giovedì 21 marzo 2024

Salvini, no alle zone a 30km/h e agli autovelox per fare cassa



Il ministro difende il nuovo Codice della strada, 'è di buonsenso e concreto'
L' ideologia che prevede il dilagare di ztl e zone a 30Km/h penalizzanti per lavoratrici e lavoratori e autovelox installati in ogni dove, non per sicurezza ma per fare cassa poco hanno a che fare con la sicurezza stradale, quindi buonsenso e concretezza senza ideologia".

Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al question time al Senato, sottolineando che nel nuovo codice della strada si "interviene sia sulle sanzioni che sulla prevenzione".

Salvini ha espresso quindi "grande soddisfazione" per l'approvazione del decreto autovelox in conferenza Stato Città e autonomie locali.

"Nessuno può accusarci di aver fatto le cose in fretta o sulla base di posizioni non condivise", ha sottolineato. "Il provvedimento è il risultato di un lavoro che dura da mesi e ha coinvolto più di 100 realtà associative di settore e un quarto delle loro proposte sono state recepite", ha aggiunto. "Sono contento che la Camera ha concluso i lavori per l'approvazione del ddl sulla sicurezza stradale esaminando tutti gli emendamenti, rimangono solo gli ordini del giorno"
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NOVITA'

  1.  Su strade extraurbane sanzioni solo se il limite violato è dai 90 chilometri orari in su;
  2.   sulle strade extraurbane principali, dove è previsto un limite di 110 km/h, il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite di velocità è fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferiori;
  3.  In ambito urbano, non è possibile sanzionare per limiti di velocità inferiori a 50 km/h con le modalità previste dal decreto, essendo necessaria in tali casi la contestazione immediata. 
  4.  Inoltre per le strade extraurbane deve intercorrere una distanza di almeno un chilometro tra il segnale che impone il limite di velocità e il dispositivo;
  5.  l decreto - si sottolinea - precisa che i dispositivi a bordo di un veicolo in movimento possono essere utilizzati senza contestazione immediata dell’infrazione solo nei casi in cui non sia possibile collocare postazioni fisse o mobili. Anche questi dispositivi, peraltro, devono essere resi visibili al cittadino.
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