IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 87, quinto comma, della Costituzione;
Vista la legge 24 dicembre 1954, n. 1228;
Vista la legge 27 ottobre 1988, n. 470;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n.
223;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 settembre 1989,
n. 323;
Visto l'articolo 17, comma 1, lettera a), della legge 23 agosto
1988, n. 400;
Visto l'articolo 62 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e
successive modificazioni;
Visto il decreto del Ministro dell'interno 6 luglio 2010,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 165 del 17 luglio 2010;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 2011, n. 71;
Visto l'articolo 2, comma 5, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n.
179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n.
221, che prevede che siano apportate al decreto del Presidente della
Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, le modifiche necessarie per
adeguarne la disciplina alle disposizioni istitutive dell'anagrafe
nazionale della popolazione residente;
Visto l'articolo 13, comma 2-bis, del decreto-legge 21 giugno 2013,
n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n.
98;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri,
adottata nella riunione del 30 ottobre 2014;
Acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati
personali, espresso in data 22 gennaio 2015;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione
consultiva per gli atti normativi nell'Adunanza del 19 marzo 2015;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 3 luglio 2015;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di
concerto con i Ministri dell'interno e per la semplificazione e la
pubblica amministrazione;
E m a n a
il seguente regolamento:
Art. 1
Modifiche al regolamento anagrafico della popolazione residente
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio
1989, n. 223.
1. Al regolamento anagrafico della popolazione residente approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, e
successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al Capo I, nella rubrica, la parola: «Anagrafe» e' sostituita
dalla seguente: «Registrazione anagrafica»;
b) prima dell'articolo 1, e' inserito il seguente:
«Art. 01 (Adempimenti anagrafici). - 1. Gli adempimenti anagrafici
di cui al presente regolamento sono effettuati nell'anagrafe
nazionale della popolazione residente di cui all'articolo 62 del
decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive
modificazioni.»;
c) l'articolo 7 e' sostituito dal seguente:
«Art. 7 (Iscrizioni anagrafiche). - 1. L'iscrizione nell'anagrafe
della popolazione residente viene effettuata:
a) per nascita, presso il comune di residenza dei genitori o
presso il comune di residenza della madre qualora i genitori
risultino residenti in comuni diversi, ovvero, quando siano ignoti i
genitori, nel comune ove e' residente la persona o la convivenza cui
il nato e' stato affidato;
b) per esistenza giudizialmente dichiarata;
c) per trasferimento di residenza dall'estero dichiarato
dall'interessato non iscritto, oppure accertato secondo quanto e'
disposto dall'articolo 15, comma 1, del presente regolamento, anche
tenuto conto delle particolari disposizioni relative alle persone
senza fissa dimora di cui all'articolo 2, comma terzo, della legge 24
dicembre 1954, n. 1228, nonche' per mancanza di precedente
iscrizione.
2. Per le persone gia' cancellate per irreperibilita' e
successivamente ricomparse devesi procedere a nuova iscrizione
anagrafica.
3. Gli stranieri iscritti in anagrafe hanno l'obbligo di rinnovare
all'ufficiale di anagrafe la dichiarazione di dimora abituale nel
comune di residenza, entro sessanta giorni dal rinnovo del permesso
di soggiorno, corredata dal permesso medesimo e, comunque, non
decadono dall'iscrizione nella fase di rinnovo del permesso di
soggiorno. Per gli stranieri muniti di carta di soggiorno, il rinnovo
della dichiarazione di dimora abituale e' effettuato entro sessanta
giorni dal rinnovo della carta di soggiorno. L'ufficiale di anagrafe
aggiornera' la scheda anagrafica dello straniero, dandone
comunicazione al questore.
4. Il registro di cui all'articolo 2, comma quinto, della legge 24
dicembre 1954, n. 1228, e' tenuto dal Ministero dell'interno presso
la prefettura di Roma. Il funzionario incaricato della tenuta di tale
registro ha i poteri e i doveri dell'ufficiale di anagrafe.»;
d) all'articolo 10, al comma 1, alla lettera b), dopo la parola:
«comune» sono inserite le seguenti: «o del territorio nazionale»;
e) dopo l'articolo 10 e' inserito il seguente:
«Art. 10-bis (Posizioni che non comportano mutazioni anagrafiche).
- 1. Non deve essere disposta, ne' d'ufficio, ne' a richiesta
dell'interessato, la mutazione anagrafica, per trasferimento di
residenza, delle seguenti categorie di persone:
a) militari di leva, di carriera, o che abbiano, comunque,
contratto una ferma, pubblici dipendenti, personale dell'arma dei
carabinieri, della polizia di Stato, della guardia di finanza,
distaccati presso scuole per frequentare corsi di avanzamento o di
perfezionamento;
b) ricoverati in istituti di cura, di qualsiasi natura, purche'
la permanenza nel comune non superi i due anni, a decorrere dal
giorno dell'allontanamento dal comune di iscrizione anagrafica;
c) detenuti in attesa di giudizio.
2. Il trasferimento di residenza della famiglia, anche nell'ambito
dello stesso comune comporta, di regola, anche il trasferimento di
residenza dei componenti assenti perche' appartenenti ad una delle
categorie indicate nel comma 1.»;
f) all'articolo 11, al comma 1, la lettera b) e' sostituita dalla
seguente:
«b) per trasferimento all'estero dello straniero;»;
g) all'articolo 12, sono apportate le seguenti modificazioni:
1) il comma 2 e' sostituito dal seguente:
«2. Le comunicazioni relative alle celebrazioni di matrimonio
devono essere effettuate mediante modelli conformi agli standard
indicati dall'Istituto nazionale di statistica. Le comunicazioni
relative alle nascite e alle morti sono effettuate dall'ufficio di
stato civile ai sensi della disciplina prevista dall'articolo 2,
comma 3, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, nonche'
dall'articolo 62, comma 6, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n.
82.»;
2) il comma 5 e' sostituito dal seguente:
«5. Le comunicazioni concernenti lo stato civile riflettenti
persone non residenti nel comune devono essere effettuate agli uffici
di stato civile e di anagrafe del comune di residenza entro il
termine di dieci giorni con l'osservanza delle disposizioni sull'
'ordinamento dello stato civile'. Per le persone residenti all'estero
le comunicazioni devono essere effettuate con le stesse modalita' al
comune competente.»;
h) l'articolo 16 e' sostituito dal seguente:
«Art. 16 (Segnalazioni particolari). - 1. Quando risulti che una
persona o una famiglia abbia trasferito la residenza senza aver reso
la dichiarazione di cui all'articolo 13, l'ufficiale di anagrafe deve
darne notizia al comune competente in relazione al luogo ove la
persona o la famiglia risulta di fatto trasferitasi, per i
conseguenti provvedimenti.
2. La persona che, ai fini della iscrizione, dichiari per se' o per
i componenti della famiglia di provenire dall'estero, qualora risulti
gia' iscritta, e' registrata come proveniente dal luogo di residenza
gia' registrato.»;
i) l'articolo 18 e' sostituito dal seguente:
«Art. 18 (Procedimento d'iscrizione e mutazione anagrafica). - 1.
Entro due giorni lavorativi successivi alla presentazione delle
dichiarazioni di cui all'articolo 13, comma 1, lettere a), b) e c),
l'ufficiale d'anagrafe effettua le iscrizioni o le registrazioni
delle mutazioni anagrafiche dichiarate, con decorrenza dalla data
della presentazione delle dichiarazioni.»
l) l'articolo 18-bis e' sostituito dal seguente:
«Art. 18-bis (Accertamenti sulle dichiarazioni rese e ripristino
delle posizioni anagrafiche precedenti). - 1. L'ufficiale d'anagrafe,
entro quarantacinque giorni dalla ricezione delle dichiarazioni rese
ai sensi dell'articolo 13, comma 1, lettere a), b) e c), accerta la
effettiva sussistenza dei requisiti previsti dalla legislazione
vigente per la registrazione. Se entro tale termine l'ufficiale
d'anagrafe, tenuto anche conto degli esiti degli eventuali
accertamenti svolti dal comune di provenienza, non invia
all'interessato la comunicazione di cui all'articolo 10-bis della
legge 7 agosto 1990, n. 241, quanto dichiarato si considera conforme
alla situazione di fatto in essere alla data della ricezione della
dichiarazione, ai sensi dell'articolo 20 della legge citata.
2. Qualora a seguito degli accertamenti di cui al comma 1 sia
effettuata la comunicazione di cui all'articolo 10-bis della legge 7
agosto 1990, n. 241, e non vengano accolte le osservazioni presentate
o sia decorso inutilmente il termine per la presentazione delle
stesse, l'ufficiale d'anagrafe provvede al ripristino della posizione
anagrafica precedente, mediante annullamento dell'iscrizione o della
mutazione registrata, a decorrere dalla data della ricezione della
dichiarazione di cui all'articolo 13, comma 1, lettere a), b) e c).»;
m) all'articolo 19 sono apportate le seguenti modificazioni:
1) al comma 2, dopo la parola: «iscrizione» sono inserite le
seguenti: «o la mutazione»;
2) al comma 3, le parole: «da chi richiede l'iscrizione
anagrafica» sono soppresse;
n) al Capo IV, la rubrica e' sostituita dalla seguente:
«Formazione ed ordinamento dello schede anagrafiche della popolazione
residente e degli italiani residenti all'estero»;
o) l'articolo 20 e' sostituito dal seguente:
«Art. 20 (Schede individuali). - 1. A ciascuna persona residente
nel comune deve essere intestata una scheda individuale, sulla quale
devono essere obbligatoriamente indicati il cognome, il nome, il
sesso, la data e il luogo di nascita, il codice fiscale, la
cittadinanza, l'indirizzo dell'abitazione. Nella scheda sono altresi'
indicati i seguenti dati: la paternita' e la maternita', ed estremi
dell'atto di nascita, lo stato civile, ed eventi modificativi,
nonche' estremi dei relativi atti, il cognome e il nome del coniuge,
la professione o la condizione non professionale, il titolo di
studio, gli estremi della carta d'identita', il domicilio digitale,
la condizione di senza fissa dimora.
2. Nella scheda riguardante i cittadini stranieri sono comunque
indicate la cittadinanza e gli estremi del documento di soggiorno.
3. Per le donne coniugate o vedove le schede devono essere
intestate al cognome da nubile.
4. Le schede individuali debbono essere tenute costantemente
aggiornate e devono essere archiviate quando le persone alle quali
sono intestate cessino di far parte della popolazione residente.»;
p) all'articolo 21, sono apportate le seguenti modificazioni:
1) il comma 1 e' sostituito dal seguente:
«1. Per ciascuna famiglia residente deve essere compilata una
scheda di famiglia, nella quale devono essere indicate le posizioni
anagrafiche relative alla famiglia ed alle persone che la
costituiscono.»;
2) il comma 5 e' sostituito dal seguente:
«5. La scheda deve essere archiviata per scioglimento della
famiglia ovvero per la cancellazione delle persone che ne fanno
parte.»;
q) l'articolo 22 e' sostituito dal seguente:
«Art. 22 (Schede di convivenza). - 1. Per ciascuna convivenza
residente nel comune deve essere compilata una scheda di convivenza,
nella quale sono indicate le posizioni anagrafiche relative alla
medesima ed a quelle dei conviventi, la specie e la denominazione
della convivenza nonche' il nominativo della persona che la dirige.
Per ciascuna convivenza residente nel comune deve essere compilata
una scheda di convivenza, conforme all'apposito esemplare predisposto
dall'Istituto centrale di statistica, nella quale devono essere
indicate le posizioni anagrafiche relative alla medesima, nonche'
quelle dei conviventi residenti.
2. Nella scheda di convivenza, successivamente alla sua
istituzione, devono essere iscritte le persone che entrano a far
parte della convivenza e cancellate le persone che cessano di farne
parte.
3. La scheda di convivenza deve essere aggiornata alle mutazioni
relative alla denominazione o specie della convivenza, al
responsabile di essa, alla sede della stessa ed alle posizioni
anagrafiche dei conviventi.
4. La scheda di convivenza deve essere archiviata per cessazione
della convivenza o per trasferimento di essa o all'estero.»;
r) l'articolo 23 e' sostituito dal seguente:
«Art. 23 (Tenuta delle schede anagrafiche in formato elettronico).
- 1. Le schede individuali, di famiglia e di convivenza devono essere
conservate e costantemente aggiornate, in formato elettronico, ai
sensi della disciplina prevista dall'articolo 62, comma 6, del
decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.»;
s) l'articolo 27 e' sostituito dal seguente:
«Art. 27 (Italiani residenti all'estero). - 1. Gli adempimenti
anagrafici relativi agli italiani residenti all'estero sono
disciplinati dalla legge 27 ottobre 1988, n. 470, e dal relativo
regolamento di esecuzione, in quanto compatibili con la disciplina
prevista dall'articolo 62 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n.
82, e dal presente regolamento.»;
t) l'articolo 33 e' sostituito dal seguente:
«Art. 33 (Certificati anagrafici). - 1. Fatti salvi i divieti di
comunicazione di dati, stabiliti da speciali disposizioni di legge, e
quanto previsto dall'articolo 35, l'ufficiale di anagrafe rilascia a
chiunque ne faccia richiesta, previa identificazione, i certificati
concernenti la residenza, lo stato di famiglia degli iscritti
nell'anagrafe nazionale della popolazione residente, nonche' ogni
altra informazione ivi contenuta.
2. Al rilascio di cui al comma 1 provvedono anche gli ufficiali
d'anagrafe di comuni diversi da quello in cui risiede la persona cui
i certificati si riferiscono.
3. Le certificazioni anagrafiche hanno validita' di tre mesi dalla
data di rilascio.»;
u) l'articolo 34 e' sostituito dal seguente:
«Art. 34 (Rilascio di elenchi degli iscritti nell'anagrafe
nazionale della popolazione residente e di dati anagrafici per fini
statistici e di ricerca). - 1. Alle amministrazioni pubbliche che ne
facciano motivata richiesta, per esclusivo uso di pubblica utilita',
l'ufficiale di anagrafe rilascia, anche periodicamente, elenchi degli
iscritti, residenti nel comune, in conformita' alle misure di
sicurezza, agli standard di comunicazione e alle regole tecniche
previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10
novembre 2014, n. 194, e dall'articolo 58 del decreto legislativo 7
marzo 2005, n. 82.
2. L'ufficiale di anagrafe rilascia dati anagrafici, relativi agli
iscritti residenti nel comune, resi anonimi ed aggregati, agli
interessati che ne facciano richiesta per fini statistici e di
ricerca.
3. Il comune puo' esigere dai richiedenti un rimborso spese per il
materiale fornito.»;
v) l'articolo 35 e' sostituito dal seguente:
«Art. 35 (Contenuto dei certificati anagrafici). - 1. I certificati
anagrafici devono contenere l'indicazione del comune e della data di
rilascio; l'oggetto della certificazione; le generalita' delle
persone cui la certificazione si riferisce, salvo le particolari
disposizioni di cui alla legge 31 ottobre 1955, n. 1064, e la firma
dell'ufficiale di anagrafe.
2. Non costituiscono materia di certificazione le notizie riportate
nelle schede anagrafiche concernenti la professione, arte o mestiere,
la condizione non professionale, il titolo di studio, il domicilio
digitale, la condizione di senza fissa dimora e il titolo di
soggiorno.
3. Il certificato di stato di famiglia deve rispecchiare la
composizione familiare quale risulta dall'anagrafe all'atto del
rilascio del certificato.
4. Previa motivata richiesta, l'ufficiale di anagrafe rilascia
certificati attestanti situazioni anagrafiche pregresse.
5. Presso gli uffici anagrafici, gli iscritti esercitano i diritti
di cui alla parte I, titolo II del decreto legislativo 30 giugno
2003, n. 196, sui dati contenuti nell'anagrafe nazionale della
popolazione residente, nei limiti e nel rispetto delle modalita'
previsti dal medesimo decreto legislativo.»
z) all'articolo 46, sono apportate le seguenti modificazioni:
1) dopo il comma 4 sono aggiunti i seguenti:
«4-bis. Il comune di dimora abituale risultante dall'ultimo
censimento della popolazione, se diverso dal comune di residenza,
dispone la relativa mutazione anagrafica a decorrere dalla
presentazione della dichiarazione di cui all'articolo 13, comma 1,
lettera a).
4-ter. Se in base all'ultimo censimento della popolazione, risulta
abitualmente dimorante nel territorio nazionale la persona non
iscritta, il comune di dimora abituale ne dispone l'iscrizione con la
stessa decorrenza di cui al comma 4-bis.»;
aa) l'articolo 48 e' sostituito dal seguente:
«Art. 48 (Rilevazioni statistiche concernenti il movimento della
popolazione residente). - 1. Fermi restando i servizi resi
dall'anagrafe nazionale della popolazione residente, le rilevazioni
statistiche concernenti il movimento naturale della popolazione
residente ed i trasferimenti di residenza vengono effettuate
dall'ufficiale di anagrafe in conformita' ai metodi, ai formati e
agli standard indicati dall'Istituto nazionale di statistica, tenuto
anche conto della disciplina prevista dall'articolo 3, commi 1 e 2,
del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.»;
bb) all'articolo 52, il comma 1 e' sostituito dal seguente:
«1. Il prefetto vigila affinche' gli adempimenti anagrafici,
topografici, ecografici e di carattere statistico dei comuni siano
effettuati in conformita' alle norme del presente regolamento.».
2. Le parole: "Istituto centrale di statistica", ovunque presenti,
sono sostituite dalle seguenti: "Istituto nazionale di statistica".».
Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto
dall'Amministrazione competente per materia, ai sensi
dell'articolo 10, commi 2 e 3, del testo unico delle
disposizioni sulla promulgazione delle leggi,
sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica
e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28
dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la
lettura delle disposizioni di legge alle quali e' operato
il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli
atti legislativi qui trascritti.
Note alle premesse:
- L'art. 87 della Costituzione conferisce, tra l'altro,
al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le
leggi ed emanare i decreti aventi valore di legge e i
regolamenti.
- La legge 24 dicembre 1954, n. 1228 (Ordinamento delle
anagrafi della popolazione residente" e' stata pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale 12 gennaio 1955, n. 8.
- La legge 27 ottobre 1988, n. 470 (Anagrafe e
censimento degli italiani all'estero) e' stata pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale 7 novembre 1988, n. 261.
- Il decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio
1989, n. 223 (Approvazione del nuovo regolamento anagrafico
della popolazione residente" e' stato pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 8 giugno 1989, n. 132.
- Il decreto del Presidente della Repubblica 6
settembre 1989, n. 323 (Approvazione del regolamento per
l'esecuzione della legge 27 ottobre 1988, n. 470,
sull'anagrafe ed il censimento degli italiani all'estero)
e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 23 settembre
1989, n. 223.
- Si riporta il testo del comma 1 dell'art. 17 della
legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni
(Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della
Presidenza del Consiglio dei Ministri), pubblicato nel
supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale 12 settembre
1988, n. 214:
«1. Con decreto del Presidente della Repubblica,
previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il
parere del Consiglio di Stato che deve pronunziarsi entro
novanta giorni dalla richiesta, possono essere emanati
regolamenti per disciplinare:
a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti
legislativi, nonche' dei regolamenti comunitari;
b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei
decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi
quelli relativi a materie riservate alla competenza
regionale;
c) le materie in cui manchi la disciplina da parte
di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si
tratti di materie comunque riservate alla legge;
d) l'organizzazione ed il funzionamento delle
amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate
dalla legge;
e).».
- Si riporta il testo dell'articolo 62 del decreto
legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni
(Codice dell'amministrazione digitale), pubblicato nel
supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale 16 maggio
2005, n. 112:
«Art. 62 (Anagrafe nazionale della popolazione
residente - ANPR). - 1. E' istituita presso il Ministero
dell'interno l'Anagrafe nazionale della popolazione
residente (ANPR), quale base di dati di interesse
nazionale, ai sensi dell'articolo 60, che subentra
all'Indice nazionale delle anagrafi (INA), istituito ai
sensi del quinto comma dell'articolo 1 della legge 24
dicembre 1954, n. 1228, recante «Ordinamento delle anagrafi
della popolazione residente» e all'Anagrafe della
popolazione italiana residente all'estero (AIRE), istituita
ai sensi della legge 27 ottobre 1988, n. 470, recante
«Anagrafe e censimento degli italiani all'estero». Tale
base di dati e' sottoposta ad un audit di sicurezza con
cadenza annuale in conformita' alle regole tecniche di cui
all'articolo 51. I risultati dell'audit sono inseriti nella
relazione annuale del Garante per la protezione dei dati
personali.
2. Ferme restando le attribuzioni del sindaco di cui
all' articolo 54, comma 3, del testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali, approvato con il
decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, l'ANPR subentra
altresi' alle anagrafi della popolazione residente e dei
cittadini italiani residenti all'estero tenute dai comuni.
Con il decreto di cui al comma 6 e' definito un piano per
il graduale subentro dell'ANPR alle citate anagrafi, da
completare entro il 31 dicembre 2014. Fino alla completa
attuazione di detto piano, l'ANPR acquisisce
automaticamente in via telematica i dati contenuti nelle
anagrafi tenute dai comuni per i quali non e' ancora
avvenuto il subentro. L'ANPR e' organizzata secondo
modalita' funzionali e operative che garantiscono la
univocita' dei dati stessi.
2-bis. L'ANPR contiene altresi' l'archivio nazionale
informatizzato dei registri di stato civile tenuti dai
comuni e fornisce i dati ai fini della tenuta delle liste
di cui all'articolo 1931 del codice dell'ordinamento
militare di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n.
66, secondo le modalita' definite con uno dei decreti di
cui al comma 6, in cui e' stabilito anche un programma di
integrazione da completarsi entro il 31 dicembre 2018.
3. L'ANPR assicura ai singoli comuni la disponibilita'
dei dati, degli atti e degli strumenti per lo svolgimento
delle funzioni di competenza statale attribuite al sindaco
ai sensi dell'articolo 54, comma 3, del testo unico delle
leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e mette a disposizione
dei comuni un sistema di controllo, gestione e
interscambio, puntuale e massivo, di dati, servizi e
transazioni necessario ai sistemi locali per lo svolgimento
delle funzioni istituzionali di competenza comunale. Al
fine dello svolgimento delle proprie funzioni, ad eccezione
di quelle assicurate dall'ANPR e solo fino al completamento
dell'Anagrafe nazionale, il comune puo' utilizzare i dati
anagrafici eventualmente conservati localmente,
costantemente allineati con l'ANPR. L'ANPR consente
esclusivamente ai comuni la certificazione dei dati
anagrafici nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 33
del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989,
n. 223, anche in modalita' telematica. I comuni inoltre
possono consentire, anche mediante apposite convenzioni, la
fruizione dei dati anagrafici da parte dei soggetti aventi
diritto. L'ANPR assicura alle pubbliche amministrazioni e
agli organismi che erogano pubblici servizi l'accesso ai
dati contenuti nell'ANPR.
4. Con il decreto di cui al comma 6 sono disciplinate
le modalita' di integrazione nell'ANPR dei dati dei
cittadini attualmente registrati in anagrafi istituite
presso altre amministrazioni nonche' dei dati relativi al
numero e alla data di emissione e di scadenza della carta
di identita' della popolazione residente.
5. Ai fini della gestione e della raccolta
informatizzata di dati dei cittadini, le pubbliche
amministrazioni di cui all'articolo 2, comma 2, del
presente Codice si avvalgono esclusivamente dell'ANPR, che
viene integrata con gli ulteriori dati a tal fine
necessari.
6. Con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio
dei Ministri, su proposta del Ministro dell'interno, del
Ministro per la pubblica amministrazione e la
semplificazione e del Ministro delegato all'innovazione
tecnologica, di concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze, d'intesa con l'Agenzia per l'Italia
digitale, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano nonche' con la Conferenza Stato - citta', di cui
all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.
281, per gli aspetti d'interesse dei comuni, sentita
l'ISTAT e acquisito il parere del Garante per la protezione
dei dati personali, sono stabiliti i tempi e le modalita'
di attuazione delle disposizioni del presente articolo,
anche con riferimento:
a) alle garanzie e alle misure di sicurezza da
adottare nel trattamento dei dati personali, alle modalita'
e ai tempi di conservazione dei dati e all'accesso ai dati
da parte delle pubbliche amministrazioni per le proprie
finalita' istituzionali secondo le modalita' di cui
all'articolo 58;
b) ai criteri per l'interoperabilita' dell'ANPR con
le altre banche dati di rilevanza nazionale e regionale,
secondo le regole tecniche del sistema pubblico di
connettivita' di cui al capo VIII del presente decreto, in
modo che le informazioni di anagrafe, una volta rese dai
cittadini, si intendano acquisite dalle pubbliche
amministrazioni senza necessita' di ulteriori adempimenti o
duplicazioni da parte degli stessi;
c) all'erogazione di altri servizi resi disponibili
dall'ANPR, tra i quali il servizio di invio telematico
delle attestazioni e delle dichiarazioni di nascita e dei
certificati di cui all'articolo 74 del decreto del
Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396,
compatibile con il sistema di trasmissione di cui al
decreto del Ministro della salute in data 26 febbraio 2010,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo
2010.».
- Il decreto del Ministro dell'Interno 6 luglio 2010
(Modalita' di funzionamento del registro delle persone
senza fissa dimora, a norma dell'articolo 2, della legge 24
dicembre 1954, n. 1228, come modificato dall'articolo 3,
comma 39, della legge 15 luglio 2009, n. 94), e' stato
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 165 del 17 luglio
2010.
- Il decreto legislativo 3 febbraio 2011, n. 71
(Ordinamento e funzioni degli uffici consolari, ai sensi
dell'articolo 14, comma 18, della legge 28 novembre 2005,
n. 246), e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 13
maggio 2011, n. 110.
- Si riporta il testo del comma 5, dell'articolo 2, del
decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221
(Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese),
pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta
Ufficiale 18 dicembre 2012, n. 294:
«5. Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore
della legge di conversione del presente decreto, con
regolamento adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 1,
lettera a), della legge 23 agosto 1988, n. 400, e
successive modificazioni, su proposta del Ministro
dell'interno, di concerto con il Ministro per la pubblica
amministrazione e la semplificazione, sono apportate al
d.P.R. 30 maggio 1989, n. 223, le modifiche necessarie per
adeguarne la disciplina alle disposizioni introdotte con il
comma 1 del presente articolo.».
- Si riporta il testo del comma 2-bis dell'articolo 13
del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98
(Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia),
pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta
Ufficiale 20 agosto 2013, n. 194:
«2-bis. I regolamenti previsti dagli articoli 2,
comma 5, 3, comma 4, 12, comma 13, e 14, comma 2-bis, del
decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221,
qualora non ancora adottati e decorsi ulteriori trenta
giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto, sono adottati su proposta
del Presidente del Consiglio dei ministri.».
Note all'art. 1:
- Si riporta la rubrica del Capo I del decreto del
Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, come
modificata dal presente decreto:
"Registrazione anagrafica della popolazione
residente, ufficiale di anagrafe delegato, famiglie e
convivenze anagrafiche.".
- Si riporta il testo dell'articolo 10 del citato
decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 1989,
come modificato dal presente decreto:
«Art. 10 (Mutazioni anagrafiche). - 1. La
registrazione nell'anagrafe della popolazione residente
delle mutazioni relative alle posizioni anagrafiche degli
iscritti viene effettuata:
a) ad istanza dei responsabili di cui all'art. 6
del presente regolamento;
b) d'ufficio, per le mutazioni conseguenti alle
comunicazioni di stato civile e per movimenti nell'ambito
del comune o del territorio nazionale, non dichiarati
dall'interessato ed accertati secondo quanto e' disposto
dall' art. 4 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, e
dall'art. 15, comma 1, del presente regolamento.».
- Si riporta l'articolo 11 del citato decreto del
Presidente della Repubblica n. 223 del 1989, come
modificato dal presente decreto:
«Art. 11 (Cancellazioni anagrafiche). - 1. La
cancellazione dall'anagrafe della popolazione residente
viene effettuata:
a) per morte, compresa la morte presunta
giudizialmente dichiarata;
b) per trasferimento all'estero dello straniero;
c) per irreperibilita' accertata a seguito delle
risultanze delle operazioni del censimento generale della
popolazione, ovvero, quando, a seguito di ripetuti
accertamenti, opportunamente intervallati, la persona sia
risultata irreperibile, nonche', per i cittadini stranieri,
per irreperibilita' accertata, ovvero per effetto del
mancato rinnovo della dichiarazione di cui all'art. 7,
comma 3, trascorsi sei mesi dalla scadenza del permesso di
soggiorno o della carta di soggiorno, previo avviso da
parte dell'ufficio, con invito a provvedere nei successivi
30 giorni.
2. I nominativi delle persone risultate irreperibili
devono essere comunicati, a cura dell'ufficiale di
anagrafe, al prefetto entro trenta giorni dall'avvenuta
cancellazione per irreperibilita'; entro pari termine
devono essere segnalate anche le eventuali reiscrizioni.
Per le cancellazioni dei cittadini stranieri la
comunicazione e' effettuata al questore. ».
- Si riporta l'articolo 12 del citato decreto del
Presidente della Repubblica n. 223 del 1989, come
modificato dal presente decreto:
«Art. 12 (Comunicazioni dello stato civile). - 1.
Devono essere effettuate dall'ufficiale di stato civile le
comunicazioni concernenti le nascite, le morti e le
celebrazioni di matrimonio, nonche' le sentenze
dell'autorita' giudiziaria e gli altri provvedimenti
relativi allo stato civile delle persone.
2. Le comunicazioni relative alle celebrazioni di
matrimonio devono essere effettuate mediante modelli
conformi agli standard indicati dall'Istituto nazionale di
statistica. Le comunicazioni relative alle nascite e alle
morti sono effettuate dall'ufficio di stato civile ai sensi
della disciplina prevista dall'articolo 2, comma 3, del
decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221,
nonche' dall'articolo 62, comma 6, del decreto legislativo
7 marzo 2005, n. 82.
3. Nei comuni in cui l'ufficio di stato civile e'
organicamente distinto dall'ufficio di anagrafe, le
comunicazioni a quest'ultimo ufficio devono essere
effettuate nel termine di tre giorni dalla formazione
dell'atto di stato civile, ovvero dalla trascrizione di
atti o verbali formati da altra autorita' competente,
ovvero dall'annotazione in atti gia' esistenti di sentenze
e provvedimenti emessi da altra autorita'.
4. Nei comuni in cui l'ufficio di stato civile non e'
organicamente distinto da quello di anagrafe, la
registrazione sugli atti anagrafici delle notizie relative
agli eventi di cui al comma 1, deve essere effettuata nel
termine stabilito all'art. 17 del presente regolamento.
5. Le comunicazioni concernenti lo stato civile
riflettenti persone non residenti nel comune devono essere
effettuate agli uffici di stato civile e di anagrafe del
comune di residenza entro il termine di dieci giorni con
l'osservanza delle disposizioni sull' 'ordinamento dello
stato civile'. Per le persone residenti all'estero le
comunicazioni devono essere effettuate con le stesse
modalita' al comune competente.».
- Si riporta l'articolo 19 del citato decreto del
Presidente della Repubblica n. 223 del 1989, come
modificato dal presente decreto:
«Art. 19 (Accertamenti richiesti dall'ufficiale di
anagrafe). - 1. Gli uffici di cui all' art. 4, comma terzo,
della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, sono tenuti a
fornire all'ufficiale di anagrafe le notizie da esso
richieste per la regolare tenuta dell'anagrafe della
popolazione residente.
2. L'ufficiale di anagrafe e' tenuto a verificare la
sussistenza del requisito della dimora abituale di chi
richiede l'iscrizione o la mutazione anagrafica. Gli
accertamenti devono essere svolti a mezzo degli
appartenenti ai corpi di polizia municipale o di altro
personale comunale che sia stato formalmente autorizzato,
utilizzando un modello conforme all'apposito esemplare
predisposto dall'Istituto centrale di statistica.
3. Ove nel corso degli accertamenti emergano
discordanze con la dichiarazione resa, l'ufficiale di
anagrafe segnala quanto e' emerso alla competente autorita'
di pubblica sicurezza.».
- Si riporta la rubrica del Capo IV del citato decreto
del Presidente della Repubblica n. 223 del 1989, come
modificata dal presente decreto:
"Formazione ed ordinamento dello schede anagrafiche
della popolazione residente e degli italiani residenti
all'estero."
- Si riporta l'articolo 21 del citato decreto del
Presidente della Repubblica n. 223 del 1989, come
modificato dal presente decreto:
«Art. 21 (Schede di famiglia). - 1. Per ciascuna
famiglia residente deve essere compilata una scheda di
famiglia, nella quale devono essere indicate le posizioni
anagrafiche relative alla famiglia ed alle persone che la
costituiscono.
2. La scheda di famiglia deve essere intestata alla
persona indicata all'atto della dichiarazione di
costituzione della famiglia di cui al comma 1 dell'art. 6
del presente regolamento. Il cambiamento dell'intestatario
avviene solo nei casi di decesso o di trasferimento.
3. In caso di mancata indicazione dell'intestatario o
di disaccordo sulla sua designazione, sia al momento della
costituzione della famiglia, sia all'atto del cambiamento
dell'intestatario stesso, l'ufficiale di anagrafe
provvedera' d'ufficio intestando la scheda al componente
piu' anziano e dandone comunicazione all'intestatario della
scheda di famiglia.
4. Nella scheda di famiglia, successivamente alla sua
istituzione, devono essere iscritte le persone che entrano
a far parte della famiglia e cancellate le persone che
cessino di farne parte; in essa devono essere
tempestivamente annotate altresi' le mutazioni relative
alle posizioni di cui al comma 1.
5. La scheda deve essere archiviata per scioglimento
della famiglia ovvero per la cancellazione delle persone
che ne fanno parte.».
- Si riporta l'articolo 46 del citato decreto del
Presidente della Repubblica n. 223 del 1989, come
modificato dal presente decreto:
«Art. 46 (Revisione delle anagrafi). - 1. A seguito
di ogni censimento generale della popolazione, i comuni
devono provvedere alla revisione dell'anagrafe al fine di
accertare la corrispondenza quantitativa e qualitativa di
essa con le risultanze del censimento.
2. La documentazione desunta dai censimenti per la
revisione delle anagrafi e' soggetta alle norme che
tutelano la riservatezza dei dati censuari.
3. La revisione viene effettuata secondo modalita'
tecniche stabilite nell'occasione dall'Istituto centrale di
statistica.
4. Nell'intervallo tra due censimenti l'anagrafe deve
essere costantemente aggiornata, in modo che le sue
risultanze coincidano, in ogni momento, con la situazione
di fatto relativa al numero delle famiglie, delle
convivenze e delle persone residenti nel comune.
4-bis. Il comune di dimora abituale risultante
dall'ultimo censimento della popolazione, se diverso dal
comune di residenza, dispone la relativa mutazione
anagrafica a decorrere dalla presentazione della
dichiarazione di cui all'articolo 13, comma 1, lettera a).
4-ter. Se in base all'ultimo censimento della
popolazione, risulta abitualmente dimorante nel territorio
nazionale la persona non iscritta, il comune di dimora
abituale ne dispone l'iscrizione con la stessa decorrenza
di cui al comma 4-bis.».
- Si riporta l'articolo 52 del citato decreto del
Presidente della Repubblica n. 223 del 1989, come
modificato dal presente decreto:
«Art. 52 (Vigilanza del prefetto). - 1. Il prefetto
vigila affinche' gli adempimenti anagrafici, topografici,
ecografici e di carattere statistico dei comuni siano
effettuati in conformita' alle norme del presente
regolamento.
2. La vigilanza viene esercitata a mezzo di ispezioni
da effettuarsi, almeno una volta all'anno in tutti i
comuni, da funzionari della prefettura appartenenti alle
carriere direttiva e di concetto, competenti in materia
anagrafica e statistica.
3. L'esito dell'ispezione deve essere comunicato
all'Istituto nazionale di statistica.».
Gli articoli 8, 9, 24, 25, 26, 28, 29, 30, 31 e 57 del
citato decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del
1989, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 8 giugno 1989, n.
132, sono abrogati dal presente decreto, fatto salvo quanto
disposto dall'articolo 3, comma 2 del decreto medesimo.
Art. 2
Abrogazioni
1. Gli articoli 8, 9, 24, 25, 26, 28, 29, 30, 31 e 57 del decreto
del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, sono
abrogati, fatto salvo quanto disposto dall'articolo 3, comma 2.
Art. 3
Disposizioni transitorie e finali
1. Ai fini della individuazione delle disposizioni che continuano
ad applicarsi agli adempimenti anagrafici fino al completamento del
piano per il graduale subentro di cui all'articolo 62, comma 2, del
decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, si intende per «comune non
transitato» il comune per il quale non si e' ancora verificato il
subentro dell'anagrafe nazionale della popolazione residente e per
«comune transitato» il comune per il quale si e' verificato tale
subentro.
2. Fino al subentro dell'anagrafe nazionale della popolazione
residente, il comune non transitato procede a tutti gli adempimenti
anagrafici con l'osservanza delle disposizioni del decreto del
Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, previgenti alla
data di entrata in vigore del presente decreto. Le medesime
disposizioni continuano, altresi', ad applicarsi agli adempimenti
anagrafici che interessano congiuntamente un comune transitato ed un
comune non transitato.
3. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Note all'art. 3:
- Per il testo dell'articolo 62 del citato decreto
legislativo n. 82 del 2005, si veda nelle note alle
premesse.
Art. 4
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a
quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Dato a Roma, addi' 17 luglio 2015
MATTARELLA
Renzi, Presidente del Consiglio dei
ministri
Alfano, Ministro dell'interno
Madia, Ministro per la
semplificazione e la pubblica
amministrazione
Visto, il Guardasigilli: Orlando
Registrato alla Corte dei conti il 6 agosto 2015
Ufficio controllo Atti P.C.M. - Ministeri giustizia e affari esteri,
reg.ne succ. n. 2044