sabato 16 maggio 2015

Autonomie Locali FVG: Parere -Potere di direttiva del Sindaco in relazione all'attività di polizia locale. Contenuto.

scheda di dettaglio parere

Estremi nota parere
     Protocollo 7592
     Data 13/04/2015
Estremi quesito
     Anno 2015
     trimestre II
Ambito POLIZIA LOCALE E SICUREZZA
Materia POLIZIA LOCALE
Oggetto Potere di direttiva del Sindaco in relazione all'attività di polizia locale. Contenuto.
Massima L'art. 8, comma 4, della  legge regionale 9/2009 alloca in capo al  Sindaco il potere di 'impartire le direttive al comandante...per l'efficace raggiungimento degli obiettivi prefissati'.
L'art. 16, comma 2, della l.r. 9/2009 prevede: 'Il Comandante del Corpo..., nell'ambito dell'autonomia organizzativa ed operativa, cura l'impiego tecnico-operativo... nonché l'attuazione delle direttive ricevute , ai sensi dell'articolo 8, comma 4 '.
Sussiste quindi un rapporto peculiare tra Sindaco e Comandante: al primo spetta il potere di direttiva al comandante mentre al secondo la sua attuazione pratica con l'autonomia gestionale che  la legge stessa gli riconosce.
Funzionario istruttore MARIAGIULIA NODARI
0432/555556
MARIAGIULIA.NODARI@REGIONE.FVG.IT
Parere espresso da SERVIZIO AFFARI ISTITUZIONALI E LOCALI, POLIZIA LOCALE E SICUREZZA
Testo completo del parere Il Comune chiede quale sia il contenuto del potere di direttiva del Sindaco in relazione all'attività di polizia locale esercitata nel Comune.

La polizia locale, come previsto dall'art. 15, comma 5, l.r. 9/2009, che ha recepito un consolidato orientamento giurisprudenziale[1], costituisce una struttura autonoma all'interno dell'organigramma dell'Ente, direttamente collegata alla figura del Sindaco. L'art. 2 della legge 65/1986 'Legge-quadro sull'ordinamento della polizia locale' prevede infatti che 'Il sindaco... nell'esercizio delle funzioni di cui al precedente articolo 1 impartisce le direttive, vigila sull'espletamento del servizio e adotta i provvedimenti previsti dalle leggi e dai regolamenti'. Tale norma è ripresa dall'art. 8, comma 4, della legge regionale 9/2009 in materia di ordinamento della polizia locale, che alloca in capo al Sindaco il potere di 'impartire le direttive al comandante...per l'efficace raggiungimento degli obiettivi prefissati'.

L'art. 16, comma 2, della l.r. 9/2009 prevede: 'Il Comandante del Corpo..., nell'ambito dell'autonomia organizzativa ed operativa, cura l'impiego tecnico-operativo... nonché l'attuazione delle direttive ricevute, ai sensi dell'articolo 8, comma 4 '.

Sussiste quindi un rapporto peculiare tra Sindaco e Comandante: al primo spetta il potere di direttiva mentre al secondo la sua attuazione pratica con l'autonomia gestionale che la legge stessa gli riconosce.

Ed infatti la direttiva amministrativa costituisce manifestazione del potere di coordinamento nei riguardi di soggetti dotati di un certo ambito di discrezionalità riguardo all'organizzazione delle modalità realizzative dell'attività indicata.

Essa infatti indica gli scopi da perseguire, eventuali ordini di priorità, gli ulteriori altri elementi da tenere in considerazione.

Quindi, in merito al riferimento fatto da codesto Comune agli 'ordini di servizio' da rivolgere, da parte del Sindaco, agli operatori di polizia locale affinchè gli stessi compiano specifiche attività, si osserva: non pare che gli stessi siano di competenza del Sindaco trattandosi di atti aventi natura propriamente gestionale[2].

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[1] Ex multis. C.St. , sez. V, sent. 4663/2000: 'Il corpo di polizia municipale è un'entità organizzativa unitaria ed autonoma rispetto ad altre strutture organizzative del comune (un corpo cioè a somiglianza dei corpi militari dai quali mutua anche i gradi gerarchici)..'.

[2] Cfr. anche parere ANCI del 6.11.2006, consultabile sul sito internet 'ancirisponde'.