giovedì 4 febbraio 2016

Depenalizzazione e abrogazione dei reati: Dopo la Procura di Trento, anche quella di Siena elabora le proprie “linee guida”



 Dopo la Procura di Trento,  che ha fornito le prime "indicazioni operative" per l’applicazione delle disposizioni contenute nei decreti  di depenalizzazione e di abrogazione di reati nn. 7 e 8 del 15 gennaio 2016,   in vigore il prossimo 6 febbraio  (CIRC-3-2016del 25.12.2016),    anche la Procura di Siena  emana le  proprie direttive e lo fa  con una Circolare  del 29 gennaio 2016.
I due decreti,  adottati in attuazione della legge delega n. 67 del 22 aprile 2014, a norma dell' articolo 2, comma 2 e 3, tracciano sicuramente  un solco  profondo nella storia della depenalizzazione in Italia,  tanto da fare “impallidire" la stessa  norma “principe”  in materia,  che è la legge 24 novembre 1981, n. 689, ma non tanto per la depenalizzazione di alcuni reati (come per es.  i reati puniti con la sola pena pecuniaria,  i reati previsti dal codice penale e già puniti con pene detentive o alcuni reati previsti da leggi speciali), ma  perché, con questa riforma, si viene a realizzare, come ricorda la stessa Procura di Siena,  un arretramento del diritto penale a vantaggio del diritto amministrativo”, introducendo, di fatto, una vera “trasformazione  dell'illecito penale in illecito civile” (come per es. la falsità in scrittura privata e in fogli firmati in bianco, l'ingiuria, la sottrazione di cose comuni ecc.).
La sanzione pecuniaria civile, infine, sarà irrogata dal giudice (nei termini e con le modalità stabilite da apposito decreto ministeriale) e devoluta alla cassa delle ammende (e non pertanto al danneggiato).
Ma le novità non finiscono certamente qua, ed a prescindere da altre direttive  che potrebbero essere fornite in futuro,  questa nuova riforma potrebbe aprire, a mio avviso,  nuovi scenari finora del tutto sconosciuti persino agli addetti ai lavori.

Mario Serio
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