Decreto-legge 11 aprile 2025 n. 48 -Circolare
Ministero dell'Interno
Decreto-legge 11 aprile 2025 n. 48 recante "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario".
(Prot. 300/STRAD/1/0000014027.U/2025 del 8 maggio 2025)
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Sintesi del contenuto
Il decreto-legge ha due principali ambiti di intervento:
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Contrasto all'usura
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Modifiche in materia di ordinamento penitenziario
Inoltre, contiene:
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Modifiche ad alcune norme sulla circolazione stradale, con impatti su:
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Art. 17 del D.L. 113/2018, relativo alle attività che possono essere soggette a controlli di prevenzione del terrorismo;
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Art. 1 della legge n. 66/1948, sull’impedimento della libera circolazione;
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Art. 192 del Codice della Strada (CdS), che regola l’obbligo di fermarsi all’invito del personale di polizia;
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Art. 126 CdS, sulla decurtazione dei punti della patente.
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Principali novità evidenziate
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Obblighi per chi svolge attività soggette a controlli antiterrorismo, in linea con l’art. 17 del D.L. 113/2018, sono stati estesi.
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Inasprimento delle sanzioni per l’inosservanza degli obblighi imposti dagli agenti di polizia stradale.
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Ridefinizione delle aree ad uso pubblico, che amplia l’ambito applicativo delle norme relative al blocco della circolazione.
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Aumento della decurtazione dei punti patente per violazioni specifiche del CdS.
Commento
Il decreto risponde a un duplice obiettivo:
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Rafforzare la sicurezza pubblica, agendo sia sul fronte penitenziario sia su quello della prevenzione del terrorismo.
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Migliorare la sicurezza stradale, attraverso un aggiornamento delle sanzioni e un ampliamento dell’ambito di applicazione delle regole di circolazione.
Si tratta di un provvedimento di tipo repressivo e preventivo, che inserisce elementi di deterrenza soprattutto nei confronti di chi ostacola il lavoro delle forze dell’ordine o si rende responsabile di violazioni gravi alla circolazione.
Nel complesso, la norma rafforza il quadro sanzionatorio e operativo per garantire maggiore controllo, ordine e sicurezza, ma avrà bisogno di attenta applicazione per evitare ambiguità interpretative, in particolare per quanto riguarda le definizioni di "area pubblica" e la portata dei nuovi obblighi.