Un sindaco ha chiesto un parere in merito alle assunzioni a tempo indeterminato di personale della polizia locale e, nello specifico, se ai fini della quantificazione del tetto finanziario normativamente previsto dall’articolo 1, comma 228, della legge 208/2019, debba farsi riferimento alla sola spesa a tempo indeterminato del 2016, ovvero anche a quella a tempo determinato.
I magistrati contabili dell’Emilia Romagna con la deliberazione 42/2019, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 21 giugno 2019, hanno ricordato che la norma, nell’attribuire ai comuni la facoltà, per il 2019, di “assumere a tempo indeterminato personale della polizia municipale” limita tale possibilità agli enti che:
nel triennio 2016-2018 abbiano rispettato gli obiettivi posti dai vincoli di finanza pubblica;
nonostante l’esercizio della specifica facoltà nel 2019, conseguano gli equilibri di bilancio;
osservino, nell’esercizio di tale facoltà, il tetto finanziario contestualmente stabilito e rappresentato dalla spesa sostenuta per “detto personale” nell’anno 2016.
Secondo i magistrati contabili, nonostante la norma non sia chiara, l’inciso “detto personale” dovrebbe essere riferito alla spesa per il personale di polizia municipale assunto a tempo indeterminato, determinato, comandi, etc.
Come osservato dai magistrati contabili, infatti, ai fini del contenimento della spesa del personale ex comma 557 della legge 296/2006, i costi delle risorse umane impiegate a tempo determinato vanno conteggiati.
Pertanto, non risponderebbe a logica prima dover computare, ai sensi e per gli effetti dei commi 557 e seguenti della legge 296/2006, il costo delle risorse umane a tempo determinato della polizia municipale al fine di calcolare il costo complessivo del personale onde verificarne il contenimento rispetto alla media dei medesimi costi dei tre anni precedenti (incluso il 2016), e poi escludere lo stesso dato, cioè quello del costo delle risorse umane a tempo determinato della polizia locale, dal calcolo finalizzato (anno di riferimento il medesimo 2016) a dimensionare l’eventuale budget assunzionale a decorrere dal 2019.
Leggi la deliberazione
CC Sez. Controllo Emilia Romagna del. n. 42 – 19
I magistrati contabili dell’Emilia Romagna con la deliberazione 42/2019, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 21 giugno 2019, hanno ricordato che la norma, nell’attribuire ai comuni la facoltà, per il 2019, di “assumere a tempo indeterminato personale della polizia municipale” limita tale possibilità agli enti che:
nel triennio 2016-2018 abbiano rispettato gli obiettivi posti dai vincoli di finanza pubblica;
nonostante l’esercizio della specifica facoltà nel 2019, conseguano gli equilibri di bilancio;
osservino, nell’esercizio di tale facoltà, il tetto finanziario contestualmente stabilito e rappresentato dalla spesa sostenuta per “detto personale” nell’anno 2016.
Secondo i magistrati contabili, nonostante la norma non sia chiara, l’inciso “detto personale” dovrebbe essere riferito alla spesa per il personale di polizia municipale assunto a tempo indeterminato, determinato, comandi, etc.
Come osservato dai magistrati contabili, infatti, ai fini del contenimento della spesa del personale ex comma 557 della legge 296/2006, i costi delle risorse umane impiegate a tempo determinato vanno conteggiati.
Pertanto, non risponderebbe a logica prima dover computare, ai sensi e per gli effetti dei commi 557 e seguenti della legge 296/2006, il costo delle risorse umane a tempo determinato della polizia municipale al fine di calcolare il costo complessivo del personale onde verificarne il contenimento rispetto alla media dei medesimi costi dei tre anni precedenti (incluso il 2016), e poi escludere lo stesso dato, cioè quello del costo delle risorse umane a tempo determinato della polizia locale, dal calcolo finalizzato (anno di riferimento il medesimo 2016) a dimensionare l’eventuale budget assunzionale a decorrere dal 2019.
Leggi la deliberazione
CC Sez. Controllo Emilia Romagna del. n. 42 – 19
https://www.self-entilocali.it
