lunedì 8 febbraio 2021

L’uso dello smartphone privato costa caro alla polizia


La divulgazione di operazioni di polizia giudiziaria in rete può diventare un boomerang sia per l’agente che per il Viminale. In particolare se si tratta di riprese che interferiscono con la dignità delle persone e la diffusione dei filmati non ha alcuna legittimazione concreta.  

Lo ha chiarito l’Autorità per la protezione dei dati con l’inedito provvedimento con il quale ha condannato il Ministero dell’interno al pagamento di una pesante sanzione amministrativa.   
 
 
 **************
"Polizialocaleblog" dispone sia dei video che del provvedimento del Garante ma ha scelto di non pubblicarli