
I contributi a fondo perduto previsti dovevano rappresentare uno stimolo per gli imprenditori ad avviare nuovi percorsi produttivi ma è possibile che qualcuno, vista la scarsità di controlli che di solito accompagna l’erogazione dei finanziamenti agevolati, abbia voluto speculare pensando di farla franca.
E’ probabile che da parte della Regione siano state fatte delle verifiche incrociando i dati dei finanziamenti concessi con quelli delle posizioni previdenziali dei soggetti destinatari dell’intervento, scoprendo così che qualcuno, pur avendo ottenuto l’agevolazione, in realtà non risulta più negl’elenchi dei contribuenti dell’Inps.
Dopo l’accertamento della Polizia municipale l’Istituto di previdenza deciderà se agire contro gli evasori, ma per gli eventuali “furbetti” potrebbero prospettarsi una serie di conseguenze negative sia sul piano civile nei confronti della Regione, che potrebbe chiedere il rientro delle somme erogate, sia penali, se venisse accertata l’esistenza di dolo nel comportamento degli imprenditori agricoli.
Fonte: http://www.startnews.it