giovedì 6 novembre 2014

Autorità nazionale anticorruzione: orientamento

Autorità nazionale anticorruzione: orientamento
Il dipendente che sia stato condannato, con sentenza non passata in giudicato per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, incorre nei divieti di cui all’art. 35 bis del d.lgs. n. 165/2001, anche laddove sia cessata la causa di inconferibilità, ai sensi dell’art. 3 del d.lgs. n. 39/2013, fino a quando non sia pronunciata, per il medesimo reato, sentenza anche non definitiva di proscioglimento.
Orientamento n. 66/2014