lunedì 30 maggio 2016

Interrogazione al Ministro sui proventi autovelox

   BALDELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 208 del codice della strada prevede che il 50 per cento delle somme che i comuni incassano con le multe da infrazioni al codice stesso, comminate dalla polizia municipale, debba essere obbligatoriamente utilizzato per finalità connesse alla sicurezza stradale, alla manutenzione delle strade, al potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale attraverso l'acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature, mentre il restante 50 per cento possa essere liberamente destinato ad altre finalità;
   l'articolo 142 del codice della strada dispone che i comuni debbano destinare integralmente le somme di loro competenza, derivanti dalle multe comminate attraverso l'utilizzo degli autovelox, alla realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, ivi comprese la segnaletica e le barriere, e dei relativi impianti, nonché al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, ivi comprese le spese relative al personale, nel rispetto della normativa vigente relativa al contenimento delle spese in materia di pubblico impiego e al patto di stabilità interno;
   la situazione della manutenzione stradale in molti comuni è drammatica e la grande presenza di crepe, buche, avvallamenti e altre forme di dissesto del manto stradale è spesso causa di una notevole quantità di sinistri e, di conseguenza, di un contenzioso giudiziario ed assicurativo importante;
   le sanzioni amministrative comminate per la violazione del codice della strada sono diventate per alcuni enti locali, di fatto, uno strumento per garantirsi entrate supplementari in favore dei propri bilanci con destinazioni non conformi alle previsioni di legge;
   i comuni devono trasmettere in via informatica al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed al Ministero dell'interno, entro il 31 maggio di ogni anno, una relazione in cui sono indicati, con riferimento all'anno precedente, l'ammontare complessivo dei proventi di propria spettanza, derivanti sia dall'accertamento delle violazioni ex articolo 208 (infrazioni al codice della strada), che da quelle ex articolo 142 (infrazioni rilevate dai cosiddetti autovelox), come risultante da rendiconto approvato nel medesimo anno, e gli interventi realizzati a valere su tali risorse, con la specificazione degli oneri sostenuti per ciascun intervento –:
   se il Governo non ritenga di dare seguito al più presto, attraverso interventi normativi, al dispositivo della mozione n. 1-01085, approvata il 28 gennaio 2016 dalla Camera dei deputati e relativa ai proventi delle multe derivanti dai cosiddetti autovelox, e, analogamente, se non intenda introdurre sanzioni altrettanto efficaci in ordine all'obbligo di legge di destinare al miglioramento della sicurezza stradale il 50 per cento delle multe provenienti dalle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal codice della strada. (3-02276)
(24 maggio 2016)


 TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 631 di Mercoledì 25 maggio 2016

(Iniziative in ordine alla destinazione dei proventi derivanti dalle multe comminate per violazioni del codice della strada – n. 3-02276)

PRESIDENTE. Il deputato Baldelli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-02276, concernente iniziative in ordine alla destinazione dei proventi derivanti dalle multe comminate per violazioni del codice della strada (vedi l’allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per
un minuto.
SIMONE BALDELLI. La ringrazio, Presidente.
Signor Ministro, parliamo di multe. Il codice della strada, che è quello che stabilisce i limiti di velocità, violando i quali ciascun cittadino viene multato, che stabilisce le regole del traffico, i semafori, i divieti di sosta e tutto il resto, stabilisce anche che i comuni debbano destinare la loro intera quota di competenza delle multe provenienti dagli autovelox per la sicurezza e la manutenzione delle strade.
Stabilisce anche che il 50 per cento di tutte le multe comminate dalla Polizia municipale debba essere destinato alla sicurezza stradale e alla manutenzione del suolo.
In Italia abbiamo questo curioso fenomeno per cui molti comuni, non tutti destinano ad altre finalità questi soldi e quindi accade che le nostre strade siano piene di buche e allo stesso tempo i cittadini vengano massacrati di multe.
Abbiamo già fatto una mozione, come Forza Italia e centrodestra, su questo tema specifico qualche mese fa, attendiamo risposte concrete dal Governo.
PRESIDENTE. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, ha facoltà di rispondere.
GRAZIANO DELRIO, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Grazie, Presidente.

Grazie all’onorevole Baldelli: la questione che solleva è molto importante
e credo che sia giusto e opportuno lavorare insieme perché vengano rispettate le
ripartizioni dei proventi delle sanzioni amministrative destinate al miglioramento
delle strade. Su due fattori cerchiamo di agire concretamente. Il primo: insieme all’UPI,
all’ANCI stiamo, sulla base delle loro osservazioni, predisponendo lo schema di
decreto, insieme al Ministero dell’interno per appunto favorire e rendere più stringente
la rendicontazione dell’ammontare complessivo degli stessi proventi.
Quindi, prima di tutto, le sanzioni amministrative devono essere appunto destinate
alla loro effettiva fruizione. La seconda cosa che va rimarcata, in questa collaborazione che abbiamo con l’ANCI e con l’UPI, è appunto che non possono essere assolutamente un mezzo per fare cassa e per far quadrare i bilanci. Quindi, questo primo decreto, con il Ministero dell’interno agisce su questo. La seconda cosa è che proseguono i lavori del Senato, anche se a rilento purtroppo, del codice della strada. Tra i principi e i criteri direttivi è prevista appunto la revisione delle modalità di utilizzo dei proventi e delle sanzioni amministrative e, in particolare, proprio l’obbligo di rendicontazione, nonché la disciplina dei criteri di rendicontazione e dei meccanismi sanzionatori degli enti inadempienti. Quindi, senz’altro, il Ministero sta agendo su entrambe le questioni che
lei ha sollevato e che voi avete sollevato e che sono parte dell’applicazione concreta
della mozione che lei ha segnalato e che è stata approvata dal Parlamento. PRESIDENTE. Il collega Simone Baldelli ha facoltà di replicare.

SIMONE BALDELLI. Fa piacere sapere che il Governo è d’accordo con Forza Italia, con il centrodestra, con tutta l’Assemblea che ha votato la mozione che va in questa direzione; fa anche piacere sapere che i nostri dati sono veri. Milano:
249 euro all’anno per il 2005 per ciascun patentato; Bologna: 141 euro di multa per
ciascun patentato; Firenze: 113 euro per ciascun patentato; in città come Milano e
Napoli viene fatta una multa ogni 9, 10 secondi; a Roma, Torino, Genova e Firenze
ogni 12 secondi. Questo è il dato che abbiamo di fronte.
Allora, nell’attesa che si dia attuazione alla norma, che arrivino i decreti attuativi,
sì, alla collaborazione con l’ANCI e l’UPI, ma aspettiamo da anni che questi signori
ci diano una mano e sono fermi in Conferenza Stato-Autonomie locali non a caso,
perché probabilmente c’è qualcuno che ha interesse a non farla questa norma. Allora,
il Governo – così come è stato tanto sollecito a fare per decreto tante cose –
faccia un decreto su questo. Siamo certi che tanti cittadini applaudiranno. Fate un
decreto su questo. Noi siamo disponibili e lo votiamo. Noi però andiamo oltre la
norma. In queste elezioni amministrative si distingue tra chi ha amministrato facendo
dei cittadini un bancomat e chi si impegna, come Forza Italia sta facendo già in
tanti comuni, per chiedere ai propri candidati sindaci un utilizzo corretto delle
multe, dei proventi delle multe, dei proventi dell’autovelox affinché i cittadini non
vengano sfruttati come un bancomat. Le multe servono a scopo preventivo,
servono per migliorare il traffico, la viabilità e, alla stessa stregua, questo è
l’utilizzo della polizia municipale. Se tutto questo viene utilizzato contro il
cittadino, per far cassa, il cittadino vedrà il comune, lo Stato e la pubblica amministrazione come un nemico e come un avversario. Ne va della credibilità
anche delle nostre istituzioni. Forza Italia su questo non molla perché crede che sia
una battaglia giusta al servizio dei cittadini: chi ha delle responsabilità, se le prenda.