venerdì 16 marzo 2012

Corsia salva-centauri prima dei semafori

Le moto subiscono molti incidenti con impatto "laterale" fra veicoli in marcia (quasi un caso su tre), spesso in prossimita` degli incroci, perché troppi motociclisti cercano di risalire con sorpassi a destra o a sinistra la fila delle auto ferme in coda in citta`, e magari conquistare la prima posizione in attesa del verde.
Partendo da questa (rassegnata) considerazione "supportata dai dati sui sinistri rilevati nelle vie a grande scorrimento della Capitale " la Commissione sicurezza stradale dell'Ordine degli Ingegneri di Roma ha elaborato una proposta originale a tutela dei motociclisti.
"Per consentire con maggiore sicurezza la circolazione in prossimita` delle intersezioni "" si legge nella relazione finale del gruppo di lavoro coordinato dall'ingegnere Claudio Moretti - si ritiene ragionevole prevedere il restringimento della corsia di marcia cosi` da realizzare uno spazio che possa essere occupato dai motoveicoli. In questo nuovo scenario infrastrutturale il conducente del motoveicolo non ha piu` la ragione di superare la vettura durante la marcia regolare, perche' sa che in prossimita` dell'intersezione vi sara` la disponibilita` di uno spazio apposito per i motoveicoli dove potersi arrestare in posizione prossima alla linea d'arresto. Lo spazio d'accumulo, inoltre, verra` posto sulla parte sinistra della carreggiata per cui la manovra di sorpasso a destra, notoriamente piu` pericolosa per le ragioni di visibilita`, dovrebbe essere ulteriormente scoraggiata>>.L'idea, insomma, e` quella di agevolare (visto che sembra non si riesca a reprimere sufficientemente il sorpasso azzardato) con una sorta di piccolo corridoio il sorpasso delle moto in avvicinamento ai semafori; mentre verrebbe escluso l'utilizzo di questa corsia da parte dei ciclomotori (piu` lenti nella ripartenza e dunque di possibile ostacolo per le auto), ma chi li terrà lontani da questa corsia?
Si tratta di una proposta attuabile anche solo in via sperimentale, considerato che il restringimento della corsia in prossimita` delle intersezioni e` consentito dal Codice della Strada (Articolo 140 del regolamento di attuazione, comma 2). La Commissione sicurezza stradale dell'Ordine degli Ingegneri di Roma ha stilato anche una "classifica" delle strade della Capitale dove sarebbe prioritario intervenire in ragione dell'incidenza degli impatti laterali. Sono nell'ordine: Via Cristoforo Colombo, Via Tuscolana, Via Casilina, Via di Boccea, Via Prenestina e Via Nomentana. Proprio su quest'ultima potrebbe partire una sperimentazione, dopo un confronto con il Campidoglio. Ma la proposta puo` valere ovunque, a condizione che si affianchi ad una energica repressione dei comportamenti dei motociclisti che definire "azzardati" è poco; altrimenti si otterà solo di modificare le "cause" degli incidenti. E a condizione che i risultati siano valutati in modo obiettivo.
In Gran Bretagna sono in uso le "advanced stop line" dedicate alle moto (cosa diversa dalla corsia laterale proposta dagli ingegneri romani). Anche in Spagna, a partire dal 2008, sono stati creati gli "Avanza motos": si tratta di uno spazio di quattro metri che si trova ai semafori (a Madrid ne sono stati realizzati 22) in modo che i motocicli possano mettersi in prima fila alla partenza.
L'Avanzamoto migliora la visibilita` alla partenza, ma non evita il folle comportamento dei motociclisti che zigzagano tra le auto pur di stare davanti al semaforo. La proposta della "corsia preferenziale " per le moto romane è stata anche influenzata dalla volontà di compensare il comportamento quasi suicida di molti dei motociclisti romani, che pur di sorpassare invadono liberamente la corsia opposta; comportamento ormai di massa su certe strade romane, e che evidentemente non viene disincentivato a sufficienza.