venerdì 12 ottobre 2012

Esercizio in forma associata nei comuni sotto i 1000 abitanti mediante unione

Rinviato dalla Consulta le questione di legittimità costituzionale dell'art. 16 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, promossi con ricorsi delle Regioni Toscana, Lazio, Puglia, Emilia-Romagna, Veneto, Liguria, Umbria, Campania, Lombardia e della Regione autonoma della Sardegna.
Scarica la sentenza n. 227/2012, dell'8 ottobre 2012, depositata l'11/10/2012.
Personalmente, ribadisco quanto da me sostenuto precdentemente e cioè che le unioni  sono antieconomiche ed inutili  per svariati motivi (non ci vuole un luminare di alta finanza per capire questo).
A fronte di possibili risparmi, infatti, ci sono delle spese "logististiche" per mantenere la "doppia" struttura.
Quelli che sostengono il contrario, a mio parere , vivono in un mondo ovattato fatto soprattutto di favolette.
A quest'ultimi,  rivolgerei una domanda banalissima:
"Una famiglia che vive per conto proprio in una casa di proprietà o anche in affitto ha meno privilegi, e  soprattutto, sostiene più costi  di una famiglia che vive in condominio?"

Conosco un piccolo comune che in precedenza sosteneva dei costi quasi ridicoli per la raccolta della spazzatura e comunque sosteneva un costo che veniva ben ripartito tra la popolazione.Da quando si è dovuto associare, per legge,  i costi si sono  come minimo decuplicati.In precedenza, il comune suddetto   pagava un solo netturbino che svolgeva il servizio nel migliore dei modi e con risultati a dir poco eccellenti.Adesso deve pagare una sfilza di dirigenti, una sfilza di mezzi e quant'altro ed il servizio è a dir poco pessimo.

 Mario Serio