Abbiamo scherzato: 1 e 2 cent. rimarranno in circolazione

Gaffe Italia: le monete da 1 e 2 centesimi? Il governo non può eliminarle
L’annuncio era arrivato a maggio e fatto in pompa magna. “A far data dal primo gennaio 2018 è sospeso il conio delle monete da 1 e 2 centesimi, Il risparmio derivante dagli effetti della norma è destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro il primo settembre 2017, si stabiliscono le modalità attraverso cui i pagamenti effettuati in contanti sono arrotondati nel periodo di sospensione” si leggeva nell’emendamento a firma dell’onorevole Sergio Boccadutri del PD.

Insomma, addio alle odiose monetine da 1 e 2 centesimi e prezzi arrotondati a partire dal 2018. Tutto a posto? No, perché dall’Unione Europea arriva uno stop che fa imbarazzare il governo e l’onorevole Boccadutri. Sì, perché l’Italia non può eliminare le monetine a suo piacimento. Solo l’Unione Europea può decidere se bloccare o meno la circolazione dell’euro, di qualsiasi valore sia.

“L’articolo due del regolamento 974/98 dice che l’euro, come moneta dell’area, è divisa in cento centesimi […] Non si può impedire ai clienti di pagare l’esatto ammontare dovuto usando le monete da uno e due centesimi” è il parere della Banca centrale europea, già spedita a Belgio e Finlandia che avevano ipotizzato l’eliminazione delle monetine. In pratica, i Parlamenti nazionali possono legiferare affinché i commercianti arrotondino tutti i prezzi ai 5 centesimi, ma non possono impedire ai clienti di pagare anche con monetine da 1 o 2 centesimi (cosa succede se un turista europeo viene in Italia e paga con monetine se queste in Italia non sono più valide? ndr.)

Non solo, perché l’annuncio dell’eliminazione delle monetine secondo la maggioranza parlamentare avrebbe avuto anche un effetto importante sull’economia, con un risparmio grandissimo. Di 23 milioni di euro secondo l’onorevole Boccadutri. Ma senza di esse la Zecca sarebbe costretta ad aumentare la produzione (e il relativo costo) per le monete da cinque centesimi. E, così, il Tesoro è stato obbligato a fare marcia indietro e ad annunciare che nella legge Finanziaria ci sarà una norma per fare marcia indietro.

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LEGGE 21 giugno 2017, n. 96
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.
(17G00112)
(GU n.144 del 23-6-2017 - Suppl. Ordinario n. 31)

Vigente al: 24-6-2017

Art. 13-quater. - (Sospensione del conio di monete da 1 e 2 centesimi). 
 
1. A decorrere dal 1° gennaio 2018 e' sospeso il conio da parte dell'Italia di monete metalliche in euro di valore unitario pari a un centesimo e a due centesimi di euro. Il risparmio derivante dall'attuazione del presente comma e' destinato al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.
2. Durante il periodo di sospensione di cui al comma 1, quando un importo in euro costituisce un autonomo importo monetario complessivo da pagare e il pagamento e' effettuato integralmente in contanti, tale importo e' arrotondato, a tutti gli effetti, per eccesso o per difetto, al multiplo di cinque centesimi piu' vicino.
3. Tutti i soggetti pubblici o incaricati di pubblici uffici o di pubblici servizi, compresi i loro concessionari, rappresentanti, mandatari o agenti, sono autorizzati, senza necessita' di ulteriori provvedimenti o determinazioni, ad acconsentire all'arrotondamento di cui al comma 2 in relazione a qualunque autonomo importo monetario in euro a debito o a credito.
4. Resta impregiudicato il corso legale delle monete metalliche in euro destinate alla circolazione di valore unitario pari a un centesimo e a due centesimi di euro secondo le norme ad esse applicabili.