giovedì 3 dicembre 2015

Servizio nei festivi infrasettimanali: in Tribunale i Vigili vincono il ricorso

Casale Monferrato | 27/11/2015 — La sentenza del giudice del lavoro emessa nel pomeriggio di martedì riconosce la validità del ricorso dei Vigili Urbani accogliendo tutte le loro richieste: le ore di lavoro nei giorni infrasettimanali festivi devono essere pagate con straordinario o con riposo compensativo. Non solo, il Comune dovrà anche pagare agli agenti le attività prestate nei giorni festivi infrasettimanali a partire dal novembre 2014 fino ad oggi. Inoltre il Comune dovrà reintegrare, per questi periodi le ore del monte ferie, il monte permessi, il monte dei giorni di congedo parentale.

Il ricorso era stato depositato nel luglio scorso al Giudice del Lavoro del Tribunale di Vercelli: sottoscritto dalla quasi totalità degli agenti del Corpo della Polizia Locale di Casale verteva contro le decisioni adottate dal dirigente e applicate dal novembre dello scorso anno dall’Amministrazione Palazzetti in merito alle prestazioni di lavoro nei giorni festivi infrasettimanali dei vigili urbani turnisti. La diatriba riguardava un problema sollevato già tempo fa dal dirigente del servizio, Renato Bianco, e sottoposto all’attenzione del sindaco Giorgio Demezzi, che tuttavia aveva ritenuto di non applicarlo.

Il nocciolo della questione riguardava il lavoro degli agenti turnisti durante i giorni festivi che cadono durante la settimana. Secondo il dirigente - confortato da un parere richiesto all’ARAN, l’Agenzia regionale delle pubbliche amministrazioni - poichè tale personale percepisce un’indennità economica specifica, non ha più diritto al recupero della festività. E l’Amministrazione comunale aveva attuato questo provvedimento, sollevando le proteste dei vigili urbani che tramite la rappresentanza sindacale della Cisl aveva presentato ricorso al Giudice del Lavoro.

Nella vertenza era stato anche calcolato l’importo complessivo richiesto dai vigili per le attività prestate nei giorni festivi infrasettimanali a partire dal novembre 2014 fino al 2 giugno 2015 - complessivamente oltre 30mila euro - ed inoltre veniva chiesto di condannare il Comune di Casale Monferrato, nella persona del sindaco pro tempore, a pagare a ciascun ricorrente le ore di lavoro prestate in giorni infrasettimanali festivi.

L’ex sindaco Giorgio Demezzi
«Questa sentenza si configura come una Caporetto per il sindaco Palazzetti, che ha dovuto prendere atto dell’erroneità del parere dell’ARAN, a cui si è sempre richiamato il dirigente del personale del Comune - commenta l’ex sindaco Giorgio Demezzi e attuale consigliere di minoranza - La sentenza dà dunque completa ragione ai vigili, che si sono visti costretti ad avviare questo contenzioso. Ed ora il Comune che cosa farà? In più occasioni sia la Palazzetti che il dirigente, hanno affermato in incontri pubblici che non avrebbero fatto ricorso in caso di sentenza negativa nei confronti del Comune: questa promessa verrà mantenuta?».
Demezzi si chiede anche «da quale capitolo di spesa verranno prelevati i soldi per coprire la spesa dei rimborsi, che ammonta a circa 25.000 euro? Ancora una volta il sindaco assume un atteggiamento avverso nei confronti dei dipendenti, di cui anche la recente vicenda dell’addetto stampa è un esempio lampante. Stavolta però è il giudice di un tribunale che sentenzia il fallimento delle sue scelte».

La replica della Palazzetti
«Trovo quantomeno bizzarro l’addebito di responsabilità per l’esito negativo della vertenza - replica il sindaco Titti Palazzetti - Non ero neppure candidata quando l’ing. Demezzi, che all’epoca ricopriva la carica di primo cittadino, in data 21 maggio 2013 chiedeva un parere all’Aran, Agenzia demandata alla contrattazione per i dipendenti comunali, proprio in merito a come trattare la questione, in quanto in numerosi controlli gli enti preposti, avevano sanzionato situazioni come quella in esercizio a Casale Monferrato. Circa un mese dopo, l’Aran rispondeva dicendo chiaramente che chi percepisce l’indennità di turno è già pagato anche per le eventuali festività infrasettimanali, che devono quindi essere considerate normali giornate lavorative».
Il 5 agosto successivo il Comune aveva riunito le organizzazioni sindacali per comunicare che si sarebbe agito in conformità al parere. «Passate le ferie, però, con uno strano ripensamento (non voglio neppure pensare dovuto all’approssimarsi delle elezioni amministrative alle quali l’ing. Demezzi si candidava nuovamente come sindaco) ecco un improvviso cambio di opinione - aggiunge la Palazzetti - Il 3 settembre, la giunta stabiliva di prendersi un anno di tempo per applicare la normativa. Insomma decide di non decidere. Ma ecco che poi, passato l’anno e perse le elezioni, il consigliere Demezzi cambia nuovamente versione e sostiene la vertenza che, nel frattempo, i vigili aprono in Tribunale a Vercelli, dopo che l’Amministrazione aveva dovuto mandare a regime ciò che aveva già deciso lo stesso Demezzi. Ora che il Giudice del Lavoro ha dato ragione ai vigili - per altro contraria a tante altre sentenze già emesse da altri Tribunali per vertenze analoghe - stiamo valutando la situazione e decideremo come agire: infatti c’è da tener conto anche dell’eventuale parere della Corte dei Conti. Certo che tra tutti i pareri ed i contributi per la decisione che dovremo prendere, quello che mi sembra meno utile è proprio quello del consigliere Demezzi. Lo dico prima che cambi idea ancora una volta».

Il commento del sindacato
Sulla vicenda interviene anche Fabrizio Sala, agente già in servizio a Casale e segretario generale della Cisl Funzione Pubblica delle province di Alessandria e Asti: «Nella fattispecie è la prima sentenza emessa in Piemonte. Sinceramente avremmo voluto evitare di ricorrere al giudice del lavoro ma non c’è stato modo di trovare una soluzione per cui non si è potuto fare altro che far dire al giudice quale fosse la linea corretta da seguire. Se poi l’Amministrazione comunale dovesse decidere di presentare ricorso, sindacalmente lo ritengo come un accanimento su una parte dei dipendenti del Comune. In ogni caso, come peraltro già accadeva prima delle vertenza, continueremo ad essere collaborativi al massimo».

Le dichiarazioni di Riboldi
In merito alla vicenda l’ex assessore alla Sicurezza Federico Riboldi e attuale consigliere di minoranza ha dichiarato: «La sentenza che oggi ha premiato il coraggio degli agenti del Corpo di Polizia Locale nel voler ricorrere alle aule di tribunale per veder riconosciuti i propri diritti è l’ennesima riprova di come alla guida della nostra città si trovi un timoniere impreparato. Un’amministrazione allo sbando, lacerata da una lotta intestina di fortissima portata, che non riesce neppure a creare il necessario feeling con i propri collaboratori. La questione era già emersa nel corso dell’ultimo anno di mandato della giunta precedente: allora il sottoscritto come assessore alla Sicurezza e il sindaco Demezzi agimmo con quel pizzico di buonsenso necessario ad amministrare la cosa pubblica: lo stesso buonsenso evidentemente non ha albergato nella giunta Palazzetti. Di fronte alle dichiarazioni del sindaco Palazzetti emergerebbe chiara da parte dell’amministrazione la volontà di ricorrere contro la sentenza del giudice, vista anche la problematica del reperimento delle decine di migliaia di euro di fondi non previsti a bilancio per risarcire gli agenti della Polizia Locale. Si tratterebbe quindi dell’ennesimo gesto sciagurato da parte della giunta e ciò creerebbe ancora maggiori tensioni a livello di personale operante all’interno della macchina comunale, già duramente penalizzato dallo smantellamento dell’efficientissimo ufficio stampa. Ci troviamo di fronte a un’amministrazione incompetente la quale, dopo l’ennesimo schiaffo ricevuto, dovrebbe capire che è giunta l’ora di togliere il disturbo».

Le dichiarazioni di Sirchia
"Invece di preferire un più dignitoso silenzio di fronte ad una delle figuracce più evidenti della storia comunale, la nostra sindaca prende cappello a tenta maldestramente (e malmostosamente) di rigettare la colpa sul suo predecessore: davvero stupefacente. La precedente Amministrazione Demezzi, acquisiti i pareri, scelse infatti di non procedere giudiziariamente proprio perchè era evidente da che parte stesse la ragione. Basta chiedere alle rappresentanze sindacali dei Vigili per sapere oppure, per i più coscienziosi, avere la buona volontà di leggersi gli atti per capire" così interviene Nicola Sirchia, consigliere comunale e membro del Coordinamento Regionale di Forza Italia, a margine della replica di Palazzetti alle precedenti dichiarazioni dell'ex sindaco Demezzi.
"Invece, la nostra sindaca preferisce aggiungere brutta figura a brutta figura, giustificando per l'ennesima volta (fino a quando?) l'hashtag #disastropalazzetti, oramai sempre più usato su tutti i social media, Vedremo ora cosa succederà: siamo curiosi di capire se la sindaca
terrà fede a quanto andava dichiarando, ovvero che non avrebbe frapposto appello ad un esito favorevole ai Vigili Urbani, o se, per
l'ennesima volta, tradirà la parola data peraltro oramai una specialità della casa, ben consolidata dai tempi della campagna elettorale, vinta a colpi di promesse reboanti che poi abbiamo visto come sono finite. Per parte nostra, prosegue l'impegno di serietà verso la città, ma soprattutto prosegue la nostra azione di verità di fronte a falsità così smaccate e così smentite dai fatti».

Le dichiarazioni di Servato
«Non è mio costume contrappormi in uno scontro che reputo poco utile al progresso della Città e preferisco dare il mio contributo permettendo ai concittadini e nostri elettori di capirne di più su una vicenda che non è ancora sufficientemente chiara. L'Aran (acronimo che sta per Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) è quell'istituzione tecnica - dotata di personalità giuridica di diritto pubblico - che rappresenta le pubbliche amministrazioni nella contrattazione collettiva nazionale di lavoro. L'Agenzia svolge ogni attività relativa alla negoziazione e definizione dei contratti collettivi del personale dei vari comparti del pubblico impiego (fra cui il personale degli Enti Locali), ivi compresa l’interpretazione autentica delle clausole contrattuali e la disciplina delle relazioni sindacali nelle amministrazioni pubbliche. In aggiunta, l’Agenzia ha fra i suoi compiti quello di assistere le pubbliche amministrazioni per l’uniforme applicazione dei contratti collettivi di lavoro per soddisfare specifiche esigenze delle amministrazioni interessate. A fronte di questa sintetica spiegazione di cosa sia l'Aran, mi perplimono le recenti critiche dettate più per spirito polemico che non per altro. Rinviare di un anno la decisione quando ci si trova a otto mesi dalle elezioni, significa comunque scaricare la responsabilità sull'amministrazione successiva: se si fosse trattato di un Demezzi bis, con equilibri politici sostanzialmente simili, quale motivazione avrebbero addotto per l'aver procrastinato? In ogni caso, considerate le dichiarazioni di alcuni membri della minoranza, sarebbe interessante chiedersi perché l'Amministrazione precedente ha scelto di andare contro l'autorevole parere espresso dall'Aran sull'interpretazione delle clausole contrattuali».
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