Da: Pier Luigi Ciolli (pierluigiciolli1@virgilio.it)
A: <mariovincenzoserio@virgilio.it>
Come
potete leggere nel messaggio sotto riprodotto: ....Tuona il Pablo Barco
di turno …. è antidemocratico controllare i pedoni con l’alcool test.
Al
contrario, ci pare che non sia molto democratico il creare un dramma a
chi investe un ubriaco che invade la sede stradale senza accertarsi di
farlo in sicurezza sua e degli altri.
Controllare con l'alcol test chiunque circoli sulle strade è vitale specialmente in Italia visto che è quasi impossibile ottenere rapidamente e facilmente la ragione al 100%
- a chi investe un ciclista di notte privo di luci,
-
a chi investe un ubriaco vestito di scuro che attraversa la strada
senza guardare oppure anche di giorno sbuca dalle auto in sosta,
- a chi investe un motociclista o un ciclista che zigzagano tra le auto,
- a chi investe un motociclista che sorpassa a pochi centimetri dove è vietato farlo.
Non solo, ma in Italia si possono presentare dei testimoni (ovviamente che non erano presenti al fatto) anche ad
anni dal fatto (sicuramente dopo 90 giorni dal fatto in modo che gli
organi accertatori non li possano interrogare per completare il verbale)
in modo da non poter essere interrogati direttamente in sede di udienza
da parte delle parti in causa e così fatti contraddire svelando che
sono dei falsi testimoni.
Nel dubbio delle versioni, quasi in ogni occasione, il Giudice divide la responsabilità
cosicché chi ha ragione subisce il danno e la beffa.
Noi abbiamo chiesto alle autorità e alle parti in causa (vedi documento allegato)
un intervento per evitare le truffe e con esse indebiti oneri all’utente della strada e alla Pubblica Amministrazione ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
Il nostro compito lo abbiamo svolto, ora è compito di ogni cittadino di pubblicizzare il documento in allegato chiedendo che il Governo intervenga rapidamente per trasformalo in legge.
A leggervi e felice domenica. Pier Luigi Ciolli
Da: Tonino Morreale
Inviato: sabato 16 novembre 2013 21.47
Ecco cosa accade in Spagna
Esteri - 04/11/2013 - il caso
Test anti alcol e droga per i pedoni
La Spagna riforma il codice stradale
La legge mira a diminuire il numero di pedoni uccisi.
Ecco la stretta: prova del palloncino anche se non si causano incidenti. Gian antonio Orighi
Ti
consigliamo: Un test anti-alcol e droga per i pedoni. È la proposta
choc inclusa nella nuova Ley de Trafico y Seguridad Vial, il nuovo
Codice della Strada attualmente in tramite parlamentario.
Ma c’è di più: la prova del palloncino è possibile anche se il viandante non ha causato incidenti.
“È
la criminalizzazione del passante quando è proprio chi di solito è la
vittima”, tuona Pablo Barco, leader di un’associazione che fomenta la
mobilità pedonale. La nuova legge mira a diminuire i viandanti uccisi
nelle strade spagnole, che sono un esercito. Stando ai dati della
assicuratrice Mapfre, tra il 2005 ed il 2010 sono morti sia in città che
fuori 3.327 passanti, di cui quasi il 70% nella zone urbane. Ed il 30%
dei pedoni uccisi aveva consumato alcol. Ma il test sta provocando anche
molte critiche per il diritto alla privacy, protetta dal Trubunale
Costituzionale dal ’99.
Ed anche per la equiparazione del pericolo potenziale di un pedone con un automobilista.
E a quanto ammonta la multa se il viandante ha alzato il gomito?
Ancora non si sa. Gli automobilisti ubriachi rischiano la galera e 1.000 euro di ammenda.
Saluti Tonino Morreale