L’ordinanza di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un’opera
abusiva si configura quale atto dovuto, privo di discrezionalità,
subordinato al solo accertamento dell’inottemperanza di ingiunzione di
demolizione ed al decorso del termine di legge (che ne costituiscono i
presupposti) (C.d.S., sez. V, 1° ottobre 2001, n. 5179), così che la
censura di carenza di motivazione in ordine alla valutazione
dell’interesse pubblico è destituita di qualsiasi fondamento giuridico,
non essendovi alcuna valutazione discrezionale da compiere (e di
conseguenza da giustificare).