Alcoltest, Cassazione: vale la misurazione con il tasso più basso


 Se due test alcolemici hanno risultati differenti bisogna considerare l‘esito con i risultati più bassi. A dirlo è una sentenza della Cassazione 

 Se due test alcolemici hanno risultati differenti bisogna considerare l‘esito con i risultati più bassi. A dirlo è una sentenza della Cassazione. I giudici hanno infatti chiarito: “Nel caso in cui le due rilevazioni indichino tassi alcolemici diversi, come previsto nella fattispecie, deve prendersi a base del giudizio quella che mostra il tasso più basso, in ossequio al principio del favor rei”. La decisione riguarda un ricorso presentato a Reggio Calabria, dove un automobilista era stato condannato nei primi due gradi di giudizio perché nel primo alcoltest era risultato avere un tasso pari a 1,56, sufficiente per far scattare le sanzioni penali massime, mentre nella seconda misurazione, però, il livello era sceso a 1,32. Il secondo rilevamento comportava solo il ritiro della patente.

Conta la più bassa

La Corte  ha dunque aggiunto: “L’ipotesi di reato contestata all’imputato sussiste quando il tasso alcolemico rilevato alla seconda misurazione risulti superiore al limite previsto dalla legge, non potendo trovare applicazione la revoca della patente di guida qualora il valore della seconda misurazione sia inferiore alla soglia stabilita”.

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