Scappa durante l’alcol test: condannato per resistenza a pubblico ufficiale


La Suprema Corte sottolinea come l'inciso «mentre compie l'atto del suo ufficio» descrive la contemporaneità tra la resistenza e l'atto che non si esaurisce nell'istante in cui quest'ultimo si perfeziona, ma ricomprende anche le fasi immediatamente precedenti e successive, purché direttamente funzionali alla completezza dello stesso.


Cass. pen., sez VI, ud. 21 settembre 2023 (dep. 10 ottobre 2023), n. 41138

 

La Corte d'appello confermava la condanna dell'odierno ricorrente per il reato di resistenza a pubblico ufficiale commesso dall'imputato che, sottoposto ad accertamento con etilometro mentre era in corso la redazione del verbale, risaliva in auto mettendola in moto e, al tentativo dell'agente di fermarlo, lo colpiva spingendolo.

Per la Corte di Cassazione si configura l'elemento materiale del reato di resistenza. «È accertato che i verbali delle operazioni di controllo, sottoposti a etilometro e contravvenzione sono stati sottoscritti dall'imputato e consegnati solo dopo che l'auto dell'imputato veniva fermata a forza dagli agenti, mediante il disinserimento delle chiavi di accensione dal quadro e dopo la commissione dei fatti in contestazione che si sono inseriti nel percorso di formazione degli atti stessi poiché, prima ancora che i verbalizzanti redigessero il verbale di contravvenzione, l'imputato risaliva a bordo dell'auto mettendo in moto e, al tentativo dell'appuntato borrelli di fermare la marcia, lo colpiva, spingendolo». Nella giurisprudenza di legittimità è pacifica la enucleazione dell'elemento materiale del reato di resistenza con riferimento al procedimento

 
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