Il TAR Lombardia salva l’ordinanza 67357 “anti-smog” del Comune di Milano che limitava la circolazione nell’Area C
La questione riguarda la costituzione, e soprattutto l’opportunità
di mantenimento, della cosiddetta AREA C, istituita, a Milano, dalla
molto discussa Ordinanza 67357 del 2012.
In base al su citato documento, l’accesso (con mezzi di trasporto
inquinanti) alla “Cerchia dei Bastioni” milanesi risulta, a partire dal
16 gennaio scorso, fortemente limitato, ed inoltre a pagamento ( anche
per gli stessi residenti ). Nonostante le numerosissime critiche, sembra
che il provvedimento anti-smog del Comune milanese sia riuscito, in
tempi brevissimi, a ridurre del 47% le concentrazioni di black carbon
(che è la componente più pericolosa delle polveri sottili!) all’interno
dell’AREA in oggetto. Questo, d’altronde, è quanto comunicatoci dai dati
ufficiali forniti dalle ultime rilevazioni di Amat e Simg.
Nonostante i comprovati benefici dal punto di vista ambientale, sono
molti i cittadini che sollevano le proprie lamentele contro le
restrizioni dovute all’Ordinanza 67357. Tra questi, in modo particolare,
sia molti residenti ( obbligati a pagare i propri ingressi in AREA C ),
sia e soprattutto i commercianti, timorosi di un minore afflusso di
clientela verso le loro attività. Circa tre settimane fa, la terza
sezione del Tar della Lombardia ha dunque dovuto respingere quattro
istanze di sospensiva del “provvedimento AREA C”, presentate da
Assoconsum onlus, dalla Scuola Paritaria e Primaria “Nuova Educazione”,
da 18 autorimesse e da alcuni residenti.
Secondo il Tar, i provvedimenti istitutivi dell’AREA C, approvati dal
Comune ed impugnati dai ricorrenti, sono risultati del tutto coerenti
con le previsioni del Piano generale del traffico urbano, varato nel
2003. Inoltre, non ha potuto essere rilevata, poiché inesistente, alcuna
violazione dell’iter amministrativo che portò all’approvazione
dell’Ordinanza in oggetto, avvenuta con una delibera di Giunta, e non di
Consiglio.
Il Tar ha sottolineato, poi, il valore dell’Ordinanza 67357, la quale
non supera i limiti della ragionevolezza, se si considerino i suoi
obiettivi a tutela della salute e dell’ambiente, attraverso una norma
sulla riduzione del traffico.
Ma la notizia più singolare è quella che anche due Comuni limitrofi a
Milano ( Basiglio ed Assago ) hanno presentato, ancora insieme a
rappresentanti delle categorie poc’anzi nominate, l’istanza di
sospensiva contro il provvedimento che disciplina l’accesso alla ZTL
della “ Cerchia dei Bastioni “. Su codesta istanza si è pronunciata,
pochi giorni fa, rigettandola, la seconda sezione del Tar della
Lombardia. Tra le altre motivazioni, si legge nel suo provvedimento: “In
un’ottica di bilanciamento degli interessi pubblici e privati appaiono
prevalenti gli interessi pubblici volti alla tutela della salute,
dell’ambiente e della sicurezza della circolazione rispetto al
sacrificio imposto agli interessi dei privati”.
Oltre a ciò ( e vogliamo qui riportare la notizia per dovere di completezza ), il Tribunale amministrativo evidenzia che “i
provvedimenti impugnati introducono, accanto ai divieti e alle
limitazioni di accesso in Area C, un sistema articolato di deroghe ed
esenzioni, volto a fronteggiare situazioni ritenute meritevoli di
particolare considerazione, evitando così di travalicare i limiti della
ragionevolezza“.
Fonte: http://www.leggioggi.it