Qualcuno continua a sostenere che gli speed check, o bussolotti o contenitori che dir si voglia, possono utilizzarsi perché non sono vietati espressamente dalla legge.
Di sicuro, il dato certo ed incontrovertibile, fino ad oggi, è che tali manufatti non possono essere autorizzati e chi li impiega se ne assume, autonomamente, la responsabilità.
Di sicuro, il dato certo ed incontrovertibile, fino ad oggi, è che tali manufatti non possono essere autorizzati e chi li impiega se ne assume, autonomamente, la responsabilità.
Non trovate che questa teoria, al di là di tutto, sia un controsenso ed un'offesa all'intelligenza degli Italiani, o per meglio dire, una furberia Italica?
Perché qualcuno vuol farci credere che il "piscio" buttato su una pianta equivale comunque ad innaffiamento e idratazione della pianta e che da tale trattamento la pianta stessa ne trae giovamento?
Si tratta di capire, quindi, se il "fantomatico" beneficio è riferito alla pianta o a chi li vende o li fa vendere.
Si tratta di capire, quindi, se il "fantomatico" beneficio è riferito alla pianta o a chi li vende o li fa vendere.
E' questo il punto !!!
Mi viene in mente l' atteggiamento che aveva la mafia fino agli anni 80, quando sosteneva, che il reato di "mafia"non era previsto dal codice penale e perciò non poteva essere perseguito, per cui i mafiosi potevano agire liberamente, interferendo su tutto cio che era il mondo circostante e gli interessi economici del tempo, o per fare un'altro es., la donna che si definiva "escort" e che lavorava come "accompagnatrice di ricchi uomini di affari" per eludere le norme sulla prostituzione.
Perché mai allora tutto cio' che viene impiegato sulle strade è codificato da norme speciali contenute dal codice e dal regolamento e il "bussolotto", invece può essere impiegato eludendo tutte le normative.
Il "coso" non crea turbativa alla circolazione stradale non distrae l'automobilista?
Il "coso" non crea turbativa alla circolazione stradale non distrae l'automobilista?
Dopo questa breve parentesi, tra il serio il faceto, cè da dire che il Ministero dei Trasporti, nel frattempo, ha "sfornato" (ad uso e consumo di chi li richiede), altri due pareri, raggiungendo quota 10 nella classifica dello "speed check list" (prot. n. 1638 del 08.04.2014 e prot. n. 1870 del 18.04.2014), ma non è escluso che la materia possa essere ancora nuovamente ripresa tra qualche settimana con l'approvazione definitiva del decreto sulla ripartizioni dei proventi.
Mi chiedo, infine, cosa avrà ancora da dire il MIT dopo che il Suo Ministro, l'8 aprile scorso, in audizione alla camera cosi' dichiarava:
"Per quanto concerne i cosiddetti "finti autovelox" installati da alcuni comuni come deterrente contro l'eccesso di velocità, conferma che si tratta di manufatti del tutto irregolari e illegittimi e che, pertanto, devono essere rimossi, essendo del resto anche poco efficaci come capacità dissuasiva. In generale, sottolinea che le sanzioni previste per le violazioni alle norme del codice della strada dovrebbero avere una finalità deterrente e non costituire un mezzo surrettizio con il quale i comuni incrementano le proprie entrate".
Mario Serio
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Per chi vuole approfondire:
Speciale "speed check"
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