizzo di figure professionali adeguate alle esigenze  operative,
ove non presenti nella struttura regionale o provinciale. 
    Garantire, altresi', l'indispensabile  presenza  di  un  adeguato
numero di direttori/responsabili  delle  operazioni  di  spegnimento,
dotati di professionalita'  e  profilo  di  responsabilita'  tali  da
consentire l'ottimale coordinamento  delle  attivita'  delle  squadre
medesime con quelle dei mezzi aerei. 
    Garantire  un  costante  collegamento  tra  le   Sale   operative
unificate permanenti (SOUP), di cui all'art. 7, della  legge  n.  353
del 2000, e le Sale operative regionali di protezione civile, laddove
non gia' integrate, nonche' il necessario e permanente  raccordo  con
il Centro operativo aereo  unificato  (COAU)  e  la  Sala  situazione
Italia  del  Dipartimento   della   protezione   civile,   ai   fini,
rispettivamente, della richiesta di concorso  aereo  e  del  costante
aggiornamento sulla situazione a livello  regionale  delle  emergenze
derivanti   dagli   incendi   di   interfaccia.   In   proposito   e'
indispensabile  che  il  COAU  abbia  immediata,  piena  e   costante
visibilita' dell'impiego tattico degli assetti regionali al  fine  di
poter far intervenire le risorse strategiche aeree statali  ove  piu'
necessario in ogni momento. Cio' al fine di  evitare  diseconomie  in
continui  spostamenti  attraverso  la  Penisola  e  di  rendere  piu'
tempestivo ed efficace l'intervento. 
    Assicurare, cosi' come previsto dall'art. 7 comma 3, della  legge
n. 353 del 2000, un adeguato assetto della propria SOUP  prevedendone
un'operativita' di tipo continuativo nei periodi di  maggior  rischio
di incendio boschivo, ed integrando le proprie strutture  con  quelle
del Corpo  nazionale  dei  vigili  del  fuoco,  dei  Corpi  forestali
regionali e/o provinciali, nonche',  ove  necessario,  con  personale
delle  organizzazioni  di  volontariato  riconosciute,  delle   Forze
Armate, delle Forze di Polizia e delle altre componenti  e  strutture
operative di cui alla legge n. 225 del 1992. 
    Valutare la possibilita' di definire gemellaggi  tra  Regioni,  e
tra Regioni e Province autonome, per l'attivita' di lotta attiva agli
incendi boschivi, intesi  non  solo  come  scambio  di  esperienze  e
conoscenze tra strutture ed operatori ma, soprattutto, come strumento
di potenziamento del dispositivo di intervento. Il Dipartimento della
protezione civile assicurera' il proprio supporto alle iniziative  di
gemellaggi tra  le  Regioni  che  coinvolgono  le  organizzazioni  di
volontariato, nei limiti dei fondi disponibili. 
    Assicurare  la  diffusione  e  la   puntuale   attuazione   delle
«Disposizioni e procedure per il concorso della  flotta  aerea  dello
Stato  nella  lotta  attiva  agli  incendi  boschivi»,  emanate   dal
Dipartimento della protezione civile, onde  garantire  la  prontezza,
l'efficacia e la tempestivita' degli  interventi,  nonche'  l'impiego
ottimale dei mezzi aerei rispetto alle tipologie di evento. 
    Provvedere alla razionalizzazione delle richieste di  spegnimento
indirizzate al COAU del Dipartimento  della  protezione  civile,  per
situazioni di reale necessita' rispetto all'attivita' di contrasto  a
terra. 
    Promuovere un'attivita' di sensibilizzazione presso gli  aeroclub
presenti  sul  territorio  affinche',   nell'ambito   delle   normali
attivita' di  volo  e  di  addestramento,  i  piloti  svolgano  anche
attivita' di avvistamento, segnalando prontamente eventuali  principi
di incendio boschivo all'Ente preposto  alla  gestione  del  traffico
aereo. 
    Adottare tutte le  misure  necessarie,  compresa  l'attivita'  di
segnalazione all'Ente nazionale per l'aviazione civile ai sensi dell'
art.  712  del  Codice   della   navigazione,   affinche'   impianti,
costruzioni ed opere che possono  costituire  ostacolo  per  il  volo
degli aeromobili antincendio ed intralcio alle loro attivita',  siano
provvisti di segnali, incrementando in tal modo la sicurezza dei voli
della flotta aerea antincendio. 
    Ampliare per quanto possibile la disponibilita' di fonti  idriche
idonee al prelievo di acqua da parte degli  aeromobili  impiegati  in
AIB;  fornire  il  continuo  aggiornamento  delle  informazioni,  con
particolare riferimento alla presenza, anche temporanea, di  ostacoli
e pericoli per la navigazione aerea ed al carico d'acqua. 
    Definire opportune intese con le Capitanerie  di  Porto  sia  per
identificare e garantire aree a ridosso delle  coste  idonee  per  il
pescaggio dell'acqua a  mare  da  parte  dei  mezzi  aerei,  tali  da
consentire  anche  la  sicurezza  per  le  attivita'   di   pesca   e
balneazione, sia per assicurare l'eventuale intervento da mare per il
soccorso alle popolazioni qualora minacciate da incendi prossimi alla
linea di costa.