lunedì 5 marzo 2012

Vigile di Revello multa il proprio sindaco che aveva parcheggiato l’auto in divieto di sosta

L’attenzione dell’agente di Polizia Municipale attirata da un residente in viale Umberto I che ha prima atteso la compilazione del verbale e poi controllato l’importo.
Per evitare facili e persin troppo prevedibili processi mediatici partiremmo con il chiedere: chi non ha mai parcheggiato in divieto di sosta? Sapendo di farlo, certo. Magari per via della fretta o del consueto “bevo soltanto un caffè”, “compro solo le sigarette”, “debbo solo ricaricare la sim del cellulare”: operazioni di per sé lunghe un minuto che poi, immancabilmente, si protraggono invece per qualche… istante in più. Istanti a volte “fatali”.

Ad inizio della settimana scorsa tutto questo è accaduto al sindaco di Revello, Ugo Motta. Che la sua auto l’aveva parcheggiata nientemeno che sul controviale che scorre parallelo al centralissimo viale Umberto I, dal quale è separato da una lunga fila di secolari piante d’alto fusto. Ciò che spesso accade ai comuni mortali, l’altro giorno è accaduto anche al geometra Motta: uno dei due vigili in forza al Comune di Revello, di fatto un suo dipendente, in giro per un normalissimo servizio, gli ha elevato una contravvenzione di poco inferiore ai 40 euro per divieto di sosta. Che il sindaco ha provveduto a pagare, giustamente ed ufficialmente senza battere ciglio, già il giorno successivo. Fin qui nulla di strano. Un sindaco che ci piace pensare semplicemente distratto e non sofferente di quel delirio d’onnipotenza che a volte assale qualche suo collega anche nel momento del parcheggio. Ed un vigile che fa il proprio dovere fino in fondo e che ci piace pensare che lo faccia perché è una persona onesta e non certo perché non multando il sindaco avrebbe commesso una grave omissione.

Ma la storia, di per sé comunque curiosa, ha un retroscena altrettanto gustoso, che ha come protagonista un residente della zona. L’uomo, di certo non un supporter del geometra Motta, notata la sua auto in palese divieto e visto avvicinarsi il vigile gli ha segnalato il fatto, forse animato da quello spirito di rivincita nei confronti dei “potenti” che a volte anima inconsciamente tutti noi, ed ha pazientemente atteso che sul parabrezza anteriore della vettura del primo cittadino comparisse, adeguatamente compilato, l’odiato quadratino di carta bianca. Non pago, ci dicono anche che l’uomo, una volta salutato il vigile, abbia addirittura controllato l’importo della sanzione elevata. E che soltanto dopo si sia ritirato pienamente soddisfatto. Non ci sono invece testimoni oculari del primo incontro fra sindaco e vigile successivo al fatto, pare che sul viso di entrambi sia scattato un sorriso grosso così, insieme con un cenno d’imbarazzo del vigile prontamente stoppato da una stretta di mano del sindaco. Pare.
Fonte: http://www.targatocn.it