giovedì 21 maggio 2015

La questione “sicurezza” della P.M. di Messina

Dopo i fatti accaduti dentro il Tribunale di Milano, la questione “sicurezza” esplode anche dentro i locali del Municipio di Messina ed investe direttamente la Polizia Locale dello stretto.
A S.E. SIG. PREFETTO DI MESSINA
AL SIG. SINDACO DI MESSINA
AL SIG. ASSESSORE ALLA P.M. DI MESSINA
AL SIG. DIRETTORE GENERALE DEL COMUNE DI MESSINA
AL SIG. COMANDANTE P.M. DI MESSINA
Non più tardi di un mese fa avevamo messo in evidenza, dopo i fatti accaduti dentro il Tribunale di Milano, la questione “sicurezza” nella fattispecie che riguarda gli operatori della Polizia Locale della nostra Città.
Ciò che si è verificato negli ultimi giorni, all’interno di Palazzo Zanca, e che è culminato ieri con l’irruzione di alcuni manifestanti dentro la stanza del Sindaco, nonostante il presidio della Polizia Municipale, ripropone in tutta la sua drammaticità lo stato di esasperazione e il degrado sociale che impatta inevitabilmente contro chi è deputato a far rispettare le regole.
Bisognerebbe entrare nel merito delle attribuzioni della Polizia Municipale e affermare prioritariamente che l’”evento” di ieri non è dissimile dai tanti casi di proteste eclatanti che hanno interessato il Palazzo Municipale, quale simbolo della rappresentanza dei bisogni dei cittadini. In questo senso, è di tutta evidenza che i Poliziotti Locali non svolgono solamente compiti di vigilanza ma sono chiamati, come ieri, ad intervenire sulle turbative di ordine pubblico, funzione peraltro, quella di pubblica sicurezza, cosi come stabilisce la legge, ausiliaria, e la cui titolarità è demandata ad altri.
Ribadiamo, cosi come abbiamo fatto in passato, che non si tratta di tirarsi fuori dai problemi, ma, vista la situazione generale, è necessario affrontare simili questioni in maniera complessiva e nelle sedi deputate, anche per dare le opportune tutele a chi svolge questa professione e che non può essere mandato allo sbaraglio col rischio della propria integrità fisica.
L’apertura di Palazzo Zanca, voluta da questa Amministrazione, come atto simbolico, ha corrisposto inevitabilmente ad un’esposizione del personale e di chi lo frequenta per ragioni del proprio lavoro e della propria funzione, a rischi per la propria sicurezza, generati dai tanti che girano e che soggiornano all’interno dello Stabile e che inevitabilmente rendono assai difficile il lavoro della Polizia Municipale peraltro insufficiente nei numeri.
Se, così come riferisce il Comandante, l’Ass. Panarello si è resa conto e lamentata della carenza del Personale di P.M., dobbiamo prendere atto, finalmente, che ci si accorge del nostro delicato ruolo e della nostra presenza in quei momenti in cui è a rischio la sicurezza dei cittadini. Questo corrisponde appieno con quanto in questi anni urliamo a squarciagola. La carenza di organico della P.M. di Messina non è la condizione per sfoggiare tematiche sindacali, ma un elemento imprescindibile che va affrontato prioriatariamente.
Sarebbe altrettanto opportuno che la stessa informasse l’Assessore Cacciola, assessore alla P.M, il quale evidentemente non riconosce questi numeri e si affanna a varare piani che prevedono impegno massivo di personale. Occorrerebbe chiarire che la buona riuscita di ogni operazione è legata, non solo all’annuncio della stessa, ma alla possibilità di poterla effettivamente sostenere nel tempo e verificarne gli effetti.
Siamo dell’idea, e per questo disponibili al confronto, che è arrivato il momento di stabilire le priorità effettive su quello che dovrà essere l’impegno della Polizia Municipale di Messina, stante la molteplicità di funzioni, molte delle quali inderogabili, e per le quali l’Amministrazione dovrà immediatamente predisporre gli atti dovuti.
Messina, 21 Maggio 2015
IL SEGRETARIO PROVINCIALE Dott. Giuseppe Gemellaro