venerdì 20 maggio 2016

Demolizione opere abusive

13 maggio 2016

E' all'esame dell'Assemblea della Camera dei deputati, dal 16 maggio 2016, la proposta di legge 1994-A - già approvata dal Senato - diretta a disciplinare i criteri di priorità nelle demolizioni di opere abusive nonché degli ordini di rimessione in pristino in caso di abusi edilizi su beni paesaggistici.
Criteri di priorità per l'esecuzione delle sentenze
Demolizioni per via amministrativa
Fondo demolizioni
Banca dati sull'abusivismo


Criteri di priorità per l'esecuzione delle sentenze


La proposta di legge, già approvata dal Senato - confermando l'attuale sistema del doppio binario che vede la competenza sia delle autorità amministrative (Comuni, Regioni e Prefetture) che dell'autorità giudiziaria - detta disposizioni in materia di priorità:
nelle demolizioni di manufatti abusivi in presenza della condanna definitiva del giudice penale per i reati di abusivismo edilizio quando la demolizione non è stata ancora eseguita;
negli ordini di rimessione in pristino in caso di abusi edilizi su beni paesaggistici.

La riforma interviene sulla fase "giudiziaria", modificando il D.Lgs. n. 106 del 2006 (relativo alla riorganizzazione degli uffici del pubblico ministero), per attribuire al procuratore della Repubblica il compito di determinare detti criteri di priorità.

I criteri che dovranno essere considerati dai pubblici ministeri riguardano:
gli immobili di rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale o su area soggetta a vincolo ambientale e paesaggistico o a vincolo sismico o a vincolo idrogeologico o a vincolo archeologico e storico-artistico;
gli immobili che per qualunque motivo rappresentano un pericolo per la pubblica o privata incolumità, nell'ambito del necessario coordinamento con le autorità amministrative preposte;
gli immobili nella disponibilità di soggetti condannati per reati di associazione mafiosa (o commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'articolo 416-bis c.p.) o di soggetti colpiti da misure prevenzione.

Nell'ambito di ciascuna delle tre categorie indicate, determinata con provvedimento del procuratore della Repubblica (tenendo conto delle specificità del territorio di competenza) la priorità dovrà essere attribuita, di regola:

- agli immobili in corso di costruzione o comunque non ancora ultimati alla data della sentenza di condanna di primo grado;

- agli immobili non stabilmente abitati.
Dossier
Priorità nelle demolizioni di manufatti abusivi
Schede di lettura
Servizio Studi
Collana: Progetti di legge n°397/1, pubblicato il 13 maggio 2016
Priorità per l'esecuzione di demolizione di manufatti abusivi
Schede di lettura
Servizio Studi
Collana: Documentazione per l'attività consultiva della I Commissione n°196, pubblicato il 11 maggio 2016
Priorità per l'esecuzione di demolizione di manufatti abusivi
Schede di lettura
Servizio Studi
Collana: Progetti di legge n°397, pubblicato il 17 febbraio 2016

Demolizioni per via amministrativa


Ulteriori novità sono introdotte dal provvedimento nel TU sull'edilizia (DPR n. 380 del 2001).

In particolare, la riforma estende gli obblighi di trasmissione da parte del comune (entro il 31 dicembre di ogni anno) dell'elenco delle opere non sanabili - oltre che al prefetto - anche alle altre amministrazioni statali e regionali preposte alla tutela. Nel precisare che deve trattarsi delle opere per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto alla demolizione e al ripristino, la riforma aggiunge che deve essere anche scaduto il termine di 270 giorni entro il quale il comune è tenuto a concludere la demolizione.

In relazione alla demolizione, la proposta di legge estende anche ai comuni, ove siano tali enti a procedere alla demolizione, la possibilità – già prevista per il prefetto - di avvalersi di imprese private o di strutture operative del Ministero della difesa per eseguire la demolizione.

Fondo demolizioni


La proposta di legge istituisce presso il Ministero delle infrastrutture un fondo di rotazione, dotato di 50 milioni di euro, per integrare le risorse necessarie per le opere di demolizione dei comuni. Le modalità di erogazione dei finanziamenti saranno disciplinate da un decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti, di concerto con i Ministri dell'ambiente e dei beni culturali, previo parere della Conferenza unificata L'erogazione delle risorse finanziarie dovrà essere garantita da una convenzione che preveda la restituzione delle somme entro 10 anni.

Banca dati sull'abusivismo


Viene, infine, costituita dalla proposta di legge la Banca dati nazionale sull'abusivismo edilizio presso il Ministero delle infrastrutture. La gestione della banca dati è attribuita all'Agenzia per l'Italia digitale, che dovrà garantire l'interoperabilità dei soggetti coinvolti e la gestione dei rilievi satellitari.Tutte le autorità e gli uffici competenti dovranno condividere e trasmettere le informazioni sugli illeciti alla banca dati, di cui si avvalgono gli uffici distrettuali competenti e le amministrazioni comunali e regionali. E' prevista una sanzione pecuniaria a carico del dirigente o funzionario inadempiente.