A: <mariovincenzoserio@virgilio.it>
Il Paese è al tracollo economico e non ci sono spiragli per la ripresa,
il servizio postale è carissimo
le consegne delle corrispondenze sono effettuate solo alcuni giorni alla settimana
i disservizi postali sono continui
chiudono i bilanci con guadagni
non troviamo in rete i documenti che giustifichino aumenti di tariffe
e ..... dobbiamo leggere che saranno aumentate le tariffe.
Poste, sì dell'Agcom all'aumento di lettere e raccomandate
L'autorità dà via libera a Poste italiane che potrà far salire il costo di invio di una lettera dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi entro il 2016. Aumento del 50% per le raccomandate da 3,60 a 5,40 euro
ROMA -
Aumento del 35% per le lettere e del 50% delle raccomandate entro il
2016. L'Agcom ha dato il via libera all'aumento delle tariffe praticate
da Poste Italiane: il costo per spedire una lettera potrà salire dagli
attuali 70 centesimi sino a 95
centesimi, mentre una raccomandata potrà salire dai 3,60 euro attuali
fino a 5,40 euro.
Il
disco verde a possibili aumenti (non obbligatori) delle tariffe è
arrivato in questi giorni dall'Autorità per la Garanzia nelle
Comunicazioni con un complesso provvedimento che stabilisce appunto che
"Poste Italiane ha facoltà di incrementare il prezzo delle posta
prioritaria relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a
0,95 euro/invio, entro il 2016".
E
ancora: "Poste Italiane ha facoltà di incrementare il prezzo della
Posta Raccomandata relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi),
fino a 5,40 euro/invio, entro il 2016".
L'Autorità
fissa però dei paletti temporali e l'eventuale aumento potrà avvenire
solo gradualmente: qualora Poste Italiane decidesse di avvalersi della
facoltà di aumentare i prezzi prevista dalla delibera, dovrà programmare
"gli incrementi di prezzo in non meno di due distinte variazioni,
ciascuna delle quali non superiore al 60% dell'incremento di prezzo
complessivo, avente efficacia almeno annuale".
Di fronte a questa ennesima iniziativa per affossare il Paese,
ci aspettiamo che i parlamentari insorgano oppure facciano le valige, ritornando alle loro case.
A LEGGERVI, Pier Luigi Ciolli.
Con l’occasione ci scusiamo con coloro ai quali non abbiamo ancora dato riscontro via email,ma siamo in seria difficoltà per la gestione dei reclami inerenti i disservizi postali,
lo smaltimento della corrispondenza quotidiana e l’espletamento delle attività istituzionali.
Chi necessita di una risposta urgente è invitato a inviarci una nuova email scrivendo
nell’oggetto URGENTISSIMO ed entro 18 ore risponderemo sicuramente.
A voi, alla vostra famiglia e al Paese un Felice 2014 da tutti noi
Ecco il Piano di Autotutela per superare i micidiali disservizi postali e al quale
vi chiediamo di partecipare attivamente dandoci notizia.
INSIEME PER RACCOGLIERE I DISSERVIZI POSTALI
E CHIEDERE AL GOVERNO DI LICENZIARE I DIRIGENTI E I DIRETTIVI INCAPACI DI ORGANIZZARE UN SERVIZIO STRATEGICO PER LO SVILUPPO DEL PAESE.
LA PREMESSA
I
disservizi postali sono rilevabili nei loro micidiali effetti solo da
chi come noi ha spedito milioni di corrispondenze e che spedisce ogni
anno oltre 500.000 corrispondenze.
Al contrario, il destinatario non si accorge dei disservizi perché:
- Non è conoscenza che gli è stata inviata una corrispondenza e, quindi, non aspettandola non percepisce la mancata consegna;
- Non può sapere quanti giorni sono occorsi per la consegna visto che le Poste Italiane SpA non appongono più il timbro-data sulle buste;
- Quanto previsto dalla Carta dei Servizi riguardo alle consegne è quasi sconosciuto e la
a procedura per l’invio dei reclami e i riscontri sono tali da disincentivarne l’utilizzo.
Il
destinatario si accorge del disservizio unicamente quando la
corrispondenza riguarda una fatturazione dove, effettuando il versamento
oltre una precisa data, scatta la mora.
Noi, entro Gennaio 2014, grazie ai nostri tecnici informatici, saremo in grado di:
1. inviare
per email la tessera sociale e altri documenti utili, evitando così sia
i costi di spedizione postale sia i micidiali disservizi e il fegato
amaro nel ricevere i reclami e nel vedere le Poste Italiane SpA che,
invece di far tesoro delle segnalazioni, fanno muro di gomma, incassando
ugualmente i nostri e vostri soldi;
2. registrare
le date delle spedizioni e raccogliere i reclami in modo completo per
poi chiedere alle Poste Italiane SpA di verificare il servizio e
richiedere rimborsi o rilasciare bonus oppure trascinarli in Tribunale;
3. registrare
tutti i reclami in modo completo e veloce in modo da chiedere al
Governo, a tutela dei consumatori, in particolare a tutela delle
Associazioni, un provvedimento per obbligare le Poste Italiane SpA ad
apporre un timbro-data alle corrispondenze che accettano, nonché ad
apporre il timbro-data dell'ufficio locale quando affida la
corrispondenza al postino per la consegna. L'apposizione del
timbro-data consentirebbe al destinatario di conoscere la data della
spedizione e di dimostrare quando ha ricevuto la corrispondenza. Dati
essenziali, perché oggi chi riceve in ritardo la corrispondenza inerente
fatturazioni, senza averne colpa, deve pagare la mora essendo per lui
impossibile dimostrare quando effettivamente gli è stata consegnata
detta corrispondenza.
4. registrare
tutti i reclami in modo completo e veloce in modo da chiedere al
Governo d’intervenire drasticamente per allontanare chi dirige le Poste
Italiane SpA perché non sono in grado di garantire un servizio che è
strategico per lo sviluppo del Paese. Sulla carta di servizio delle alle
Poste Italiane SpA l’utente pare sia tutelato, poi, nella realtà, non è
messo in condizione di far valere quanto
gli è stato promesso dalle Poste Italiane SpA a fronte del pagamento del
servizio.
Detto
Piano avrà successo se ognuno che ci legge si renderà parte attiva,
segnalando e facendo segnalare i disservizi postali e sensibilizzando le
proprie associazioni affinché si rendano disponibili a partecipare a un
incontro nazionale avente lo scopo di creare una vera forza capace di
monitorare i servizi delle Poste Italiane SpA nonché a chiedere ai
parlamentari e al Governo di intervenire.
Grazie
per l’attenzione e per le azioni che intraprenderete nel divulgare
questo documento e/o nel partecipare direttamente per sollecitare
Governo e Parlamentari a intervenire.
A leggervi. Pier Luigi Ciolli