Come è noto g. 27 u.s si si è svolta al Ministero dell’Interno una riunione con il ministro Angelino Alfano, il ministro Maurizio Lupi e il presidente dell’Anci Piero Fassino allo scopo di cercare di fare chiarezza sulla problematica della sosta prolungata oltre l’orario nelle "strisce blu".
Dalla riunione suddetta, è stato reso noto un comunicato dove si è precisato che:
- Nell’incontro sono stati confermati il parere dei ministeri: per chi sosta nelle strisce blu oltre il termine per cui ha pagato non viene elevata contravvenzione per divieto di sosta perché ciò non è previsto dal Codice della strada;
- La regolamentazione della sosta è materia di competenza comunale, per irrogare penali o sanzioni pecuniarie nei confronti di chi sosta oltre il termine per cui ha pagato il comune deve emanare una specifica delibera. In assenza di tale delibera e quindi finché non verrà approntata non è possibile elevare multe per il caso in questione;
- Le penalità per il mancato pagamento che i comuni possono prevedere devono essere improntate a criteri di commisurazione e ragionevolezza rispetto alla tariffa richiesta per la sosta. La penalità per il non rispetto di un contratto (tale è il pagamento di una tariffa a fronte dell’erogazione di un servizio) non può essere vessatoria;
- E’ auspicabile che nella legge delega per il nuovo Codice della Strada in esame al Parlamento vengano indicati i principi generali a cui i Comuni devono attenersi e in ogni caso stabilito il criterio che le multe non possono essere una ulteriore forma di tassazione indiretta del cittadino.
Da questa riunione è emerso, ancora una volta, che non si è voluto affrontare il problema vero e proprio e che si è cercato soltanto di prendere tempo arginando l’ostacolo.
Chiaramente la soluzione prospettata non è quella corretta perchè farà si che i Comuni continuaranno a sanzionare in forza di una semplice specifica delibera (nella migliore delle ipotesi), e non in forza di una legge vera e propria, finora mancante.
Il giorno dopo la riunione, addirittura l'ANCI diffondeva una nota operativa assurgendosi il potere di dettare norme in materia di Codice della strada. Ma a quale titolo?
Evidentemente ultimamente c'è qualcuno che ha le idee molto confuse sul rispetto delle regole e delle norme di diritto poste a fondamento delle stesse. Ci si chiede, infatti, da quando un provvedimento amministrativo, qual'è una delibera comunale, si sostituisce alla legge.
Se invece, si avesse voluto realmente risolvere il problema, sarebbe bastato una piccola modifica alle norme del C.d.S. o quantomeno una Circolare esplicativa (v. post del 13 marzo 2014).
Solo cosi' qualcuno avrebbe finalmente capito, una volta e per tutte, che non si possono istituire parcheggi a pagamento con limitazione oraria (come purtroppo accade -vedi foto)
Il nostro codice è pieno di commi aggiuntivi (bis, ter ecc), subentrati a seguito di pronunce della Corte di Cassazione.Cito,
a titolo esemplificativo, la norma inserita nel 2010, sulle cause di
esclusione della contestazione immediata, o i dispositivi
anti-autovelox, commercializzati in Italia fino al 31/12/1999 e
diventati illegali a seguito di una modifica normativa al Codice della
Strada, introdotta dall'articolo 31 della Legge 472 del 07/12/1999.
Per la sosta prolungata oltre l'orario nelle "strisce blu" non sono certo mancate le occasioni, e poi quando si vuole fare una cosa si fa e basta.
Infine una semplice curiosità. Sapete come veniva sanzionato fino a qualche anno fa questo tipo di presunta infrazione? Con il 157, comma sesto, finchè molte amministrazioni, soccombenti ai ricorsi, decisero di cambiare strategia.
Provate a chiedere ai colleghi con qualche capello bianco se non ci credete.
Mario Serio
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