domenica 30 agosto 2015

Pubblici spettacoli - Articoli 68, 69 e 80 del TULPS ed applicabilità dell' 'istituto della SCIA

Niente SCIA per le attività di spettacolo: serve la licenza e la Commissione di vigilanza
La SCIA non può sostituire le verifiche della Commissione di vigilanza sui luoghi di spettacolo, quantomeno per eventi che superino le 24 ore. Lo chiarisce la nota del 21 maggio 2015 del Ministero dell’Interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, avente ad oggetto “Pubblici spettacoli – art. 68, 69 e 80 del Tulps ed applicabilità dell’istituto della Scia”.(1)



Nella nota, che risponde ad un quesito della Regione Friuli Venezia Giulia, che suggeriva di poter sostituire il parere della CVLPS sul progetto, per locali o impianti fino a 200 persone, con asseverazione di parte, e di applicare l’istituto della Scia per tutti i procedimenti di rilascio della licenza di spettacolo prevista dagli artt. 68 e 69 TULPS, indipendentemente dalla capienza del locale o dell’impianto. Contestata anche la tesi secondo la quale per eventi fino a 200 persone non sarebbe da tenere in alcun conto il limite delle ore 24.00 ai fini della presentazione della Scia, secondo la nuova versione dell’articolo 69 TULPS. Dunque, niente segnalazione certificata di inizio attività, o Scia, per le autorizzazioni, o licenze, di locali e attività di spettacolo soggette all’agibilità di cui all’art. 80 TULPS.

Lo conferma anche il Consiglio di Stato (VI Sez. sentenza n. 3397 dell’ 8/07/2015) che sentenzia tra l’altro “Il rilascio dell’autorizzazione di pubblica sicurezza ai sensi dell’art. 80 r.d. 18 giugno 1931, n. 773 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) presuppone poi la verifica della solidità e della sicurezza degli edifici e l’esistenza di uscite pienamente adatte allo sgombero, quindi, tale titolo autorizzatorio non può essere surrogato a mezzo di SCIA. “

Ecco il testo della nota ministeriale
 http://mauriziocrisanti.it/
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 (1) Nella Regione Siciliana la faccenda è ancor più complicata  perchè  è necessaria una legge di recepimento della norma nazionale (legge 7 ottobre 2013, n. 112) che modifica, tra le altre norme, anche il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
A tal proposito è stato presentato all'ARS un disegno di legge.
Mario Serio