Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 21
28 Maggio 2021
Il Consiglio dei Ministri si è riunito venerdì 28 maggio 2021, alle ore 18.15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.
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DECRETO SEMPLIFICAZIONI
Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di snellimento delle procedure (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta, del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, del Ministro della cultura Dario Franceschini e del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, ha approvato un decreto-legge recante la governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di snellimento delle procedure.
Di seguito alcune tra le principali previsioni del testo.
STRUTTURA DELLA GOVERNANCE DEL PNRR
La governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è articolata su più livelli.
Responsabilità di indirizzo
La responsabilità di indirizzo del Piano è assegnata alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Viene istituita una Cabina di regia,
presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri, alla quale
partecipano di volta in volta i Ministri e i Sottosegretari di Stato
alla Presidenza del Consiglio dei ministri competenti in ragione delle
tematiche affrontate in ciascuna seduta.
La Cabina di regia esercita poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale sull’attuazione degli interventi del PNRR.
Alle sedute della Cabina di regia partecipano i Presidenti di Regioni e
delle Province autonome di Trento e di Bolzano quando sono esaminate
questioni di competenza regionale o locale, nonché il Presidente della
Conferenza, su questioni d’interesse di più Regioni o Province autonome.
Possono essere inoltre invitati, a seconda della tematica affrontata, i
rappresentanti dei soggetti attuatori e dei rispettivi organismi
associativi e i referenti o rappresentanti del partenariato economico e
sociale.
Viene istituita una Segreteria tecnica presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri che supporta le attività della
Cabina di regia, la cui durata temporanea è superiore a quella del
Governo che la istituisce e si protrae fino al completamento del PNRR
entro il 31 dicembre 2026.
La Cabina di Regia, affiancata dalla Segreteria tecnica, assicura
relazioni periodiche al Parlamento e alla Conferenza Unificata, e
aggiorna periodicamente il Consiglio dei Ministri.
Presso la Presidenza viene anche istituita un’Unità per la razionalizzazione e il miglioramento dell’efficacia della regolazione, con l’obiettivo di superare gli ostacoli normativi, regolamentari e burocratici che possono rallentare l’attuazione del Piano.
È istituito, poi, un Tavolo permanente per il
partenariato economico, sociale e territoriale composto da
rappresentanti delle parti sociali, del Governo, delle Regioni, degli
Enti locali e dei rispettivi organismi associativi, delle categorie
produttive e sociali, del sistema dell’università e della ricerca
scientifica e della società civile.
Il Tavolo svolge una funzione consultiva nelle materie connesse
all’attuazione del PNRR e può segnalare alla Cabina di regia ogni
profilo ritenuto rilevante per la realizzazione del PNRR, anche per
favorire il superamento di circostanze ostative e agevolare l’efficace e
celere attuazione degli interventi
Monitoraggio e rendicontazione
Il monitoraggio e la rendicontazione del Piano sono affidati al Servizio centrale per il PNRR,
istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), che
rappresenta il punto di contatto nazionale con la Commissione europea
per l’attuazione del Piano.
Inoltre, presso il MEF è istituito un ufficio dirigenziale presso la Ragioneria dello Stato con funzioni di audit del PNRR e di monitoraggio anticorruzione.
Ogni Amministrazione centrale titolare di interventi previsti dal PNRR individua (o costituisce ex novo) una struttura di coordinamento che agisce come punto di contatto con il Servizio centrale per il PNRR.
Realizzazione degli interventi
Alla realizzazione operativa degli interventi previsti dal PNRR
provvedono i singoli soggetti attuatori: le Amministrazioni centrali, le
Regioni e le Province autonome e gli enti locali, sulla base delle
specifiche competenze istituzionali o della diversa titolarità degli
interventi definita nel PNRR.
POTERI SOSTITUTIVI
In caso di mancato rispetto da parte delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province o dei Comuni degli obblighi e impegni finalizzati all’attuazione del PNRR, il Presidente del Consiglio dei Ministri, nel caso in cui sia a rischio il conseguimento degli obiettivi intermedi e finali del PNRR e su proposta della Cabina di regia o del Ministro competente, assegna al soggetto attuatore interessato un termine non superiore a 30 giorni per provvedere.
In caso di perdurante inerzia, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro, sentito il soggetto attuatore, il Consiglio dei ministri individua l’amministrazione, l’ente, l’organo o l’ufficio, o i commissari ad acta, ai quali attribuisce, in via sostitutiva, il potere di adottare gli atti o provvedimenti necessari, oppure di provvedere all’esecuzione ai progetti.
In caso di dissenso, diniego o opposizione proveniente da un organo statale che può precludere la realizzazione di un intervento rientrante nel PNRR, la Segreteria tecnica - se un meccanismo di superamento del dissenso non sia già previsto dalle vigenti disposizioni - propone al Presidente del Consiglio dei ministri, entro i successivi 5 giorni, di sottoporre la questione all’esame del Consiglio dei ministri per le conseguenti determinazioni.
Se il dissenso, il diniego o l’opposizione provengono da un organo della Regione o di un ente locale, la Segreteria tecnica può proporre al Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, entro i successivi 5 giorni, di sottoporre la questione alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per concordare le iniziative da assumere, che devono essere definite entro il termine di 15 giorni dalla data di convocazione della Conferenza.
Al termine dei 15 giorni, in mancanza di soluzioni condivise che consentano la rapida realizzazione dell’opera, il Presidente del Consiglio dei ministri, oppure il Ministro per gli affari regionali e le autonomie nei casi opportuni, propone al Consiglio dei ministri le iniziative necessarie ai fini dell’esercizio dei poteri sostitutivi.
Le misure e le procedure di accelerazione e semplificazione delineate nel decreto per l’efficace e tempestiva attuazione degli interventi trovano applicazione anche per gli investimenti finanziati con il Fondo complementare al PNRR.
SEMPLIFICAZIONE PROCEDURE E RAFFORZAMENTO CAPACITA’ AMMINISTRATIVA
Il decreto prevede, inoltre, interventi volti ad accelerare e snellire le procedure e, allo stesso tempo a rafforzare la capacità amministrativa della Pubblica amministrazione in vari settori.
Valutazione di impatto ambientale (VIA)
Riduzione dei tempi: sono ridotti i tempi per la valutazione di impatto
ambientale dei progetti che rientrano nel PNRR, di quelli finanziati dal
fondo complementare e dei progetti attuativi del Piano nazionale
integrato per l’energia e il clima (PNIEC). La durata massima della
procedura sarà di 130 giorni.
Commissione speciale: è istituita una apposita commissione tecnica per la VIA. La commissione è composta da un massimo di 40 persone nominate con decreto del Ministro. Lavoreranno a tempo pieno in modo da garantire efficienza e capacità produttiva.
Potere sostitutivo: è previsto l’esercizio di un potere sostitutivo nel caso di inerzia della commissione, oltre che dei dirigenti del Ministero della transizione ecologica e del Ministero della cultura.
Soprintendenza speciale: per la tutela dei beni culturali e paesaggistici interessati dagli interventi previsti nel PNRR è istituita presso il ministero della Cultura una Soprintendenza speciale.
Fonti rinnovabili
Per accelerare il raggiungimento degli obiettivi nazionali di
decarbonizzazione sono semplificate le procedure autorizzative che
riguardano la produzione di energia da fonti rinnovabili, la
installazione di infrastrutture energetiche, impianti di produzione e
accumulo di energia elettrica e, inoltre, la bonifica dei siti
contaminati e il repowering degli impianti esistenti.
Superbonus
Per favorire l’efficientamento energetico degli edifici sono
semplificate le procedure per l’accesso al Superbonus. L’accesso alla
misura è esteso agli interventi volti alla rimozione delle barriere
architettoniche.
Semplificazione delle procedure per le opere di impatto rilevante
Questo pacchetto di misure riguarda taluni progetti: l’alta velocità
ferroviaria sulla tratta Salerno-Reggio Calabria, l’alta velocità/alta
capacità sulla Palermo-Catania-Messina, il potenziamento della linea
Verona-Brennero, la diga foranea di Genova, la diga di Campolattaro a
Benevento, la messa in sicurezza e l’ammodernamento del sistema idrico
del Peschiera nel Lazio e il potenziamento delle infrastrutture del
porto di Trieste.
Per assicurare una procedura veloce è previsto che tutti i pareri e le autorizzazioni richiesti (Conferenza dei servizi, valutazione di impatto ambientale, verifica archeologica, dibattito pubblico) vengano acquisiti sullo stesso livello progettuale, ossia sul progetto di fattibilità tecnico-economica per il quale il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici definirà i contenuti essenziali. Un Comitato speciale all’interno del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici indicherà le eventuali modifiche o integrazioni al progetto di fattibilità tecnico-economica che dovessero essere necessarie per rispettare le indicazioni contenute nei pareri e le autorizzazioni.
Premi e penali per l’esecuzione dei contratti legati al PNRR
Per l’esecuzione dei contratti pubblici finanziati con le risorse
previste dal PNRR e dal Fondo complementare, saranno previsti “premi di
accelerazione” per ogni giorno di anticipo sul termine contrattuale.
Saranno anche previste penali dovute al ritardato adempimento, comprese
tra lo 0,6 per mille e l’1 per mille al giorno e da determinare in
relazione all’entità delle conseguenze legate al ritardo, con un massimo
del 20 per cento dell’ammontare stesso.
Subappalto
Dalla data di entrata in vigore del decreto:
- fino al 31 ottobre 2021, in deroga alle norme in vigore che prevedono un limite del 30 per cento, il subappalto non può superare la quota del 50 per cento dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture. Sono comunque vietate l’integrale cessione del contratto di appalto e l’affidamento a terzi della integrale esecuzione delle prestazioni o lavorazioni che ne sono oggetto, così come l’esecuzione prevalente delle lavorazioni ad alta intensità di manodopera. Infine, il subappaltatore deve garantire gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai lavoratori un trattamento economico e normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale, inclusa l’applicazione degli stessi contratti collettivi nazionali di lavoro;
- dal 1° novembre 2021, viene rimosso ogni limite quantitativo al subappalto, ma le stazioni appaltanti indicheranno nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni che devono essere eseguite obbligatoriamente a cura dell’aggiudicatario in ragione della loro specificità. Inoltre, le stesse dovranno indicare le opere per le quali è necessario rafforzare il controllo delle attività di cantiere e dei luoghi di lavoro e garantire una più intensa tutela delle condizioni di lavoro e della salute e sicurezza dei lavoratori e prevenire il rischio di infiltrazioni criminali, a meno che i subappaltatori siano iscritti nelle white list o nell’anagrafe antimafia;
- il contraente principale e il subappaltatore sono responsabili in solido nei confronti della stazione appaltante.
Dibattito pubblico
Per assicurare la più ampia condivisione delle opere da realizzare, il
decreto legge rafforza lo strumento del “dibattito pubblico” e le
attività della Commissione istituita presso il Ministero delle
infrastrutture e della mobilità sostenibili per il confronto con la
società civile e gli enti territoriali.
Appalto integrato
Per gli interventi del PNRR è previsto un unico affidamento per la
progettazione e l’esecuzione dell’opera sulla base del progetto di
fattibilità tecnico-economica. L’aggiudicazione avverrà sulla base del
criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che tiene conto
anche degli aspetti qualitativi oltre che economici.
Inserimento al lavoro di donne e giovani
Le aziende, anche di piccole dimensioni (sopra i 15 dipendenti) che
partecipano alle gare per le opere del PNRR e del Fondi complementare e
che risultino affidatarie dei contratti hanno l’obbligo di presentare un
rapporto sulla situazione del personale in riferimento all’inclusione
delle donne nelle attività e nei processi aziendali. in caso di
violazione dell’obbligo, è prevista l’applicazione di penali e
l’impossibilità di partecipare per 12 mesi a ulteriori procedure. Nei
bandi di gara saranno riconosciuti punteggi aggiuntivi per le aziende
che utilizzano strumenti di conciliazione vita-lavoro, che si impegnino
ad assumere donne e giovani sotto i 35 anni, che nell’ultimo triennio
abbiano rispettato i principi di parità di genere e adottato misure per
promuovere pari opportunità per i giovani e le donne nelle assunzioni,
nei livelli retributivi e degli incarichi apicali. Salve motivate
ragioni, le stazioni appaltanti includono nel bando l’obbligo del
partecipante alla gara di riservare a giovani e donne una quota delle
assunzioni necessarie per eseguire il contratto. Tra i criteri per
partecipare alle gare vi è anche l’impegno a presentare la
rendicontazione non finanziaria sulla sostenibilità sociale e ambientale
dei processi produttivi.
Trasparenza e pubblicità degli appalti
Tutte le informazioni relative alla programmazione, alla scelta del
contraente, all’aggiudicazione ed esecuzione delle opere saranno gestite
e trasmesse alla banca dati dei contratti pubblici dell’Autorità
Nazionale Anticorruzione (ANAC) attraverso l’impiego di piattaforme
informatiche interoperabili; le commissioni giudicatrici effettueranno
la propria attività utilizzando, di norma, le piattaforme e gli
strumenti informatici. La banca dati degli operatori economici è
accorpata alla Banca dati dei contratti pubblici e verrà gestita da
ANAC. All’interno della nuova banca dati, verrà istituito il fascicolo
virtuale dell’operatore economico, nel quale saranno conservati tutti i
dati e le informazioni necessarie ai fini della partecipazione alle
procedure di gara, rendendo in tal modo più semplice le attività di
verifica e controllo da parte delle stazioni appaltanti. Queste ultime
dovranno avere requisiti di qualità in termini di esperienza pregressa
documentata, personale qualificato e strumentazione tecnica adeguata.
Primo rafforzamento del sistema delle stazioni appaltanti
Nelle more di una compiuta razionalizzazione, riduzione e qualificazione
delle stazioni appaltanti, si vieta ai Comuni non capoluogo di affidare
appalti per interventi del PNRR, dovendo ricorrere alle Unioni di
Comuni, Consorzi, Città metropolitane, Province e Comuni capoluogo.
Sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali
Il decreto legge individua più puntualmente le competenze e le attività
dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle
infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA) eliminando possibili
interferenze o sovrapposizioni con le attività per la sicurezza svolte
dai concessionari o dagli enti gestori, dal Ministero delle
infrastrutture e della mobilità sostenibili, dalla Commissione
permanente per le gallerie istituita presso il Consiglio superiore dei
lavori pubblici. In particolare, ANSFISA adotta entro il 31 gennaio di
ogni anno, e per il 2021 entro il 31 agosto, il programma annuale di
vigilanza sulle condizioni di sicurezza di strade e autostrade, svolge
attività ispettiva per la verifica della manutenzione da parte dei
confessionari, effettua verifiche a campione sulle infrastrutture.
Fibra ottica e reti di comunicazione elettronica
Si semplifica il procedimento di autorizzazione per l’installazione di
infrastrutture di comunicazione elettronica e si agevola
l’infrastrutturazione digitale degli immobili con reti in fibra ottica.
Superamento del divario digitale
Al fine di agevolare il superamento del divario digitale si favorisce il
sistema delle deleghe da parte di soggetti titolari di identità
digitale.
È potenziato il sistema delle banche dati e dello scambio di informazioni tra le stesse.
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NOMINE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, ha deliberato il conferimento delle funzioni di Direttore della Direzione informatica, telematica e tecnologie avanzate del Segretariato generale della difesa al maggior generale del ruolo normale del Corpo degli ingegneri dell’Esercito Angelo Gervasio.
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LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato e deliberato di non impugnare quindici leggi delle Regioni e delle Province autonome.
Si tratta, in particolare delle seguenti leggi: la legge della Regione Lazio n. 5 del 30/03/2021, recante “Disposizioni per l‘istituzione e la promozione di un percorso a elevata integrazione socio-sanitaria in favore di persone con disabilità ‘Non collaboranti’”; la legge della Regione Abruzzo n. 7 del 30/03/2021 recante “Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia”; la legge della Regione Toscana n. 13 del 30/03/2021 con “Disposizioni in materia di nomina dei componenti della Commissione regionale dei soggetti professionali. Modifiche alla l.r. 73/2008”; la legge della Regione Liguria n. 5 del 02/04/2021 su “Modifiche alla legge regionale 7 dicembre 2006, n. 41 (Riordino del Servizio sanitario regionale)”; le leggi della Regione Basilicata n. 14, n. 15 e n. 16 del 21/04/2021 rispettivamente su “Fondo per la crescita dei Comuni confinanti con i giacimenti petroliferi”, “Modifiche all’art. 32 della L.R. 8 agosto 2013, n. 18” e “Modifiche alla Legge regionale 8 settembre 1998, n. 29 (Norme in materia di politiche regionali per il lavoro e servizi integrati per l’impiego”; le leggi della Regione Puglia n. 4 e 6 del 19/04/2021 relative rispettivamente allo “Screening obbligatorio per l’atrofia muscolare spinale (SMA)” e alle “Modifiche all’articolo 13 della legge regionale 30 aprile 2019 n. 17 (Disciplina delle agenzie di viaggio e turismo), all’articolo 41 della legge regionale 30 dicembre 2020 n. 35 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021 e bilancio pluriennale 2021-2023 della Regione Puglia - legge di stabilità regionale 2021), all’articolo 7 della legge regionale 29 marzo 2017 n. 4 (Gestione della batteriosi da Xylella fastidiosa nel territorio della regione Puglia) e all’articolo 2 della legge regionale 12 dicembre 2016 n. 38 (Norme in materia di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia)”; le leggi della Regione Calabria n. 1, n. 2, n. 4, n. 6 e n.7 del 23/04/2021 contenti rispettivamente “Modifiche all’articolo 5 della legge regionale 19 novembre 2020, n. 21 (Istituzione Consorzio Costa degli Dei)”, “Modifiche agli articoli 2 e 4 della legge regionale 19 novembre 2020, n. 25 (promozione dell’istituzione delle comunità energetiche da fonti rinnovabili)”,“Modifica alla legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66 sulla istituzione dell’azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura e disposizioni in materia di sviluppo dell’agricoltura)”, “Norme in materia di conclusione delle procedure di liquidazione di enti pubblici e fondazioni e di rilancio della forestazione” e, infine “Proroga termini istanze contributi per l’anno 2021. Integrazione agli articoli 14 e 15 della l.r. 28/2010”. Infine, la legge della Regione Toscana n. 14 del 16/04/2021 contenente “Disposizioni in merito alla gestione dei rifiuti urbani prodotti da utenze non domestiche. Modifiche alla l.r. 25/1998”.
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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle 19.50.
FONTE:GOVERNO