FOGGIA -
Annullate le contravvenzioni elevate dagli ausiliari del traffico sulle
strisce blu il 22 marzo. L’ha deciso ieri il sindaco Gianni Mongelli:
«La festa patronale doveva essere considerata come un festivo», ha detto
il primo cittadino, accogliendo le contestazioni riferite ieri dalla
«Gazzetta».
Il 22 marzo, giorno della festa patronale, molti
foggiani hanno parcheggiato nelle zone blu senza pagare, sicuri che si
trattasse di un giorno festivo; al loro ritorno hanno trovato però le
multe di 39 euro sul parabrezza.
Tante le proteste: il Movimento
difesa del cittadino ha diffidato l’Ataf (la Spa del trasporto urbano
che gestisce la sosta a pagamento) e chiesto il rimborso delle multe, il
Prc ha rilevato il danno causato al Comune dal pagamento del festivo
agli addetti alla sosta.
Ieri la decisione del primo cittadino,
che darà subito mandato agli uffici competenti «di adottare tutti i
provvedimenti necessari a comunicare ai cittadini l’indicazione
operativa dell’amministrazione comunale ed a restituire le somme
eventualmente già riscosse», fanno sapere dal Comune. «E’ del tutto
condivisibile l’eccezione sollevata dai cittadini riguardo
all’estensione anche alla festa patronale delle norme che regolano il
servizio di sosta a pagamento nei giorni festivi. - afferma Mongelli -
E’ un aspetto che sarà formalmente corretto per evitare ulteriori
equivoci, incomprensioni e disagi».
Sindaco, come si procederà? «Saranno
gli uffici comunali a definirlo, ma credo si farà anzitutto distinzione
tra la multe già pagate ai vigili urbani e quelle non ancora passate al
pagamento dall’’Ataf».
Il problema dei festivi non
osservati si era già presentato nelle festività natalizie: non sarebbe
meglio comunicare il calendario mensilmente alla cittadinanza? «Quest’anno
è stato un pò più complesso per via del decreto governativo sulle
festività, ma possiamo migliorare la comunicazione, risolti i problemi
contingenti».
La gente (e anche alcuni consiglieri) continuano a domandarsi a chi vanno i proventi delle multe. E quelli della sosta?
«Le
multe, lo chiarisce la delibera sui parcheggi, le incassa il Comune per
realizzare interventi sul traffico, come nuovi parcheggi. Gli incassi
della sosta vanno all’Ataf che la gestisce».
Ma quanto si è incassato finora? «Faremo il punto in sede di bilancio consuntivo, credo entro il mese di aprile».
Il
piano parcheggi è bersaglio di tantissime proteste fin dalla sua
entrata in vigore, il 15 ottobre scorso: perchè non è stata fatta la
verifica in dicembre, dopo la fase sperimentale? «Dedicheremo un’apposita seduta del consiglio comunale al piano parcheggi».
Saranno introdotti dei correttivi?Il
problema del giorno festivo poteva essere arginato, ad esempio, dalla
presenza di un numero maggiore di parcometri: ci sono zone amplissime
con una sola colonnina e andare a cercarla per leggere se è festivo
significa sprecare tempo. Poi c’è la questione dei pagamenti: i
parcometri non danno resto e la gente non usa carte di credito e
bancomat per il pagamento di piccole somme.
«Abbiamo fatto una
scelta di fondo riguardo i pagamenti, che non avvenissero più
materialmente agli operatori. I parcometri sono comunque così in
tutt’Italia. Questo non esclude però la possibilità di introdurre
modifiche che andremo a vagliare quanto prima, come detto, in sede di un
apposito consiglio comunale».
«I soldi delle multe vanno al Comune che li impiega per migliorare il traffico, i proventi della sosta all’Ataf»