DECRETO-LEGGE 24 marzo 2012, n.
29 - Disposizioni urgenti recanti integrazioni al decreto-legge 24
gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo
2012, n. 27, e al decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito,
con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di modificare talune
disposizioni del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, concernenti la nullita'
di clausole nei contratti bancari, nonche' di chiarire gli effetti, sul
piano previdenziale, del comma 1 dell'articolo 23-ter del decreto-legge
6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22
dicembre 2011, n. 214;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 23 marzo 2012;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell'economia e delle finanze;
Emana
il seguente decreto-legge:
Art. 1
1. All'articolo 27-bis del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, sono
apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, in fine, dopo le parole: «limite del fido» sono inserite
le seguenti: «stipulate in violazione delle disposizioni applicative
dell'articolo 117-bis del testo unico delle leggi in materia bancaria e
creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385,
adottate dal Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio»;
b) dopo il comma 1 sono aggiunti, in fine, i seguenti:
«1-bis. E' costituito presso il Ministero dell'economia e delle
finanze, senza oneri per la finanza pubblica e avvalendosi delle
relative strutture, un osservatorio sull'erogazione del credito da parte
delle banche alle imprese, con particolare riferimento a quelle piccole
e medie e sull'attuazione degli accordi o protocolli volti a sostenere
l'accesso al credito delle medesime imprese. All'Osservatorio
partecipano due rappresentanti del MEF, di cui uno con funzioni di
presidente, uno del Ministero dello sviluppo economico, uno della Banca
d'Italia. Possono essere invitate a intervenire, senza diritto di voto,
l'Associazione bancaria italiana e le associazioni delle imprese e di
categoria.
1-ter. L'Osservatorio, che si attiva d'ufficio o su segnalazione delle
imprese che lamentano l'ingiustificata mancata concessione di un credito
o la sua ingiustificata revoca, puo' chiedere alla Banca d'Italia,
all'Associazione bancaria italiana e a singole banche le informazioni
necessarie a valutare eventuali criticita' nel procedimento di
concessione dei finanziamenti. Le banche interessate sono tenute a
fornire tutti gli elementi utili e a motivare le ragioni per cui il
credito non e' stato concesso o e' stato revocato.
1-quater. L'Osservatorio, sentita l'Associazione bancaria italiana,
promuove la formulazione delle migliori prassi per la gestione delle
pratiche di finanziamento alle imprese volte a favorire una reale
percezione del merito del credito, in relazione alle specifiche
situazioni locali.»;
2. All'articolo 23-ter del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, al
comma 1 e' aggiunto in fine il seguente periodo: «Resta in ogni caso
fermo che ai fini previdenziali le disposizioni di cui al presente comma
operano con riferimento alle anzianita' contributive maturate a
decorrere dalla data di entrata in vigore del predetto decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri con riferimento ai soggetti che
alla data del 22 dicembre 2011 abbiamo maturato i requisiti per
l'accesso al pensionamento, non siano titolari di altri trattamenti
pensionistici e risultino essere percettori di un trattamento economico
imponibile ai predetti fini superiore al limite stabilito dal presente
comma, purche' continuino a svolgere, fino al momento dell'accesso al
pensionamento, le medesime funzioni che svolgevano alla predetta data.».
Art. 2
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello
della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana e sara' presentato alle Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 24 marzo 2012
NAPOLITANO