Notifiche da annullare, il no della Municipale. In commissione, le 8.000 multe pagate con lo sconto

Caso notifiche, la minoranza si prepara a dare battaglia e a confezionare una delibera che preveda l’annullamento di tutte le 8.000 notifiche di multe fatte fra il 2013 e il 2014 e recapitate ai leccesi in queste settimane. In commissione Controllo, oggi, ci sarà anche il comandante della Municipale Donato Zacheo, che anticipa però il suo «voto sfavorevole al provvedimento, perché – spiega – la legge è chiara e non ci possono essere fraintendimenti».

Un parere tecnico, il suo, del quale la maggioranza di centrodestra in Consiglio e la stessa Giunta non potranno non tenere conto nell’esaminare la delibera, che proprio il sindaco Paolo Perrone ha provocatoriamente sollecitato alla minoranza nel corso dell’ultimo Consiglio, venerdì scorso, chiedendo che il centrosinistra si assuma «la responsabilità di annullare le multe correndo il rischio di provocare un danno erariale all’ente».

Oggi il confronto si sposterà quindi in commissione Controllo, convocata per le 10.45 dal presidente, il consigliere del Pd Antonio Rotundo. Le notifiche riguardano non solo verbali elevati per violazioni al Codice della Strada e non pagati, ma anche verbali pagati entro cinque giorni con lo sconto previsto per legge, ma le cui somme – per i tempi delle banche – sono entrate nelle disponibilità del Comune solo successivamente.

«Vogliamo avere innanzitutto un quadro dettagliato della situazione – dice Rotundo - a cominciare dalla necessità di comprendere quante di queste notifiche pre-ruolo si riferiscono alla fattispecie relativa al pagamento con bonifico entro i termini e sanzionati perché l'accredito è avvenuto dopo i cinque giorni previsti dalla normativa». La questione – continua Rotundo - «sarà oggetto di una proposta di deliberazione che avrà l’obiettivo di “annullare” gli avvisi di accertamento relativi a sanzioni antecedenti il 30 aprile 2015, data in cui il ministero delle Finanze ha fornito il parere in merito, sulla base del presupposto che il cittadino, pagando entro il termine indicato dal decreto legge 69 del 21 giugno 2013 abbia agito in buona fede e correttamente e sul convincimento che le circolari ministeriali non possono avere effetti retroattivi».

Non è corretto, quindi, sostiene la minoranza, chiedere un ulteriore pagamento agli automobilisti che hanno saldato subito e in buona fede le multe, in virtù di una circolare emanata soltanto dopo che quelle stesse multe erano state elevate e pagate. Accanto al caso notifiche, che promette di animare il dibattito politico delle prossime settimane, Rotundo solleva nuovamente quello dei verbali elevati per grattino scaduto, al centro di un lunghissimo scontro lo scorso anno. Scontro al termine del quale, la Giunta decise di concedere agli automobilisti 15 minuti di tolleranza per rinnovare il grattino prima di procedere con le multe. Il nodo, però, resta la circolare con la quale il ministero dei Trasporti ha chiarito che quei verbali sono illegittimi.
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