lunedì 13 aprile 2015

Ordinanza anti Camper: Il Comune di San Vincenzo ancora condannato

Da: ANCC Ciolli [mailto:pierluigiciolli@coordinamentocamperisti.it]
Inviato: lunedì 13 aprile 2015 18:45
Oggetto: Il Comune di San Vincenzo ancora condannato 



Da almeno 10 anni le famiglie in autocaravan sono perseguitate dal Comune di San Vincenzo (LI) nonostante le diffide del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le direttive del Ministero dell’Interno, i ricorsi accolti dal Giudice di pace di Piombino, dalla Prefettura di Livorno e dal Tribunale di Livorno ha perseverato nella propria attività sanzionatoria creando oneri ai cittadini, alla stessa Pubblica Amministrazione e alla magistratura. Oggi, 13 aprile 2015, anche il T.A.R. Toscana ha annullato l'ordinanza n. 260/2012 del Comune di San Vincenzo e condannato l'Amministrazione alle spese di giudizio.
L’assurda condotta del Comune di San Vincenzo ha provocato una serie di danni:
1) alle famiglie in autocaravan che devono sostenere oneri per le sanzioni comminate o per resistere all’illegittima azione del Comune nell’ambito di procedimenti amministrativi o giurisdizionali;
2) alla Pubblica Amministrazione stessa che deve impegnare tempo e risorse nei procedimenti che le sanzioni vanno a generare (accessi agli atti, ricorsi amministrativi, ricorsi giurisdizionali);
3) alla magistratura in particolare, già oberata di innumerevoli processi.
In questo decennio l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti ha messo in campo ingenti risorse per ottenere la revoca delle limitazioni alle autocaravan, passando anche attraverso molti procedimenti amministrativi e giurisdizionali.
È l’11 maggio 2005 quando il Comune di San Vincenzo emette l’ordinanza n 64 e l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti interviene per anni preparando e inviando istanze, ricorsi, interventi ministeriali per ottenere la revoca dell’ordinanza con l’impiego di risorse, professionisti e tempo che difficilmente un cittadino può sostenere.
Via via registravamo sentenze di primo grado favorevoli per i camperisti.
Il Comune di San Vincenzo proseguiva a spendere i denari dei cittadini per appellare due di queste sentenze ma il Tribunale di Livorno si  pronunciava dando ancora una volta ragione ai camperisti.
Non paga, l’amministrazione di San Vincenzo sostituiva l’ordinanza 64/2005 con altra ordinanza n. 260/2012 che sotto altra veste, reintroduceva sostanzialmente le stesse limitazioni alle autocaravan che erano disposte con la precedente ordinanza.
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti  impugnava anche la nuova ordinanza e, con sentenza n. 576/2015 il T.A.R. Toscana in accoglimento dei nostri motivi di ricorso ha annullato l'ordinanza n. 260/2012 del Comune di San Vincenzo e condannato l'Amministrazione alle spese di giudizio liquidate in euro 2.000,00 oltre accessori di legge.
Il T.A.R. ha preliminarmente precisato che l'Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti è portatrice di un interesse collettivo, tutelabile in giudizio, sussistendo la sua rappresentatività alla luce dello Statuto depositato in giudizio. Nel merito, il T.A.R. ha condiviso le censure relative alla violazione dell'art. 54 D.lgs. 267/00 non sussistendo, nella specie, i presupposti per l'esercizio del potere di ordinanza contingibile e urgente nonché le censure sul difetto di istruttoria del provvedimento. Ritenute fondate le prime due censure, le altre sono rimaste assorbite. Con analoga sentenza il T.A.R. Toscana ha accolto anche l'altro ricorso presentato in favore del vostro associato Sig. Calzolani Marco, rappresentato dall’Avv. Marcello Viganò, condanna il Comune di San Vincenzo alle spese di lite.
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti  prosegue nell’azione per liberare il Comune di San Vincenzo dai segnali anticamper.
Pier Luigi Ciolli