Progressioni verticali e valutazione dei titoli di servizio

Il Tar Umbria, sezione I, con la sentenza 13 dicembre 2023 n. 720 ha definito che nella valutazione dei titoli di servizio in ambito di procedure comparative per progressione verticale, il servizio prestato in qualità di istruttore/agente di polizia locale (ex categoria C) deve ritenersi attinente al profilo di destinazione di istruttore amministrativo direttivo (ex categoria D), in considerazione del fatto che gli istruttori e gli agenti della polizia locale svolgono anche funzioni tipicamente amministrative, consistenti in tutte le attività amministrative strumentali alle funzioni di polizia, tra le quali l’accertamento degli illeciti amministrativi e penali, con particolare riguardo a quelli previsti per le materie relative alle funzioni fondamentali esercitate dall’ente di appartenenza. In particolare, rientra tra le funzioni degli istruttori e degli agenti di vigilanza della polizia locale l’accertamento e la contestazione delle violazioni penali e amministrative nei modi prescritti dalla legge e la redazione dei relativi atti e verbali, oltre allo svolgimento dei compiti e dei servizi interni d’istituto ed amministrativi in base alle disposizioni impartite dal comandante. A questi possono aggiungersi i compiti di supporto consistenti nella redazione di note e rapporti istruttori finalizzati alla definizione, da parte delle autorità competenti, dei ricorsi amministrativi avverso gli atti di irrogazione delle sanzioni. Risulta, quindi, irragionevole, anche alla luce delle declaratorie dei CCNL relative alle mansioni dell’istruttore amministrativo, la valutazione di non attinenza di detti servizi svolti per il profilo messo a bando.
 

di Gianluca Bertagna "Sole 24 ore"