lunedì 20 febbraio 2012

Riforma della Polizia Municipale

Mentre si profila il processo con rito immediato, se gli esiti dei rilievi  scientifici e quelli della perizia balistica,  dovessero confermare il quadro probatorio  gia' emerso per Alessandro Amigoni, il vigile accusato di omicidio volontario per aver sparato e ucciso un cileno di 28 anni  nel corso di un inseguimento in zona Parco Lambro,  il ministro Anna Maria Cancellieri,  dichiara di voler riformare subito la Polizia municipale.
Le frasi che seguono, da parte della stessa,  sono davvero confortanti... e  a mio avviso, hanno il sapore dello "zuccherino"  che viene somministrato al cavallo prima di essere ucciso: " Cileno ucciso, il ministro Cancellieri: "Riorganizzeremo polizia locale"
Il compito che i vigili svolgono sul territorio è assolutamente prezioso: naturalmente bisogna rivedere i ruoli e i compiti, sono sempre essere umani, però credo che occorra molta molta attenzione. Noi dobbiamo molto a quello che fa la polizia municipale".


Di certo c'è,  che prima di questo episodio mai nessuno aveva ipotizzato di togliere le armi alla Polizia Municipale.Adesso si parla, invece,  di scarsa preparazione della Polizia Municipale  e di tanto altro.
E se fosse accaduto a un poliziotto o ad un carabiniere?
 Persino la riforma della P.M., più volte invocata dagli stessi operatori sembra aver subito, stranamente, un'accelerazione repentina ma in una direzione diametralmente opposta a quella che ci si auspicava (spero non sia soltanto una mia impressione), e anche se venissero confermate le accuse degli inquirenti a carico del vigile Savarino, secondo la quale quest'ultimo avrebbe agito con troppo impeto (praticamente da "RAMBO"), non sarebbe corretto e giusto che la categoria si facesse carico delle responsabilità altrui, con l'ulteriore aggravio di una  riforma peggiorativa e dequalificante rispetto alla oramai  lontana Legge 65/86.