Ieri
una pattuglia della Polizia Stradale ha pensato bene di sanzionare
l'operato dei "cugini" della Polizia Locale, facendo balzare all'onore
della cronaca che il veicolo sul quale viaggiavano presentava delle
irregolarità.
"CHI LA FA L'ASPETTI",
tuonava l'articolo del "Mattino di Salerno". Non sappiamo se l'articolo
sia stato gonfiato per dare più risalto alla vicenda ma se quanto
asserito dal giornalista risultasse a verità non sarebbe certo una cosa
che restituirebbe credibilità e fiducia verso tutte le istituzioni.
La
domanda d'impeto che si pone il lettore, dopo una manciata di secondi,
è: " ma perché le auto in dotazione alla POLIZIA DI STATO, compresa la
sua strumentazione, sono tutte regolari?"
Sicuramente
si. Ma certo qualche dubbio potrebbe sempre nascere, specie se, di
tanto in tanto, qualcosa trapela dagli stessi organi del sindacato di
Polizia (v. articolo)
Questo è quanto si apprende, dall'articolo apparso
su "il Mattino di Salerno" e fino a quando non saranno resi noti i
motivi della contestazione ci si esime di esprimere giudizi di merito,
pero', da subito, non si può non rimanere quantomeno "perplessi" dalle
modalità di accertamento eseguite, dalla solerte quanto integerrima
pattuglia di Polizia Stradale.Trattandosi di un semplice accertamento
della documentazione dell'auto e della strumentazione e non di una
condotta tenuta dal Poliziotto Locale alla guida dell'auto, si ritiene
che la pattuglia avrebbe potuto anche condurre l'accertamento
all'interno stesso dei locali della questura e/o del Commissariato e
perché no all'interno stesso del Comando di Polizia Municipale di
Agropoli.
Del resto, le motivazioni non mancavano, sarebbe bastato l'input fornito da "Striscia"
ed il servizio andato in onda qualche tempo fa da Luca Abete (sulle
auto dei "vigili" con scopertura rca) o anche, semplicemente, la
recente denuncia pubblica di Antonio Valiante, ex vicepresidente della giunta regionale e figlio del deputato Simone, che dichiarava che «Il comune di Agropoli non ha competenze sulla Cilentana, usa l’autovelox solo per fare cassa»,
perche tutto avrebbe avuto una certa logicità. Pertanto, se nessun
accertamento era stato pianificato in precedenza, si poteva, di sicuro,
ovviare, invitando la pattuglia della Locale a seguirli in centrale.
Invece,
no. A quanto pare, l'accertamento è avvenuto sulla pubblica via, con
tanto di "PALETTA" all'occhio incredulo di tutti i cittadini presenti,
che hanno finito per godere dell'impresa non certo "titanica", a
parere dello scrivente, compiuta dalla pattuglia della stradale.
Ci
si chiede allora.... cosa sarebbe successo se alla rituale richiesta
di "Patente e Libretto" fatta dagli agenti della stradale fosse seguita
analoga richiesta da parte degli agenti della Locale, perché piaccia o
no, i poteri della Locale, nel territorio di competenza, non sono
certamente da meno di quelli della POLIZIA DI STATO e per rincarare la
dose, ci si chiede, ancora, se ad essere fermati fossero stati:
CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA, E PERCHÉ NO, ANCHE UN'ALTRA PATTUGLIA
DELLA STRADALE.
E mentre il Sindaco esprime la propria amarezza per l'accaduto con un comunicato (v.articolo), chissà, invece, cosa penseranno nel frattempo il Sig. Questore e il Sig. Prefetto di Agropoli di tutta questa vicenda.
Non
vorrei certamente trovarmi nei loro panni, e a dire il vero, nemmeno in
quelli dei "cugini" che hanno eseguito l'accertamento in modo cosi
plateale.
Sia
chiaro le regole devono essere rispettate da tutti e su questo non ci
piove, ma forse, non c'era bisogno di questa "gogna mediatica".
Di sicuro non giova al rapporto di collaborazione tra POLIZIE ed all'immagine complessiva che ne ricava l'opinione pubblica.