domenica 1 ottobre 2017

La Stradale castiga la Locale?

Ieri una pattuglia della Polizia Stradale ha pensato bene di sanzionare  l'operato dei "cugini" della Polizia Locale, facendo balzare all'onore della cronaca che il veicolo sul quale viaggiavano presentava delle irregolarità. 

"CHI LA FA L'ASPETTI", tuonava l'articolo del "Mattino di Salerno". Non sappiamo se l'articolo sia stato gonfiato per dare più risalto alla vicenda ma se quanto asserito dal giornalista  risultasse a verità non sarebbe certo una cosa che  restituirebbe credibilità e fiducia verso tutte le istituzioni.

La domanda d'impeto che si pone il lettore, dopo una manciata di secondi, è: " ma perché le auto in dotazione alla POLIZIA DI STATO, compresa la sua strumentazione,  sono tutte regolari?"
Sicuramente si. Ma certo qualche dubbio potrebbe sempre nascere, specie se, di tanto in tanto, qualcosa trapela dagli stessi organi del sindacato di Polizia (v. articolo)

Questo è quanto si apprende,  dall'articolo apparso su "il Mattino di Salerno" e fino a quando non saranno  resi noti i motivi della contestazione ci si esime di esprimere giudizi  di merito, pero', da subito, non si può non  rimanere quantomeno "perplessi"  dalle modalità di accertamento eseguite,  dalla solerte quanto integerrima pattuglia di Polizia Stradale.Trattandosi di un semplice accertamento della documentazione  dell'auto  e della strumentazione e non di una condotta tenuta dal Poliziotto Locale alla guida dell'auto,  si ritiene che la pattuglia avrebbe potuto anche condurre l'accertamento all'interno stesso dei locali della  questura e/o del Commissariato e perché no all'interno stesso del Comando di Polizia Municipale di Agropoli.

Del resto, le motivazioni non mancavano, sarebbe bastato l'input fornito da "Striscia" ed il servizio andato in onda qualche tempo fa da Luca Abete (sulle auto dei "vigili" con scopertura  rca) o anche, semplicemente, la recente denuncia pubblica di   Antonio Valiante, ex vicepresidente della giunta regionale e figlio del deputato Simone,  che dichiarava  che «Il comune di Agropoli non ha competenze sulla Cilentana, usa l’autovelox solo per fare cassa», perche tutto avrebbe avuto una certa logicità. Pertanto, se nessun accertamento era stato pianificato  in precedenza, si poteva, di sicuro, ovviare, invitando la pattuglia della Locale a seguirli in centrale.

Invece, no. A quanto pare, l'accertamento è avvenuto sulla pubblica via, con tanto  di "PALETTA" all'occhio incredulo di tutti  i cittadini presenti, che hanno finito per godere dell'impresa  non certo "titanica", a parere dello scrivente,  compiuta dalla pattuglia  della stradale.

Ci si chiede allora.... cosa sarebbe successo se alla  rituale richiesta di "Patente e Libretto" fatta dagli agenti della stradale fosse seguita analoga richiesta da parte degli agenti della Locale, perché piaccia o no, i poteri della Locale, nel territorio di competenza, non sono  certamente da meno di quelli  della POLIZIA DI STATO e per rincarare la dose, ci si chiede, ancora, se ad essere fermati fossero stati: CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA, E PERCHÉ NO, ANCHE UN'ALTRA PATTUGLIA  DELLA STRADALE.

E mentre il Sindaco esprime la propria amarezza per l'accaduto con un comunicato  (v.articolo), chissà, invece, cosa penseranno nel frattempo il Sig. Questore e il Sig. Prefetto di Agropoli di tutta questa vicenda.

Non vorrei certamente trovarmi nei loro panni, e a dire il vero, nemmeno in quelli dei "cugini" che hanno eseguito l'accertamento in modo cosi plateale.

Sia chiaro le regole devono essere rispettate da tutti e su questo non ci piove, ma forse,  non c'era   bisogno di  questa "gogna mediatica".
Di sicuro non giova al rapporto di collaborazione tra POLIZIE  ed all'immagine complessiva che ne ricava l'opinione pubblica.