mercoledì 10 ottobre 2012

Multe per infrazioni al Codice della strada, Roma prima con 270.300.000 di euro

RIVA DEL GARDA (TRENTO) - Aci: dalle multe nei 20 capoluoghi du regione quasi mezo miliard di euro per la sicurezza stradale. Presentato al Forum delle Polizie Locali uno studio della Fondazione Caracciolo: riscossi 673.165.000 di euro, 474.947.500 di euro destinati alla sicurezza stradale. La maggior parte delle città esaminate investe oltre il 70% dei proventi a favore degli automobilisti, ben oltre il 50% imposto dalla legge. Trieste la più virtuosa con il 177%, seguono Roma e Bologna con l’83%. ticchi Damiani (ACI): “Le risorse per la sicurezza stradale ci sono e gli automobilisti pretendono miglioramenti continui delle strade”.
‘La qualità della mobilità nei 20 capoluoghi di regione italiane’ è il tema dello studio presentato oggi dalla Fondazione ACI “Filippo Caracciolo” in occasione del V Forum Internazionale delle Polizie Locali organizzato dall’ACI a Riva del Garda che terminerà domani mattina. Le 20 schede prendono in considerazione diversi parametri relativi a: incidenti stradali; mobilità sostenibile; proventi delle sanzioni stradali; servizi di car sharing; polizia locale; parco circolante; trasporto pubblico locale e aree di sosta con relative tariffe.
Lo studio ha evidenziato che le piccole città, cosiddette ‘a misura d’uomo’, consentono una maggiore mobilità pedonale favorendo la sostenibilità ambientale, ma peccano in termini di organizzazione della circolazione e di incidentalità stradale, anche a dispetto degli ingenti investimenti pubblici.
Se analizziamo gli incassi delle multe per infrazioni al Codice della Strada, Roma si classifica al primo posto con 270.300.000 di euro, seguita da Milano (130.100.000), Napoli (65.600.000), Torino (60.900.000), Bologna (36.300.000), Genova (33.600.000). Agli ultimi posti della graduatoria L’Aquila con 402.000 e Potenza con 486.000.
Esaminando la quota in percentuale dei proventi delle infrazioni destinata alla sicurezza stradale, la più virtuosa è la città di Trieste con il 177% pari a 8.850.000 euro, segue Roma con l’83% a pari merito con Bologna (rispettivamente 224.349.000 di euro e 30.129.000), quindi Torino con l’81% (49.329.000) e Cagliari con il 78% (4.524.000); agli ultimi posti Venezia con il 41% (3.895.000) preceduta da Bari, Campobasso, Catanzaro, L’Aquila e Potenza con il 50% (da Ancona, Aosta, Firenze, Perugia e Trento non sono pervenuti i dati). Complessivamente nei 20 capoluoghi di provincia si stima siano 673.165.000 i proventi dall’incasso delle multe, il 70,5% dei quali è stato destinato alla sicurezza stradale, pari ad una cifra che raggiunge i 474.947.500.
“Questi dati ci dimostrano che i soldi per la sicurezza stradale ci sono – afferma Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia – e gli automobilisti pretendono miglioramenti continui delle strade, della segnaletica e delle infrastrutture urbane. La legge prevede che possano essere spesi anche in attività di formazione degli utenti e nel potenziamento delle Polizie Locali per il presidio del territorio. Le multe non sono e non devono mai diventare una risorsa con cui ripianare i bilanci dei Comuni”.
Confrontando il parco circolante con gli incassi delle sanzioni, lo studio della Fondazione ACI calcola in 83 euro la spesa media degli automobilisti per sanzioni stradali nei capoluoghi di regione. Ancona è la città con il valore più alto (225,40 euro), seguita da Bologna (184,78), Milano (181,64) e Roma (141,86). L’Aquila è il capoluogo con la media più bassa (7,57), dopo Potenza (10,06) e Campobasso (20,20). Non sono pervenuti i dati di Firenze e Perugia.
“Le differenze sul territorio della spesa media per multe non dimostrano che gli automobilisti anconetani siano più indisciplinati di quelli aquilani – ha continuato il presidente dell’ACI – bensì quanto l’attività delle Polizie Locali segua ancora linee operative troppo disomogenee in Italia, a scapito della sicurezza e dell’equità sociale”.

Automobile Club d'Italia
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