lunedì 16 settembre 2013

Offese gratuite ai camperisti

Offese gratuite ai camperisti15-set-2013 16:44
Da:ANCC Ciolli   (pierluigiciolli@coordinamentocamperisti.it)  
A:<mariovincenzoserio@virgilio.it>

ARBUS (VS)
Il Sindaco e il Consigliere Rossano Vacca ledono l’immagine di tutti i camperisti

     Il Sindaco di Arbus Francesco Atzori e il Consigliere Rossano Vacca avrebbero rilasciato dichiarazioni che ledono l’immagine della categoria dei camperisti.
     Dopo aver appreso la notizia, l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti è intervenuta evidenziando la gravità delle affermazioni che connotano la categoria dei camperisti nel suo complesso in senso negativo, dispregiativo: un fenomeno da interdire, da tener lontano dalle bellezze di un territorio.
    L’Associazione ha colto l’occasione per ribadire che i comportamenti in violazione di legge devono essere sanzionati senza che l’errore del singolo diventi l’occasione per etichettare l’intera categoria rappresentata da soggetti che sanno fruire di un territorio nel pieno rispetto della legge.
     Le dichiarazioni del Sindaco di Arbus e del Consigliere Rossano Vacca, sono riportate nell’articolo pubblicato dal quotidiano online LiberoQuotidiano.it del 6 settembre 2013:
Il testo integrale dell’articolo contenente le dichiarazioni del Sindaco e del Consigliere Rossano Vacca del Comune di Arbus.
Cagliari: camping selvaggio sulle dune di Piscinas d'Ingurtosu
Cagliari, 6 set. - (Adnkronos) - "Letteralmente vergognoso. Nonostante i cartelli di divieto, ben visibili, i camperisti continuano a usare i parcheggi pubblici per accamparsi. Non ci resta che denunciarli. Non possiamo permettere che uno dei siti naturalistici più belli d'Europa sia compromesso da maleducati, sardi, italiani o stranieri che siano". Lo ha detto all'Adnkronos Rossano Vacca, esponente del Pd e consigliere comunale di Arbus (Cagliari), uno dei comuni più estesi della Sardegna, con 47 chilometri di costa incontaminata sulla riva sudoccidentale della Sardegna. I camperisti sono stati sorpresi con tende, sedie e tavolini apparecchiati nel parcheggio di Piscinas, sito d'interesse comunitario per il suo deserto più alto d'Europa, habitat del Cervo sardo e di un bosco di ginepri selvatici tra i più estesi del Mediterraneo. "Non solo, il paradosso è che a un chilometro dal parcheggio pubblico, dove sostano i camper, c'è un camping attrezzato e nonostante tutto scaricano i liquami per strada. È intollerabile. La misura è colma", spiega Vacca, che ha fotografato i camperisti scaricare i wc chimici per strada, e ha deciso di denunciarli al Corpo forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna. Sarà poi la Provincia del Medio Campidano a somministrare la sanzione ai trasgressori, che rischiano un'ammenda di 600 euro. Polemiche violente sul facebook, sulla pagina 'I segreti dell'arburese' subissati di commenti contro i maleducati delle strada. "Non cerchino scuse: i servizi ci sono - dice Vacca - e i camperisti, che comunque sanno dove andare perchè non c'è controllo, si scambiano le informazioni per non pagare lo scarico dei wc nella aree attrezzate". "Prima dell'inizio della stagione estiva - spiega il sindaco di Arbus, Franco Atzori - ho convocato una conferenza di servizi con le forze dell'ordine e le istituzioni facendo presente che come l'anno scorso, quest'anno si annunciava difficile per noi, come Comune e polizia municipale, controllare il territorio", che, ricorda "ha uno sviluppo costiero di 47 km". Impossibile dunque controllare la costa, ma "molto è stato fatto", sia dalla polizia municipale che dalla forestale e dai carabinieri. Uno dei grossi problemi e' che "i camperisti sanno che è impossibile per noi controllare la costa" e tramite i loro canali "web, radio e cellulari" si riversano numerosi a Piscinas e nella vicina Oasi del Wwf di Scivu, che sono due siti di interesse comunitario tra i più belli del Mediterraneo. Un problema che comunque non sembra riscontrarsi in altri comuni della Sardegna. Il risultato è che i parcheggi pubblici, dov'è vietato espressamente dal codice della strada, il campeggio libero, o gli spiazzi di fronte a queste spiagge di selvaggia bellezza, sono letteralmente presi d'assalto dai camper. "Come Amministrazione - conclude il sindaco Atzori -, con le ristrettezze economiche a cui dobbiamo sottostare, di più non possiamo fare".
     Di seguito - in sintesi - le azioni messe in campo dall’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti nei confronti dell’amministrazione comunale di Arbus a tutela della categoria degli utenti della strada in autocaravan.

14 settembre 2013
L’Associazione contesta le dichiarazioni del Sindaco di Arbus e del Consigliere Rossano Vacca e chiede: a) il numero di segnalazioni effettuate dal Consigliere Rossano Vacca per lo scarico abusivo di acque reflue e l’occupazione di spazio esterno al veicolo da parte di utenti della strada in autocaravan;
b) il numero di verbali emessi dalla Polizia municipale del Comune di Arbus, dalla Regione Sardegna e dalla Provincia del Medio Campidano a carico di utenti della strada in autocaravan per occupazione di spazio esterno al veicolo e scarico abusivo delle acque reflue;
c) il numero di verbali emessi dalla Polizia municipale a carico di utenti della strada in autovettura per occupazione di spazio esterno al veicolo;
d) le fotografie delle autocaravan in violazione di legge scattate dal Consigliere Rossano Vacca anche al fine di utilizzarle nella campagna informativa condotta dall’Associazione contro le violazioni di legge da parte degli utenti della strada in autocaravan;
e) il provvedimento che istituisce il ‘divieto’ nel parcheggio di Piscinas al quale fa riferimento il Consigliere Vacca.
L’AZIONE PROSEGUE
AI CAMPERISTI L’INVITO A
  • Segnalarci i divieti e/o le sbarre anticamper.
  • Informare gli altri camperisti in merito alle nostre quotidiane azioni per la loro libertà di circolazione e sosta.
  • Raccogliere e trasmetterci i dati (indirizzo completo e targa dell’autocaravan) dei camperisti che non ci conoscono. In tal modo l’Associazione invierà loro in omaggio almeno una rivista.
  • Ricordare ai camperisti che la nostra quota associativa, 35 euro (solo 10 centesimi al giorno), rappresenta l’unica risorsa che alimenta il fondo comune grazie al quale sostenere economicamente le molteplici attività tecnico-giuridiche necessarie per ottenere la rimozione degli illegittimi divieti e/o delle sbarre anticamper. Un modesto contributo – di fatto – oltretutto recuperabile grazie agli sconti riservati ai nostri associati.

A NOI IL COMPITO DI PROSEGUIRE NELl’azione QUOTIDIANA
aFFinchÉ La circolazione e sosta delle autocaravan sia disciplinata nel rispetto delle norme di legge con conseguente annullamento delle ordinanze anticamper e successiva rimozione della segnaletica illegittima e/o delle sbarre anticamper.
Quanto diffondiamo è frutto del lavoro di gruppo che aggiorniamo alla luce degli interventi che ci pervengono. Il nostro compito è quello di aumentare il bagaglio conoscitivo dei cittadini, alla luce delle reali esperienze che ci giungono: esperienze sicuramente superiori a quelle che può maturare un singolo.
La nostra attività è apartitica e politica insieme, per cui, non cavalchiamo l’onda del momento, ma interveniamo affrontando temi civici, analizzando e rappresentando le soluzioni: lo testimoniano gli editoriali che si possono leggere aprendo http://www.incamper.org/editoriali.asp e http://www.nuovedirezioni.it/editoriali.asp .

A TUTTI IL COMPITO DI sollecitare governo e parlamentari
  1. a varare una legge che preveda l’IMMEDIATO SANZIONAMENTO DEL SINDACO e/o DIPENDENTE PUBBLICO CHE ADOTTA UN PROVVEDIMENTO ILLEGITTIMO. Vista la crisi economica e la necessità d’investire le risorse per lo sviluppo, l’Italia ha urgente bisogno di una legge che consenta di agire direttamente nei confronti della persona fisica che ha – consapevolmente – adottato un provvedimento illegittimo. Tali pubblici amministratori devono essere personalmente sanzionati al pari del cittadino che viola la legge.
  2. Ad accorpare i comuni sotto i 35.000 abitanti, lasciando e possibilmente aumentando gli sportelli multifunzionali per le pratiche dei cittadini. In mancanza di ciò, diventa un’impresa oltremodo laboriosa il rincorrere le irregolarità commesse dagli innumerevoli comuni presenti sull’italico suolo. Infatti, ancora oggi, purtroppo, siamo in presenza di divieti alla circolazione e sosta delle autocaravan.
Dal 1991 il comune di turno emana l’ennesimo provvedimento anticamper nel quale si ripetono, in tutto o in parte, una serie di vizi di legittimità, tra i quali a titolo esemplificativo:
  • violazione dell’art. 185 del Codice della Strada in base al quale le autocaravan «ai fini della circolazione stradale in genere e agli effetti dei divieti e delle limitazioni previsti negli articoli 6 e 7, sono soggette alla stessa disciplina prevista per gli altri veicoli. La sosta delle autocaravan, dove consentita, non costituisce campeggio, attendamento e simili se l’autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote, non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l’ingombro proprio dell’autoveicolo medesimo»;
  • illogicità dei motivi posti a fondamento dei divieti di transito per altezza;
  • illogicità dei motivi di carattere igienico-sanitari stante la conformazione delle autocaravan e la presenza di strumenti sanzionatori per lo scarico abusivo;
  • inverosimiglianza di problemi di ordine pubblico creati dalla mera sosta di un veicolo;
  • inosservanza dei principi e delle direttive ministeriali in materia di circolazione e sosta delle autocaravan;
  • mancanza di situazioni di pericolo che minaccino l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana e tali da richiedere l’adozione di provvedimenti di carattere contingibile e urgente;
  • carenza di istruttoria e di motivazione.
     A ciò si aggiunga la superfluità dei provvedimenti anticamper perché l’ordinamento giuridico mette già a disposizione del sindaco gli strumenti per reprimere certi comportamenti contra legem.
     Provvedimenti illegittimi che evidenziano l’Italia che costa e non produce.  Creano oneri al cittadino e travolgono la Pubblica Amministrazione, specie gli apparati della Giustizia, con milioni di pratiche.
     Alla luce di tali comportamenti, oltretutto non puniti, è imperativo per il Governo e i parlamentari emanare subito una legge che accorpi i comuni sotto i 35.000 abitanti (lasciando, e possibilmente aumentando, gli sportelli multifunzionali per le pratiche dei cittadini).
     Una legge in tal senso eliminerebbe almeno 7.000 sindaci e relativi consigli comunali che oggi, violando ripetutamente la legge nazionale, come nel caso di questo Comune, creano oneri indebiti a cittadini e associazioni, danneggiano le famiglie in autocaravan e inibiscono lo sviluppo economico del Paese togliendo allo stesso milioni di euro che potrebbero essere destinati alla creazione di nuovi posti di lavoro.

PENSIERO VITALE
Esistono in natura due tipi di esseri umani.
Il primo è l’essere umano che si adatta all’ambiente. Tipo reputato affidabile e tranquillo che accumula denaro e carriere. Tipo che invecchia con la progressiva paura della morte.
Il secondo è l’essere umano che interviene per adattare l’ambiente a se stesso. Tipo reputato pericoloso e rivoluzionario che se ne frega del denaro e delle carriere. Tipo che vive il giorno e arriva tranquillo alla morte.
Scegliete di appartenere al secondo tipo perché non s’invecchia finché ogni giorno si fa qualcosa di creativo e s’impara qualcosa di nuovo.