Sostituisce fino a sette procedure diverse, semplificando gli adempimenti amministrativi e riducendo i costi per le imprese
Su proposta dei ministri dell’Ambiente, della Pubblica amministrazione e semplificazione e dello Sviluppo economico, di concerto con i ministri competenti, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare il regolamento che disciplina l’autorizzazione unica ambientale (Aua) e la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale per le imprese e gli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale.
La nuova autorizzazione sostituisce fino a sette procedure diverse - ad esempio l’autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali e quella alle emissioni in atmosfera, la documentazione previsionale di impatto acustico -. Basterà un’unica domanda da presentare per via telematica allo Sportello unico per le attività produttive (Suap) per richiedere l’unica autorizzazione necessaria. Le Regioni potranno estendere ulteriormente il numero di atti compresi nell’Aua.
La certezza dei tempi è garantita: in caso di mancato rispetto dei termini è previsto il ricorso ai poteri sostitutivi. Sarà inoltre effettuato un monitoraggio sull’attuazione dell’autorizzazione unica, in collaborazione con le associazioni imprenditoriali.
Gli elementi essenziali dell’autorizzazione sono tre: è rilasciata da un unico ente e sostituisce tutti gli atti di comunicazione, notifica e autorizzazione previsti dalle norme vigenti in materia ambientale. Il procedimento di rilascio dell’autorizzazione si basa sul principio di proporzionalità degli adempimenti amministrativi, in relazione alla dimensione dell’impresa e al settore di attività, sull’esigenza di tutela degli interessi pubblici e sulla necessità di non introdurre maggiori oneri a carico delle imprese.
È prevista una procedura semplificata anche per il rinnovo dell’autorizzazione: se le condizioni di esercizio sono rimaste immutate è sufficiente la presentazione di una istanza con una dichiarazione sostitutiva. Durante il tempo necessario per il rinnovo, l’esercizio dell’attività può proseguire sulla base dell’autorizzazione precedente.
Il regolamento attua la legge n. 35 del 2012 “Semplifica Italia”, nella parte in cui introduce l’autorizzazione unica ambientale tra gli strumenti di semplificazione per le Pmi. L’Aua semplifica notevolmente gli adempimenti amministrativi. Oggi, infatti, le norme ambientali costringono le imprese a rivolgersi ad amministrazioni diverse - Regioni, Province, Comuni, Arpa, ecc. - per ottenere le autorizzazioni ambientali necessarie all’attività produttiva e il quadro è ulteriormente complicato dal fatto che queste autorizzazioni hanno periodi di validità differenti. Il costo complessivo annuo per le pmi è stato stimato in oltre un miliardo e trecento milioni di euro.
Su proposta dei ministri dell’Ambiente, della Pubblica amministrazione e semplificazione e dello Sviluppo economico, di concerto con i ministri competenti, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare il regolamento che disciplina l’autorizzazione unica ambientale (Aua) e la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale per le imprese e gli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale.
La nuova autorizzazione sostituisce fino a sette procedure diverse - ad esempio l’autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali e quella alle emissioni in atmosfera, la documentazione previsionale di impatto acustico -. Basterà un’unica domanda da presentare per via telematica allo Sportello unico per le attività produttive (Suap) per richiedere l’unica autorizzazione necessaria. Le Regioni potranno estendere ulteriormente il numero di atti compresi nell’Aua.
La certezza dei tempi è garantita: in caso di mancato rispetto dei termini è previsto il ricorso ai poteri sostitutivi. Sarà inoltre effettuato un monitoraggio sull’attuazione dell’autorizzazione unica, in collaborazione con le associazioni imprenditoriali.
Gli elementi essenziali dell’autorizzazione sono tre: è rilasciata da un unico ente e sostituisce tutti gli atti di comunicazione, notifica e autorizzazione previsti dalle norme vigenti in materia ambientale. Il procedimento di rilascio dell’autorizzazione si basa sul principio di proporzionalità degli adempimenti amministrativi, in relazione alla dimensione dell’impresa e al settore di attività, sull’esigenza di tutela degli interessi pubblici e sulla necessità di non introdurre maggiori oneri a carico delle imprese.
È prevista una procedura semplificata anche per il rinnovo dell’autorizzazione: se le condizioni di esercizio sono rimaste immutate è sufficiente la presentazione di una istanza con una dichiarazione sostitutiva. Durante il tempo necessario per il rinnovo, l’esercizio dell’attività può proseguire sulla base dell’autorizzazione precedente.
Il regolamento attua la legge n. 35 del 2012 “Semplifica Italia”, nella parte in cui introduce l’autorizzazione unica ambientale tra gli strumenti di semplificazione per le Pmi. L’Aua semplifica notevolmente gli adempimenti amministrativi. Oggi, infatti, le norme ambientali costringono le imprese a rivolgersi ad amministrazioni diverse - Regioni, Province, Comuni, Arpa, ecc. - per ottenere le autorizzazioni ambientali necessarie all’attività produttiva e il quadro è ulteriormente complicato dal fatto che queste autorizzazioni hanno periodi di validità differenti. Il costo complessivo annuo per le pmi è stato stimato in oltre un miliardo e trecento milioni di euro.
----------------------
Autorizzazione Unica Ambientale, primo ok dal CdM
Arriva per le piccole e medie imprese lo strumento che riunisce in un unico atto tutte le autorizzazioni ambientali
(Rinnovabili.it) – Approvata, in esame preliminare, la nuova l'autorizzazione unica ambientale
(AUA) per le piccole e medie imprese. Il Consiglio dei ministri ha
dato questa mattina il proprio ok al decreto presidenziale che norma
l’unificazione e la semplificazione degli adempimenti amministrativi in
materia ambientale per le imprese e gli impianti non soggetti ad
autorizzazione integrata ambientale. Il regolamento, su cui devono ora
essere acquisiti i pareri della Conferenza Unificata, del Consiglio di
Stato e delle Commissioni parlamentari competenti, attua quanto
contenuto nel decreto-legge “Semplificazioni” approvato dal
Governo il 27 gennaio 2012.
In un unico atto vengono riunite fino a sette procedure diverse (ad
esempio: l’autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali,
l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, la documentazione
previsionale di impatto acustico etc. ) e le Regioni potranno estendere
ulteriormente il numero di atti compresi. “L’AUA si legge nelle nota
stampa del Governo – semplifica notevolmente gli adempimenti
amministrativi in particolare per le piccole e medie imprese. Oggi,
infatti, le norme ambientali costringono le imprese a rivolgersi ad
amministrazioni diverse (Regioni, Province, Comuni, ARPA ecc.) per
ottenere le autorizzazioni ambientali necessarie all’attività
produttiva; il quadro è ulteriormente complicato dal fatto che queste
autorizzazioni hanno periodi di validità differenti. Basti pensare che
il costo complessivo annuo per le piccole e medie imprese delle più
importanti autorizzazioni sostituite dall’AUA è stato stimato in oltre
un miliardo e trecento milioni di euro”.
Gli elementi essenziali dell’autorizzazione sono tre:
1) è rilasciata da un unico ente e sostituisce tutti gli atti di
comunicazione, notifica e autorizzazione previsti dalle norme vigenti in
materia ambientale;
2) il procedimento di rilascio dell’autorizzazione si basa sul principio
di proporzionalità degli adempimenti amministrativi in relazione alla
dimensione dell’impresa e al settore di attività, sull’esigenza di
tutela degli interessi pubblici e sulla necessità di non introdurre
maggiori oneri a carico delle imprese;
3) è prevista una procedura semplificata anche per il rinnovo
dell’autorizzazione: se le condizioni di esercizio sono rimaste immutate
è sufficiente la presentazione di una istanza con una dichiarazione
sostitutiva. Durante il tempo necessario per il rinnovo, l’esercizio
dell’attività può proseguire sulla base dell’autorizzazione precedente.
-----------------------------
Gli articoli del "Sole 24 Ore":