Poco meno di due mesi fa Catania era stata ripulita dai poster affissi abusivamente, lavoro che era costato fatica agli operai della Multiservizi ma, soprattutto, tempo e soldi al nostro Comune. Fa rabbia vedere tutto quel lavoro sprecato e le pareti cittadine imbrattate, nuovamente, dalla pubblicità selvaggia.
Tornano ad essere, quindi, "sporcati" i muri, le facciate delle case e i pali della luce. Anche la cabina che rivela la concentrazione di smog nell'atmosfera lungo viale Vittorio Veneto non è stata risparmiata, i manifesti colorati la circondano e sembra essere, anche, una delle postazioni gratuite preferite dalle aziende per farsi pubblicità.Il ritorno in breve tempo dei manifesti pubblicitari abusivi è segno che la sanzione da 403 euro per l'affissione selvaggia non intimorisce e sembra, anzi, essere un effetto collaterale sostenibile da molti. Proprio su questo aspetto il Comune sta lavorando, per rendere più efficaci e convincenti i controlli e le multe.
"L'attività repressiva sta proseguendo - conferma l'assessore alla polizia Municipale Massimo Pesce- e soprattutto contiamo molto presto di poter avvalerci di un'ordinanza che è allo studio dell'Amministrazione Stancanelli e degli uffici legali dell'ente, con cui rivalerci sui committenti con sanzioni accessorie che colpiscano le ditte responsabili di pubblicità abusiva, inasprendo così i verbali che provvediamo già a inviare all'ufficio affissioni che poi si rivale con sanzione, costi di de affissione e imposta evasa".
L'amministrazione chiede un' arma in più, cavilli giuridici permettendo, contro la complessa lotta delle affissioni abusive. La legge attuale stabilisce che la multa è unica : 403 euro per uno o 100 poster pubblicitari affissi. Mentre il Comune chiede che la sanzione aumenti in base al numero di vie "aggredite" dallo stesso committente.
FONTE: http://www.cataniatoday.it/