Da:ANCC Ciolli <pierluigiciolli@coordinamentocamperisti.it>
L’AUTOCARAVAN RUBATA, CONTRAFFATTA, RITROVATA, E SEQUESTRATA,
è STATA
DISSEQUESTRATA E CONSEGNATA AI LEGITTIMI PROPRIETARI
Ha registrato un’importante vittoria la vicenda dell’autocaravan
della famiglia Capitanelli rubata il 20 novembre 2013 a Porto Recanati (MC) e
che abbiamo pubblicato da pagina 14 e seguenti della rivista INCAMPER numero 158 (in libera lettura aprendo http://www.incamper.org/sfoglia_numero_2.asp?id=158&n=14&pages=0
) .
Infatti, l’autocaravan della famiglia Capitanelli è stato
dissequestrato e restituito ai legittimi proprietari.
Grazie all’intervento dell’Associazione Nazionale Coordinamento
Camperisti che ha messo a disposizione gli Avv.ti Marcello Viganò e Assunta
Brunetti del foro di Firenze con l’ausilio dell’Avv. Fabio Pancaldi del foro di
Bologna perché competenti nel settore autocaravan e circolazione
stradale.
Grazie al Commissariato di Polizia Bolognina-Pontevecchio perché
oltre all’intervento espletato ha avuto il delicato compito di far comprendere
la situazione a chi reclama giustamente i propri diritti.
Grazie all’encomiabile tempestivo lavoro espletato dalla Polizia
Scientifica di Bologna.
Era il 23 novembre 2013 quando l’autocaravan veniva rubata da casa
Capitanelli a Porto Recanati (MC). Immediata la denuncia e le segnalazioni sul
web a seguito delle quali l’autocaravan è stata avvistata a Bologna il 16 marzo
2014 in un campo nomadi e subito sequestrata. Ma il percorso per recuperare
l’autocaravan è stato più faticoso di quello che si possa pensare perché avevano
cambiato le targhe e falsificato il telaio.
È stato necessaria l’elaborazione di atti, documenti tecnici
(disponibili a chi ne farà richiesta motivata) e incontri e, grazie a questa
tempestiva attività, dopo tre mesi, dimostrata la proprietà del veicolo ed
espletati i necessari rilievi, l’autocaravan è stata
recuperata.
Con tutto ciò che ha comportato e che ne comporterà: lavoro,
preoccupazioni, costi.
La famiglia Capitanelli è stata emotivamente segnata dalla vicenda
ma ha portato a casa un grande primo risultato e ne siamo felici. Il sostegno
dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti è stato attivato in via
speciale stante la novità del fatto che un’autocaravan era stata abilmente
contraffatta, quindi, la famiglia Capitanelli non ha sostenuto le spese per
l’azione legale intrapresa.
Isabella
Cocolo, presidente