giovedì 19 marzo 2015

Indennità e ordinamenti diversi per Polizia locale e Polizia di Stato


Una delle richieste sindacali avanzate attualmente dagli addetti alle Polizie locali consiste nell'estensione anche a loro dell'indennità di pubblica sicurezza di cui godono i Corpi di polizia. A questo proposito paiono interessanti alcune precisazioni sia sull'indennità in questione sia sulle diverse caratteristiche di Polizia di Stato e Polizia locale.

L'indennità di pubblica sicurezza e quella di vigilanza

L'indennità di pubblica sicurezza ha radici legislative di difficile cronologia e probabilmente può essere fatta risalire all'indennità concessa ai dipendenti statali appartenenti alle Forze di Polizia dal Rd n. 690 del 1907 e ai militari dell'Arma dei Carabinieri in servizio di pubblica sicurezza dal Rd 19 aprile 1910, n. 880.
Da allora l'istituto ha subito numerose modifiche, tra le quali va ricordata soprattutto la legge 23 dicembre 1970, n. 1054 del 1970 (Norme per il riordinamento della indennità mensile per servizi di istituto dovuta alle forze di polizia ed al personale civile dell'amministrazione penitenziaria).
Agli addetti alle Polizie locali si applica invece l'indennità cosiddetta di vigilanza, che nasce con l'articolo 34 del Dpr n.268 del 1987 (di recepimento dell'accordo dall'accordo sindacale per il triennio 1985-1987 relativo al comparto del personale degli enti locali) e che viene riconosciuta a quanti il Prefetto attribuisca la qualità di agente di pubblica sicurezza ai sensi dell'articolo 5 della legge n.65 del 1986 (Legge-quadro sull'ordinamento della polizia municipale).
Si tratta perciò di indennità la cui origine è profondamente diversa: strettamente legislativa per la prima, frutto di contrattazione collettiva la seconda. 
 
Leggi  qui l'articolo completo su "Sole 24 Ore" di Roberta Bortone