lunedì 30 aprile 2012

Primo Maggio, negozi chiusi

L'annuncio di Confcommercio
COMO - Alla faccia delle liberalizzazioni e del decreto Salva Italia, domani in città i negozi resteranno chiusi. Lo ha detto ieri a chiare lettere il presidente di Confcommercio Como Giansilvio Primavesi, spiegando che la quasi totalità dei suoi colleghi ha già operato una scelta per certi versi scontata, legata a fattori differenti, ma in primis alla volontà di tutelare il lavoro nel giorno di una festa che si celebra in tutta Europa e nel mondo.
Il fronte del commercio, in qualche modo, si spacca. La grande distribuzione punta - benché non compatta (aprirà Bennet, non Esselunga, per citare un esempio) - ad aprire, il commercio al dettaglio sceglie di fermarsi.«Oggi (ieri, ndr) ho scelto di aprire - spiega Primavesi - e per il momento le assicuro che in giro non si è visto quasi nessuno. Sono i soliti discorsi, in concreto, però, va detto che qualche apertura in più fa comodo soprattutto alla grande distribuzione».
Il numero uno dei commercianti tocca anche il tema della crisi, e della cosiddetta "pancia piena", argomento di polemica eterna innescato da chi sostiene che, alla faccia della congiuntura economica, il commercio si mantenga florido e che per questo scelga, sistematicamente, di santificare le feste: «Ormai, a quattro mesi dall'entrata in vigore delle liberalizzazione, possiamo dire che le giornate di apertura supplementari non hanno aumentato i fatturati di un centesimo - osserva ancora Primavesi - Semmai lo hanno dilatato, "spalmandolo" su un lasso di tempo maggiore».
«Faccio i conti sull'apertura di oggi, e le assicuro che sono maggiori i costi dei benefici, per non parlare del costo "emotivo" dei mugugni legittimi dei miei dipendenti, in larga misura commesse, quindi donne che preferirebbero starsene a casa con mariti e figli».
Il presidente di Confcommercio si dice anche d'accordo con i sindacati, almeno per quanto riguarda il nodo delle assunzioni: «E sa perché?Semplicemente perché non ce n'è stata mezza. Si pensava che liberalizzare avrebbe consentito di incrementare economia, consumi, e quindi posti di lavoro... Vero niente, almeno fino a oggi». Anche sulle festività, e sull'eventualità di aprire nel giorno della festa dei lavoratori, Primavesi fornisce un'opinione molto vicina a quella delle rappresentanze sindacali: «Io il Primo Maggio terrò chiuso, perché credo che alcune festività siano imprescindibili. Aggiungo anche che semmai ci fosse in giro qualche turista, e con questo clima ne dubito, martedì (domani, ndr) sarebbe già sulla strada di casa».
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